È tempo di controlli che diventano sempre più serrati. Dopo quelli sui conti correnti, questa volta parleremo dei controlli dell’Inps sui bonus.
Considerando che molti bonus sono stati percepiti indebitamente, le verifiche si stanno moltiplicando, con maggiore attenzione su alcune misure.
In questo articolo, vediamo quali sono i due bonus tenuti più sotto controllo, e poi le altre misure per le quali è bene stare molto attenti.
Si sentono spesso tentativi di truffe andate a buon fine per molti anni, altre per periodi più contenuti. Tuttavia, ci sono in giro molti furbetti che percepiscono impropriamente misure per centinaia di migliaia di euro ai danni dello Stato.
Un esempio più che lampante è stato il Reddito di Cittadinanza. Tutt’oggi, ad alcuni anni dell’andata in pensione della misura tanto amata, quanto odiata dagli italiani, le irregolarità riscontrate finora sull’Assegno di inclusione (ADI) e sul Supporto per la formazione e il lavoro (SFL) sono frequenti.
Si è scoperto che seguono principalmente due schemi ricorrenti. La prima modalità riguarda l’uso di certificazioni false relative alla disabilità, con particolare riferimento a quelle anteriori al 2010, periodo in cui i dati sanitari non erano ancora digitalizzati e risultavano quindi meno tracciabili.
Il requisito della presenza nel nucleo familiare di un minore, di un over 60 o di una persona disabile o fragile è fondamentale per accedere all’ADI.
La seconda forma di truffa, ancora più diffusa, riguarda la manipolazione dell’Isee corrente, il parametro economico aggiornato in caso di perdita del lavoro o calo del reddito.
In molti casi, i richiedenti hanno dichiarato valori economicamente azzerati in modo fittizio, con l’obiettivo di ottenere un beneficio economico più elevato. L'Isee corrente serve sì a far abbassare il valore dell'attestazione, ma solo quando e se ne ricorrono davvero le condizioni previste.
L’Inps ha già rilevato migliaia e migliaia Isee sospetti, con un danno stimato attorno ai 25 milioni di euro.
Per far fronte a queste criticità, l’Inps sta rafforzando l’attività della Direzione centrale “Internal audit, risk management, compliance e antifrode”, operativa da circa un anno e già protagonista nell’individuazione delle anomalie.
L’obiettivo è tutelare l’efficacia e l’equità del sistema, assicurando che le risorse pubbliche vengano destinate esclusivamente a chi ne ha reale bisogno.
Non bisogna pensare che i controlli serrati si fermino all’Assegno di Inclusione e al Supporto per la Formazione e il lavoro.
Infatti, dopo aver potenziato i controlli su queste due misure, l’Inps amplia il raggio d’azione estendendo le verifiche ad altri strumenti di sostegno economico.
Tra le prestazioni sotto osservazione rientrano:
Proprio su questo fronte, i controlli diventeranno sempre più precisi, mirati e a lungo raggio, seguendo il modello già adottato per ADI e SFL.
Come si legge sul sito dell'Inps, in merito all'accordo dell'Inps con la Corte dei Conti per contrastare le indebite percezioni:
L’obiettivo è costruire un sistema integrato di controllo e prevenzione delle frodi, grazie all’uso di tecnologie avanzate, all’incrocio dei dati tra banche informative e all’analisi dei profili di rischio.
Le verifiche riguarderanno anche casi di evasione o elusione contributiva: chi percepisce un sussidio, ma nasconde redditi o non comunica variazioni della propria situazione lavorativa o familiare, rischia sanzioni e l’obbligo di restituire le somme indebitamente incassate.
In questo contesto, la Guardia di Finanza avrà un ruolo centrale, soprattutto nell’individuare truffe strutturate e comportamenti dolosi a danno delle finanze pubbliche.