21 Jul, 2025 - 17:10

Amerigo Dumini: chi era il fascista americano coinvolto nel delitto Matteotti?

Amerigo Dumini: chi era il fascista americano coinvolto nel delitto Matteotti?

Amerigo Dumini fu un militante fascista italo-americano, noto per il suo coinvolgimento nell'omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti nel 1924. Ex ardito della Prima guerra mondiale, Dumini tornò in Italia dagli Stati Uniti e si unì alle squadre fasciste.

Era considerato un uomo violento e fedele al regime di Benito Mussolini. Il 10 giugno 1924, partecipò attivamente al sequestro e all’assassinio di Matteotti, che aveva denunciato in Parlamento le violenze fasciste durante le elezioni.

Dumini fu processato, ma scontò solo pochi anni di carcere grazie alla protezione del regime. Dopo la guerra, fu nuovamente incarcerato e poi rilasciato. Morì nel 1967. Resta uno dei simboli della violenza squadrista del fascismo.

Chi era e dove è nato Amerigo Dumini: biografia e attività politica

Amerigo Dumini è un militare italiano, militante fascista. Nacque a Saint Louis il 4 aprile del 1894, dove trascorse l'infanzia. Il padre Adolfo era un pittore fiorentino e la madre era una cittadina inglese.

Rientrato in Italia, nel 1913 si arruolò volontario nel Regio Esercito rinunciando alla cittadinanza statunitense. Durante la Prima Guerra Mondiale militò nei battaglioni della morte del maggiore Cristoforo Baseggio. Con il grado di sergente venne ferito gravemente il 29 ottobre 1918, pochi giorni prima della fine del conflitto e fu decorato della medaglia d'argento al Valor Militare.

Nel 1919 si stabilì a Firenze e aderì ai primi Fasci Italiani di Combattimento, distinguendosi fin dai primi anni per la natura violenta. Avrebbe raccontato che a spingerlo a unirsi al fascismo sarebbe stata un'aggressione subita da alcuni attivisti di sinistra. A Carrara fu nella squadra responsabile dell'uccisione del socialista Renato Lazzeri e di sua madre. Fu  anche tra i responsabili del sequestro del deputato repubblicano Ulderico Mazzolani. 

Nel 1924 è tra i dirigenti della Ceka del Viminale, la squadra segreta a cui furono affidate operazioni di sorveglianza, rappresaglia e intimidazione contro gli oppositori del fascismo. 

Che ruolo ha avuto Dumini nel delitto Matteotti?

Amerigo Dumini è ricordato soprattutto per il suo coinvolgimento nel delitto Matteotti. Dumini, infatti, fu a capo della squadra fascista (composta da Albino Volpi, Giuseppe Viola, Augusto Malacria e Amleto Poveromo) che sequestrò e uccise il deputato socialista, il 10 giugno 1924, pochi giorni dopo il suo famoso discorso alla Camera dei Deputati in cui denunciò le violenze e i soprusi del PNF.

Il corpo di Matteotti fu seppellito alla macchia della Quartarella, a 25 km da Roma, e fu ritrovato il 16 agosto dal cane di un guardiacaccia.  

Arrestato, venne condannato a 5 cinque anni, ma ne scontò solo uno, beneficiando del clima politico dell'epoca. Una volta uscito di prigione avrebbe provato a ricattare Mussolini che lo fece condannare a 8 anni di confino. Fu processato una seconda volta per lo stesso delitto alla fine della Seconda Guerra Mondiale, e fu condannato all'ergastolo, ma fu scarcerato nel 1953 grazie ad un'amnistia. 

Vita privata, moglie, figli e causa morte

Amerigo Dumini non si sposò mai e non ebbe figli. Tornato libero, si iscrisse al Movimento Sociale Italiano senza però ricoprire nessun ruolo attivo. 

Si trasferì a Roma, dove morì il giorno di Natale del 1967, a 73 anni, in seguito a un incidente domestico dopo 19 giorni di ricovero all'ospedale San Camillo.

E' sepolto nel Cimitero del Verano a Roma.

 

 

 

 

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