22 Jul, 2025 - 07:00

Caos candidature, il vertice del centrodestra si chiude con un nulla di fatto: gli alleati ancora divisi

Caos candidature, il vertice del centrodestra si chiude con un nulla di fatto: gli alleati ancora divisi

Anche il secondo vertice di maggioranza si è chiuso senza un'intesa sui candidati per le Elezioni regionali 2025, segnando un nuovo passo falso per la coalizione. 

I leader dei quattro partiti di maggioranza si sono incontrati ieri sera per la seconda volta in una settimana per provare a chiudere la partita delle candidature per le regionali in programma il prossimo autunno in Veneto, Toscana, Marche, Campania e Puglia.

Meloni, Salvini, Tajani e Lupi torneranno a incontrarsi la prossima settimana per proseguire il confronto e provare a superare lo stallo. L'intenzione  è di chiudere la trattativa e di trovare un accordo sui nomi dei cinque candidati il prima possibile, anche perché il tempo a disposizione sta per terminare.

Saltata l'ipotesi Election Day, le cinque regioni andranno al voto in ordine sparso. Prima saranno decisi i nomi dei candidati, prima potrà cominciare la campagna elettorale sui territori. Il primo appuntamento con le urne è già stato fissato: il 28 e il 29 settembre, quando si voterà nelle Marche, regione in cui è stato riconfermato il governatore uscente di Fratelli d'Italia, Francesco Acquaroli.

Elezioni regionali 2025, centrodestra senza accordo sui candidati

Il vertice, inizialmente fissato per il primo pomeriggio, è slittato in serata, probabilmente per attendere gli esiti del consiglio comunale di Milano e la decisione del sindaco Beppe Sala in merito all'ipotesi di dimissioni

Per evitare i cronisti i quattro leader del centrodestra avrebbero optato per una location diversa da Palazzo Chigi. Da indiscrezioni sembrerebbe che si sarebbero dati appuntamento per una cena a casa della premier Giorgia Meloni, che - secondo quanto si apprende - avrebbe trascorso l'intera giornata sul dossier regionali intrattenendo diversi colloqui.

“Si è svolta questa sera, in un clima di grande cordialità, una riunione tra i leader del centrodestra: Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi”.
Si legge in una nota congiunta del centrodestra in cui si chiarisce che i quattro leader hanno iniziato a ragionare in modo costruttivo sui candidati alle prossime elezioni regionali, “con l’obiettivo condiviso di individuare figure autorevoli e vincenti, capaci di rappresentare al meglio i territori e le istanze dei cittadini”. 

Lo stallo continua, tensioni su Veneto e Campania: ancora nessun nome

Il leader di Forza Italia Antonio Tajani, parlando con i cronisti prima del vertice di maggioranza, ieri pomeriggio aveva anticipato che all'incontro avrebbero discusso di nomi, con l'obiettivo di fare qualche passo avanti in più rispetto all'ultimo vertice.

virgolette
Si parlerà di nomi. Vedremo, FI ha i suoi nomi, le sue proposte, le sue idee. 

Il presidente della Conferenza Stato-Regioni Massimiliano Fedriga, aveva riferito che Matteo Salvini avrebbe portato al tavolo della discussione “una proposta della Lega agli alleati", probabilmente volta a sciogliere il nodo Veneto.

Secondo indiscrezioni, Giorgia Meloni, sarebbe pronta a lasciare la regione alla Lega, ma solo se Zaia rinuncia a presentare la sua lista o a mettere il proprio nome su quella della Lega. Fratelli d'Italia, forte di un 30% nei sondaggi, ha comunque due esponenti politici in ballo, i senatori Raffaele Speranzon e Luca De Carlo, ma la premier Giorgia Meloni, potrebbe anche aprire alle richieste della Lega che punta sul vicesegretario Alberto Stefani.

Campania, Toscana e Puglia: ecco tutti i nomi sul tavolo

Se nelle Marche il meloniano Francesco Acquaroli è pronto per il bis, in Toscana sembra quasi certa la candidatura del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, Fdi. In Puglia dovrebbe toccare al forzista Mauro D'Attis, mentre in Campania si prepara Edmondo Cirielli, anche lui in quota FdI. Ma per FI sarebbe meglio puntare su Giosy Romano, coordinatore unico della Zona Economica Speciale del Mezzogiorno d'Italia.

Il vertice si è concluso senza un accordo definitivo, rinviando ancora una volta la scelta dei candidati per le prossime elezioni regionali. I leader della maggioranza, nonostante il clima disteso e i segnali di apertura, non sono riusciti a superare le divergenze interne. I nodi principali restano sul Veneto e sulla Campania, dove le posizioni sono ancora distanti.

La trattativa proseguirà nei prossimi giorni, con un nuovo incontro fissato per la prossima settimana. Solo allora si tenterà di chiudere definitivamente il quadro delle candidature.

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