Giovedì 25 luglio si aprirà a Roma il consiglio nazionale di Forza Italia, un passaggio cruciale per il futuro del partito. Verrà introdotta una nuova norma: solo chi è iscritto da almeno due anni potrà votare ai congressi, in vista del congresso nazionale previsto per il 2027.
L'attuale segretario, Antonio Tajani lancia un guanto di sfida a chi, dentro e fuori il partito, continua a metterne in discussione la leadership: "Qualcuno più bravo di me? Si candidi."
Forte del secondo via libera alla Riforma della Giustizia in Parlamento, cavallo di battaglia di Forza Italia, e "sogno" del fondatore Silvio Berlusconi, Tajani - intervistato da "Il Foglio" - ha chiarito alcuni aspetti che stanno interessando il dibattito politico intorno al suo partito.
Il leader di Forza Italia ha detto che - seppur con il sorriso in bocca - è "giusto fare chiarezza".
A vivacizzare il clima all'interno del partito fondato da Silvio Berlusconi, ci aveva pensato nei giorni scorsi il figlio del Cavaliere, Pier Silvio, in occasione della presentazione dei palinsesti Mediaset per la prossima stagione televisiva.
Parola di Antonio Tajani, che sembra stanco di essere il bersaglio delle critiche che giungono dall'interno del suo partito. Sono settimane, se non mesi, infatti che il Ministro degli Esteri è costretto a destreggiarsi tra attacchi degli alleati di governo e da quelli provenienti in maniera - più o meno manifesta - dall'interno di Forza Italia.
Le dichiarazioni di Pier Silvio Berlusconi sullo 'ius scholae' e l'ipotesi di una sua possibile candidatura in un futuro prossimo, hanno contribuito a far saltare gli equilibri interni e a isolare ulteriormente il segretario nazionale.
Tajani, tuttavia, non ci sta a farsi mettere all'angolo e nei giorni scorsi ha chiarito che il capitolo sullo "ius scholae" - la riforma della cittadinanza ribattezza '"Ius Italiae" - non è chiuso.
Oggi, infine, la sfida a chi lo contesta a farsi avanti per guidare il partito.
Rispetto a possibili contromosse in arrivo da Milano, infine, Tajani prova a smorzare le polemiche:
Chiarisce il segretario di FI.
Con l’approvazione al Senato, in seconda lettura, della riforma della giustizia si compie un grande sogno perseguito con tenacia dal Presidente Berlusconi e da Forza Italia. Un sogno di libertà, di sicurezza, di garanzie per i cittadini.
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) July 22, 2025
La nostra non è mai stata una riforma…
Il segretario Antonio Tajani, sotto pressione da tempo, ha lanciato una sfida chiara. A chi sono dirette le parole del leader azzurro? Probabilmente a più di un destinatario e chi ha orecchie per intendere, intenderà.
Intanto, ancora non sembra essersi placata la scia di polemiche scaturite dalle dichiarazioni dell'amministratore delegato di Mediaset, lette da molti come una 'bocciatura' della linea politica data dal segretario nazionale al partito.
Nei giorni scorsi, proprio Pier Silvio, in occasione della presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset, aveva preso posizione su uno dei temi centrali del dibattito politico: lo "ius scholae" . Un intervento giudicato da molti osservatori come una critica implicita alla linea politica portata avanti dal segretario Tajani. Non solo: le sue parole hanno alimentato le speculazioni su un possibile ingresso in politica dell’amministratore delegato di Mediaset, alimentando nervosismo all’interno del partito.
Un possibile incontro tra i fratelli Berlusconi — Marina e Pier Silvio — per discutere del futuro politico del partito è stato ipotizzato, ma ancora non risulta in agenda.