In queste ultime concitate settimane prima della pausa estiva, il dibattito politico è interamente monopolizzato dalle Elezioni regionali previste per il prossimo autunno. Si voterà in sei regioni, e la prima regione ad andare alle urne sarà la Regione Marche il 28 e 29 settembre.
I partiti e le coalizioni sono alle prese con la scelta dei candidati e con le analisi dei sondaggi che evidenziano segnali significativi da monitorare in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
La media Youtrend/Agi dei sondaggi politici delle ultime due settimane non presenta grossi cambiamenti nelle intenzioni di voto degli italiani, ma a leggere con attenzione i dati è possibile individuare alcuni trend interessanti.
Nessuno sconvolgimento nei rapporti di forza tra i partiti e nelle coalizioni, Fratelli d’Italia è sempre il primo partito, seguito da PD e M5s, ma alcune micro-variazioni evidenziano un dinamismo che potrebbe diventare decisivo in vista delle prossime elezioni.
Ecco cosa emerge dai sondaggi politici di oggi, giovedì 24 luglio 2025.
Il primo trend da evidenziare riguarda la coalizione di centrodestra vittima di una evidente battuta d’arresto. La coalizione di maggioranza resta ancora prima, ma non è più in fase di espansione: non cresce più. O meglio è Fratelli d’Italia a non crescere più ai ritmi dei mesi scorsi.
Anche questa settimana rimane saldamente il primo partito nelle intenzioni di voto degli italiani con il 29,4% (+03%), restando ben al di sotto della soglia del 30% raggiunta nei mesi precedenti e mantenuta per molte settimane.
Forza Italia guadagna qualcosa e arriva al 9%, distanziando ancora di qualche punto la Lega che perde anche questa settimana, scendendo all’8,3%. Matteo Salvini non sembra essere in grado di invertire la china discendente imboccata ormai da mesi dal suo partito. Un declino lento ma costante. Continua a perdere Noi Moderati che scende allo 0,7%
Il centrodestra unito resta stabile a 47,4%.
I principali fermenti si registrano tra i partiti di opposizione che però continuano a essere frammentati e divisi. Il Partito Democratico di Elly Schlein continua a essere il secondo partito nelle preferenze degli italiani, ma non riesce ad attrarre nuovi consensi al di fuori del perimetro nazionale.
Questa settimana il Pd scende al 22,2% (-01%). Elly Schlein non riesce a fare un vero balzo in avanti, cosa che invece sembra essere riuscita al Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che sta attraversando un momento particolarmente favorevole. Stabili al 12,7%, i pentastellati vedono sempre più vicina la soglia del 13%. In un quadro in cui il PD arretra, il M5S si conferma come asse portante alternativo all'opposizione, anche se è ancora molto lontano dai numeri del passato.
Continua a crescere AVS che anche questa settimana guadagna lo 0,5%, salendo al 6,9%.
Il campo largo in formazione base (PD, M5S e AVS) si attesta al 41,8%, in crescita ma ancora lontano dalla coalizione di centrodestra.
Crescono, infine, anche i partiti dell’ex Terzo Polo. Azione di Carlo Calenda sale al 3,5% (0,2%), mentre Italia Viva di Matteo Renzi sale al 2,2%. Guadagna qualcosa anche +Europa di Riccardo Magi, ancora ferma sotto il 2% (1,9%).
Il trend positivo è da leggere come un piccolo segnale di ripresa, ma il "centro liberale" resta molto frazionato e sotto la soglia critica per avere un ruolo decisivo senza alleanze.
Insieme il Terzo Polo e +Europa raggiungono il 7,6%. In caso di alleanza con il campo largo, la coalizione di centrosinistra progressista arriverebbe al 49,4 superando il centrodestra unito.