Nuovo giorno, nuovo attacco. Matteo Renzi e Italia Viva proseguono nella battaglia contro Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle.
Il leader di Italia Viva difende Matteo Ricci e Beppe Sala dagli attacchi dei pentastellati e punta il dito contro l’ipocrisia del loro leader, accusato di garantismo a senso unico: pronto a pontificare sugli indagati in casa altrui, salvo poi chiudere un occhio davanti alle inchieste che riguardano gli esponenti del proprio partito.
Renzi fa di più, sprona a il Partito Democratico a dire basta all’ipocrisia grillina, chiedendo a Elly Schlein di andare avanti sulla strada del sostegno al sindaco di Milano Beppe Sala, e al candidato presidente nella Regione Marche, Matteo Ricci, entrambi indagati.
Non sfugge che lo scontro si gioca soprattutto sul piano politico. La questione degli avvisi di garanzia rischia di far saltare l’alleanza tra PD e M5S, con Conte che ribadisce l’importanza di legalità ed etica nella sua linea politica.
Gli avvisi di garanzia a Beppe Sala e Matteo Ricci rischiano seriamente di far saltare l’alleanza tra PD e Movimento 5 Stelle. Giuseppe Conte è stato chiaro, “legalità ed etica” sono parte centrale dell’identità pentastellata e non è disposto a chiudere un occhio sulle inchieste che coinvolgono amministratori ed esponenti democratici. Il ricordo degli slogan ‘mai con il PD’ è ritornato prepotente, poiché in discussione non ci sarebbero solo le alleanze per le elezioni regionali, ma l’intera alleanza del centrosinistra.
Ad accendere la miccia delle polemiche, contribuisce anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che non si lascia scappare l’occasione di attaccare Giuseppe Conte. Il senatore di IV, oggi è ritornato sulla questione degli avvisi di garanzia a Ricci e Sala evidenziando il doppio standard di giudizio utilizzato – a suo parere - dai pentastellati quando si tratta di inchieste giudiziarie che coinvolgono esponenti politici.
"Un avviso di garanzia non è una sentenza di condanna, basta giustizialismo!"
Il leader di Italia Viva critica poi l'atteggiamento del Movimento 5 stelle:
E poi aggiunge:
Parliamoci chiaro. Il garantismo vale sempre, non solo per gli amici. Garantismo non vuol dire evitare i processi, ma vuol dire aspettare le sentenze.
— Matteo Renzi (@matteorenzi) July 23, 2025
Nel frattempo gli indagati hanno il diritto e persino il dovere di continuare a lavorare. Oggi è indagata la Meloni, è indagato…
Se da un lato attacca il suo avversario politico nel centrosinistra, allo stesso tempo, Renzi lancia un appello alla segretaria del PD Elly Schlein ad aver il coraggio di dire basta all’ipocrisia grillina.
Un messaggio che ricorre nelle dichiarazioni di altri esponenti di primo piano del partito, a testimoniare la linea che Italia Viva intende seguire sulla questione degli avvisi di garanzia ai due esponenti democratici.
Ha detto ad Agorà su RAI Tre la senatrice Raffaella Paita, capogruppo al Senato di Italia Viva, intervenendo sui casi di Ricci e Sala.
Dietro le dichiarazioni di facciata, nel centrosinistra il clima è tutt’altro che disteso e le dichiarazioni ‘incontrollate’ degli alleati non aiutano a rasserenare la situazione.
Le minacce di Giuseppe Conte, la richiesta di dimissioni di Sala e le frasi sussurrate su Ricci alimentano l’irritazione di quella parte – considerevole – di dirigenti del PD che non hanno mai visto di buon occhio l’alleanza con Conte. Le dichiarazioni di Renzi non fanno altro che gettare benzina sul fuoco creando un clima esplosivo tra i dem.
Elly Schlein si trova nella difficile situazione di dover salvare capra e cavoli: tenere a bada i mal di pancia interni al suo partito ed evitare che Conte si sfili dal campo largo. L'alleanza di centrosinistra sembra essere mai stata così vicino a implodere come in queste ultime due settimane.