25 Jul, 2025 - 11:00

Perché l'Italia non riconosce la Palestina e la Francia di Macron sì? Ecco la spiegazione

Perché l'Italia non riconosce la Palestina e la Francia di Macron sì? Ecco la spiegazione

Nel maggio del 2025, il Parlamento ha votato nuovamente contro il riconoscimento della Palestina da parte del governo italiano. La maggioranza di governo ha respinto l'ennesima mozione unitaria di PD, M5s e Avs, in cui si proponeva il riconoscimento di uno Stato Palestinese.

L'Italia non ha mai riconosciuto lo Stato di Palestina, pur sostenendo la soluzione “due popoli, due Stati” come via per la pace in Medio Oriente, in linea con la posizione attendista delle potenze del G7.

Ieri, Emmanuel Macron ha, invece, annunciato l'intenzione della Francia di riconoscere la Palestina come stato sovrano. Una decisione che ha suscitato immediate e dure reazioni da parte di Israele e degli Stati Uniti.

Le notizie e le immagini che quotidianamente giungono da Gaza, la recrudescenza dell'azione israeliana nella Striscia contro la popolazione civile palestinese hanno creato una crepa profonda nelle coscienze europee. Dopo la Spagna, l'Irlanda e la Norvegia, la decisione della Francia – prima potenza del G7 a esporsi (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti d'America) - potrebbe influire anche sugli altri partner europei, spingendo a rivedere la propria posizione.

Perché l'Italia non riconosce la Palestina?

E l'Italia cosa fa? Al momento resta a guardare. Negli ultimi due anni la posizione del Governo Meloni è stata di cauto attendismo: sostegno della soluzione “due popoli, due Stati”, ma nessun riconoscimento formale dello Stato di Palestina. Una posizione in linea con quella dell'Unione Europea che, tuttavia, non ha adottato una linea comune in materia. 

Il governo italiano ha ribadito in più di un'occasione che il riconoscimento della Palestina deve avvenire solo nell’ambito di una soluzione negoziata tra Israele e palestinesi, con il riconoscimento reciproco. L'Italia, infatti, ritiene che il riconoscimento unilaterale potrebbe compromettere il processo di pace e la possibilità di accordi duraturi basati su negoziati tra le parti.

Ma cosa significa sostenere la soluzione 'due popoli e due Stati', ma non riconoscere la Palestina? 

È in questa contraddizione apparente che risiede il nocciolo del problema diplomatico italiano. La differenza tra le due cose è sottile, ma sostanziale e si può riassumere così:

  • Sostenere ufficialmente la soluzione dei due Stati, significa sostenere che Israele e Palestina debbano imparare a coesistere come due Stati indipendenti, sicuri e riconosciuti reciprocamente.
  • Non riconoscere formalmente la Palestina significa che, sul piano politico, l'Italia è favorevole alla creazione di uno Stato palestinese, ma ritiene che l'attuale entità palestinese presenti condizioni politiche, di sicurezza e di rappresentanza democratica insufficienti

Sul piano sostanziale la differenza è enorme, perché sostenere la soluzione “due popoli, due Stati” è un principio politico e diplomatico generico, mentre riconoscere lo Stato di Palestina è un atto formale di diritto internazionale che ha precise implicazioni. 

Perché la Francia riconosce la Palestina e l'Italia non ancora?

L'Italia non ha mai riconosciuto lo Stato di Palestina poiché non ritiene ci siano condizioni politiche, di sicurezza e negoziate adeguate.

Questa posizione è confermata da numerosi documenti parlamentari, dichiarazioni di governo e atti ufficiali recenti. L'autorità di governo non controlla pienamente il territorio e la presenza di Hamas rappresenta un problema insormontabile sul piano politico e diplomatico.

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L'Italia è per la soluzione due popoli e due Stati ma il riconoscimento del nuovo stato palestinese deve avvenire in contemporanea con il riconoscimento da parte loro dello Stato di Israele.

Ha ribadito oggi, venerdì 25 luglio, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani.

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 A noi interessa la pace, non la vittoria di uno sull'altro, ha aggiunto. Siamo il Paese al mondo che ha accolto il maggior numero di rifugiati da Gaza insieme a Qatar ed Egitto.

In gioco, tuttavia, ci sono anche i rapporti con Israele e Stati Uniti che potrebbero essere indeboliti dal riconoscimento unilaterale della Palestina. 

Per tutte queste ragioni, il governo di Roma ha deciso di allinearsi alla posizione dell' UE a differenza di Francia e Spagna, e attendere una posizione condivisa europea, cercando di mantenere un canale aperto con entrambe le parti e posizionarsi come mediatore.

In sintesi, mentre Francia, Spagna e alcuni altri paesi europei hanno adottato o annunciato posizioni di riconoscimento formale dello Stato di Palestina, l’Italia mantiene una posizione prudente: appoggia la linea della creazione dello Stato palestinese, ma aspetta condizioni politiche più favorevoli per riconoscerlo formalmente.

Perché l’Italia non riconosce la Palestina mentre la Francia sì

  1. Italia: prudenza e attesa di condizioni favorevoli. L’Italia sostiene la soluzione “due Stati” ma non riconosce formalmente la Palestina, ritenendo premature le condizioni politiche e di sicurezza attuali. Vuole un accordo negoziato e mantenere buoni rapporti con Israele e USA.
  2. Francia: riconoscimento e impegno diretto. Macron ha deciso di riconoscere la Palestina per promuovere una pace duratura e reagire all’emergenza umanitaria a Gaza. Anche la Spagna ha fatto la stessa scelta. È la prima potenza del G7.
  3. Differenze di strategia diplomatica. L’Italia segue la linea cauta dell’UE, mentre la Francia e alcuni paesi europei hanno già scelto il riconoscimento formale, spingendo per un cambiamento nella politica europea.

 

 

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