Non accenna a sgonfiarsi la querelle diplomatica tra Russia e Italia dopo l’annullamento del concerto di Valerij Gergiev a Caserta. Mosca attacca il ministro Giuli e l’eurodeputata Picierno, accusandoli di discriminazione culturale e propaganda russofoba.
Puntuali sono arrivate le accuse della portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che questa volta ha puntato il dito contro il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, reo di aver appoggiato la decisione della direzione della Reggia di Caserta di annullare l’esibizione del famoso direttore d’orchestra russo, in programma il 27 luglio.
L’esponente dell’esecutivo Meloni è stato preso di mira insieme all’eurodeputata del Partito Democratico, Pina Picierno, che si è spesa in prima persona per impedire il concerto del direttore del Teatro Bolscioi considerato troppo vicino a Vladimir Putin.
Era solo questione di giorni prima che Mosca si esprimesse sull’annullamento del concerto di Valerij Gergiev a Caserta. A due giorni dalla decisione della Reggia di Caserta, oggi – mercoledì 24 luglio – la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova ha chiarito la posizione del Cremlino sulla vicenda. Una vicenda che si è trasformata subito in un caso diplomatico che ha contribuito a peggiorare i già deteriorati rapporti tra Italia e Russia, precipitati dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin.
Zakharova ha accusato l’Italia di una persecuzione senza precedenti contro Gergiev e ha condannato i tentativi discriminatori di “cancellare la cultura” russa da parte delle autorità italiane sotto la pressione di "neonazisti ucraini e politici russofobi". Ha poi citato il Vangelo per rafforzare le sue accuse all'Italia.
ha detto.
L’invettiva della portavoce di Mosca è arrivata al culmine quando ha attaccato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, per il suo appoggio alla decisione della Direzione della Reggia di Caserta di cancellare il concerto di Gergiev.
La diplomatica ha detto che il climax degli attacchi a Gergiev sarebbe stato raggiunto con le parole del Ministro della Cultura italiano Alessandro Giuli, il quale, "da un lato, ha parlato di libertà artistica e, dall'altro, ha visto "propaganda russa" nell'esecuzione della Sinfonia n. 5 Čajkovskij del grande direttore d'orchestra".
Ma cosa ha detto Giuli per finire nel mirino del Cremlino?
In una nota, pubblicata sul sito ufficiale del Ministero della Cultura, Giuli ha espresso il suo sostegno alla cancellazione dell’evento e ha parlato di ‘logica di buon senso’, volto a protezione dei ‘valori del mondo libero’.
“La scelta libera e insindacabile assunta dalla Direzione della Reggia di Caserta trova il mio pieno e convinto sostegno: pur nel rispetto dovuto alla eccezionale qualità artistica dell’evento, l’annullamento del concerto diretto dal maestro Gergiev, anche alla luce di una sopraggiunta strumentalizzazione ideologica di parte, obbedisce a una logica di buon senso e di tensione morale volta alla protezione dei valori del mondo libero".
Si legge nella nota.
Le parole di Zakharova stanno, inevitabilmente, suscitando reazioni e polemiche. Il presidente della Commissione Cultura di Montecitorio, Federico Mollicone ha detto che le dichiarazioni della portavoce del ministero degli Esteri della Russia 'preoccupano ma non stupiscono' ed esprime solidarietà al ministro Giuli e all'europarlamentare dem Picierno.
Il deputato di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, non risponde alla polemica del Cremlino ma chiarisce:
Concerto #Gergiev , l'attacco della Russia all'Italia, Giovanni #Donzelli (FdI): “L’Italia fa bene a difendere la libertà e l’Occidente. È stato giusto annullare il concerto.” pic.twitter.com/lST95DM924
— Tag24 (@Tag24news) July 23, 2025
Anche l'opposizione critica le dichiarazioni del ministero degli esteri di Mosca. Raffaella Paita di Italia Viva
Non è sorpreso dall'attacco russo il leader di Avs, Nicola Fratoianni, che però sottolinea che lo stesso metro di giudizio dovrebbe essere applicato anche per gli artisti israeliani.
Caso #Gergiev, Nicola #Fratoianni (Avs): “Dalla #Russia attacchi scomposti alle istituzioni italiane ne sono arrivati molti. Siamo di fronte a una politica fondata su due pesi e due misure: artisti e atleti russi esclusi, mentre non accade nulla ai loro omologhi israeliani." pic.twitter.com/Men2p6wM9a
— Tag24 (@Tag24news) July 23, 2025
Non è la prima volta che Maria Zakharova attacca direttamente l’Italia e i politici italiani. Nei mesi scorsi le critiche del Cremlino hanno colpito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Nel mirino del governo russo anche l’eurodeputata del PD, Pina Picierno, che è stata citata anche questa volta da Zakharova.
La portavoce degli Esteri di Mosca ha accusato l’eurodeputata italiana Pina Picierno di "discriminazione su base nazionale" per aver definito "inaccettabile" l’esibizione del maestro e criticato l’uso di fondi UE