Trump influenza anche il mercato delle bibite? La Coca Cola ha annunciato l’arrivo, negli Stati Uniti, di una nuova versione dolcificata con zucchero di canna. La decisione, svelata mentre l’azienda pubblicava i dati del secondo trimestre, arriva dopo un post del presidente su Truth Social.
La Coca Cola ha annunciato l’intenzione di lanciare sul mercato statunitense una nuova versione dolcificata con zucchero di canna. L'annuncio è arrivato in concomitanza con la presentazione dei profitti del secondo trimestre.
Sembra che il presidente americano, Donald Trump, sia riuscito a convincere il colosso delle bevande analcoliche a mettere in atto un cambiamento.
Il 16 luglio, Trump aveva scritto su Truth Social che Coca Cola aveva accettato di utilizzare lo zucchero di canna nel paese.
“Ho parlato con la Coca-Cola per l'utilizzo di VERO zucchero di canna nella Coca-Cola negli Stati Uniti e hanno accettato. Vorrei ringraziare tutti coloro che ricoprono ruoli dirigenziali in Coca-Cola. Sarà un'ottima mossa da parte loro, vedrai. È semplicemente migliore!”, aveva affermato Trump.
Inizialmente non era arrivata alcuna conferma ufficiale da parte dell’azienda sulle dichiarazioni del tycoon.
Con il recente annuncio, è stato confermato che la nuova versione della bibita sarà disponibile sugli scaffali americani già a partire dall’autunno.
Nonostante le voci iniziali, Coca Cola non modificherà la ricetta originale. Come specificato dall’azienda, si tratterà di un ampliamento della gamma e non della sostituzione di un ingrediente.
Negli Stati Uniti, la Coca Cola è solitamente dolcificata con sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, un cambiamento introdotto negli anni ’80. Questa scelta fu favorita dal costo ridotto del mais, grazie ai sussidi federali.
Al contrario, nel vicino Messico, la bevanda è ancora dolcificata con zucchero di canna e viene venduta negli USA a un prezzo più alto. La nuova Coca Cola “americana” potrebbe dunque ricordare, nel gusto e nella composizione, proprio quella messicana.
La decisione ha già generato dibattito. Se da un lato potrebbe penalizzare i coltivatori di mais, dall’altro potrebbe avvantaggiare i produttori di zucchero di canna in stati come Florida, Louisiana e Texas. Il tema, però, è anche legato alla salute pubblica e alla politica alimentare dell’amministrazione Trump.
Robert F. Kennedy Jr., segretario alla Salute nell’amministrazione Trump, ha sollevato dubbi sui possibili effetti nocivi dello sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, così come su altri ingredienti come oli di semi e coloranti artificiali. La sua dichiarazione è arrivata nel contesto della campagna Make America Healthy Again (MAHA), che ha già spinto diverse aziende a rivedere le proprie ricette. Non è tardata la sua risposta pubblica all’annuncio di Trump del 16 luglio, a dimostrazione del coordinamento interno sul tema.
Thank you, @POTUS! https://t.co/mhXFZR6qTh
— Secretary Kennedy (@SecKennedy) July 17, 2025
Tuttavia, tra esperti e consumatori restano perplessità sull’effettivo beneficio di sostituire un dolcificante con un altro. Alcuni nutrizionisti sottolineano che zucchero di canna e sciroppo di mais hanno impatti simili sul metabolismo.
Curiosamente, Trump è noto per bere regolarmente Diet Coke. Uno dei restyling più discussi del suo Studio Ovale è stato infatti quello dell’installazione del celebre “pulsante Diet Coke” sulla scrivania presidenziale, pensato per ordinare la sua bevanda preferita in modo immediato.
Va ricordato che la Coca Cola Light non contiene zucchero, ma è dolcificata con aspartame, un dolcificante artificiale oggetto anch’esso di polemiche sanitarie.