Novità importanti arrivano sul fronte del certificato medico per infortunio dell’Inail: il servizio online diventa disponibile anche per i medici che collaborano con i Patronati.
L’annuncio è arrivato direttamente dall’Inail, attraverso la pubblicazione di una nota sul portale istituzionale.
In questo articolo, spiegheremo come funziona l’accesso al servizio online Certificati medici di infortunio e, infine, forniremo le informazioni generali sui certificati.
Dal 10 luglio, i medici che lavorano con i patronati possono usare il servizio online per compilare e inviare i certificati medici di infortunio, come comunicato dall’Inail.
Grazie a questo servizio disponibile sul sito Inail, i medici possano trasmettere direttamente i certificati legati agli infortuni sul lavoro, rendendo più semplice e veloce la procedura per i lavoratori.
Il certificato medico è fondamentale per permettere al lavoratore di ricevere le prestazioni previste in caso di infortunio.
Per usare il servizio online, i medici devono prima chiedere l’autorizzazione all’Inail della loro zona, ottenendo un codice personale.
La richiesta si fa compilando un modulo disponibile sul sito Inail, seguendo questo percorso: Atti e documenti, Moduli e modelli, Altri moduli, Abilitazione ai servizi online, Medico di Patronato.
L’Istituto ha pubblicato una guida chiara con tutte le istruzioni per compilare e inviare correttamente i certificati.
L’infortunio sul lavoro è un evento improvviso e violento che avviene durante lo svolgimento dell’attività lavorativa e che può provocare la morte, un’inabilità permanente o una temporanea assenza dal lavoro superiore a tre giorni. Sono considerati infortuni anche alcune malattie infettive contratte a causa dell’esposizione ad agenti patogeni sul luogo di lavoro.
Rientrano tra gli infortuni anche quelli “in itinere”, ossia gli incidenti che si verificano durante il normale percorso da casa al lavoro o viceversa. Questa definizione si estende anche al tragitto tra due luoghi di lavoro, nel caso in cui il lavoratore abbia più contratti, e al percorso verso il luogo abituale in cui consuma i pasti, se l’azienda non dispone di un servizio mensa.
In caso di infortunio, il lavoratore tutelato dall’Inail ha diritto a ricevere prestazioni economiche, cure mediche, trattamenti riabilitativi e, qualora permangano danni permanenti, anche protesi e supporti per il reinserimento sociale e lavorativo.
Per accedere a queste prestazioni è necessario un certificato medico che attesti l’inabilità temporanea assoluta a svolgere l’attività lavorativa, riportando diagnosi e prognosi.
Secondo l’articolo 21 del decreto legislativo n. 151 del 14 settembre 2015, ogni medico che presta la prima assistenza a un lavoratore infortunato o affetto da malattia professionale è obbligato a rilasciare il certificato medico e a trasmetterlo esclusivamente in via telematica all’Inail.
Il rilascio del certificato di infortunio rappresenta dunque uno degli obblighi professionali del medico.
Esistono diverse tipologie di certificati:
In quest’ultima parte del testo, è utile e funzionale spiegare come si effettua la comunicazione di infortunio. Un passaggio essenziale per la corretta gestione dell’infortunio sul lavoro.
La comunicazione di un infortunio sul lavoro è un obbligo per tutti i datori di lavoro, compresi quelli privati con lavoratori assicurati presso altri enti o coperti da polizze private, così come per i loro intermediari autorizzati.
I datori di lavoro devono trasmettere all’Inail, in modalità digitale, i dati relativi agli infortuni che comportano un’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso il giorno dell’incidente.
A partire dal 12 ottobre 2017, tutti i datori di lavoro e gli intermediari devono comunicare all’Inail entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico i dettagli degli infortuni che causano almeno un giorno di assenza, escluso il giorno dell’evento.
Se l’infortunio provoca un’assenza superiore a tre giorni, rimane l’obbligo di presentare una denuncia formale, come previsto dalla legge.