Questa mattina al convegno delle forze progressiste sul lavoro mancava solo Giuseppe Conte. Il leader del Movimento 5 Stelle ha dato forfait all'ultimo momento adducendo sopraggiunti - e non meglio precisati - impegni.
Si trattava della prima occasione pubblica di unità del “campo largo” dopo le recenti inchieste giudiziarie che hanno colpito figure del centrosinistra, tra cui Matteo Ricci, candidato nelle Marche.
L’assenza di Giuseppe Conte, pur giustificata ufficialmente da “impegni improvvisi”, assume un forte significato politico alla luce del contesto più ampio, e non può essere letta solo come una semplice defezione logistica.
Alla segretaria Elly Schlein e ai leader di Avs, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, non è rimasto che far buon viso a cattivo gioco, 'disinnescare' le polemiche e ribadire l'unità della coalizione per evitare di complicare ulteriormente il quadro alla vigilia delle Elezioni Regionali 2025.
A gettare benzina sul fuoco, tuttavia, ci ha pensato l'eurodeputata del PD, Pina Picierno, con un durissimo post contro gli 'alleati' post-grillini.
La coordinatrice del convegno sul lavoro del campo progressista, Laura Pennacchi (ex deputata del PD) ha comunicato – in apertura dei lavori – l'assenza del leader del Movimento 5 Stelle per un "impegno sopraggiunto all'improvviso".
Il forfait rifilato da Giuseppe Conte, a Elly Schlein, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli (tutti presenti), tuttavia, ha immediatamente alimentato speculazioni sulle reali ragioni della sua assenza.
Negli ultimi giorni, infatti, i rapporti tra M5S e PD si sono fatti sempre più tesi: prima lo scontro sull’inchiesta urbanistica a Milano, poi il caso Ricci hanno incrinato la fiducia. Giuseppe Conte ha fatto capire chiaramente che la legalità e l'etica pubblica rappresentano questioni dirimenti per le alleanze presenti e future.
La mancata partecipazione di oggi, potrebbe essere letta come un tentativo di Giuseppe Conte di rimarcare la distanza con il partito democratico. L’assenza consente al M5S di non esporsi direttamente in una foto di “unità” che sarebbe risultata stonata mentre valuta il passo indietro nelle Marche.
Mentre Conte medita, alla segretaria del Partito Democratico e ai leader di Avs non resta che cercare di spegnere le polemiche e frenare eventuali dichiarazioni incontrollate che potrebbero rischiare di far saltare l'unità della coalizione proprio alla vigilia dell'importante appuntamento con le regionali d'autunno.
Elly Schlein evita di rispondere nel merito alle domande sull'assenza del leader M5S, limitandosi a ribadire il suo appoggio a Matteo Ricci, l'ex sindaco di Pesaro e candidato del campo progressista alla presidenza della Regione Marche.
La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha ribadito l’impegno del partito per costruire 'alleanze più competitive che battano le destre'.
Schlein ha aggiunto che 'quando andiamo tema per tema' l'alternativa al centrodestra 'già si vede', ma 'ogni tanto questa visione sfugge'. Infine, ha confermato il sostegno del PD a Ricci:
#Conte diserta il convegno, #Schlein corre ai ripari e difende #Ricci:
— Tag24 (@Tag24news) July 25, 2025
“È e rimane il nostro candidato presidente. Il nostro avversario è la destra, li vogliamo sconfiggere come è successo recentemente in Emilia-Romagna e in Umbria.”#Regionali2025 #centrosinistra #M5S pic.twitter.com/hudxClCC3f
Presenti, all'incontro svoltosi nella biblioteca di palazzo san Macuto, anche i leader di Avs, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.
Al convegno sul lavoro, Nicola Fratoianni ha ribadito la necessità di “lavorare alla costruzione di un'alleanza in una relazione chiara fra le nostre forze politiche”, ma ha avvertito che “non basta. Serve ricostruire un'alleanza con il Paese”.
Un appello all’unità condiviso da Angelo Bonelli, che ha invitato ad “aprire, subito dopo le regionali, il cantiere delle principali proposte programmatiche con cui vincere le prossime elezioni”.
Bonelli ha ricordato che “ne abbiamo parlato con Conte”, rilanciando la centralità del lavoro nelle future strategie comuni e provando a smorzare sul nascere le polemiche sulla sua assenza.
Se Elly Schlein e gli alleati di AVS predicano calma e prudenza, il vero attacco è arrivato dall’eurodeputata PD Pina Picierno, che ha criticato Conte con toni durissimi. L'eurodeputata democratica, da sempre scettica sulla scelta della segretaria di allearsi con il Movimento 5 Stelle, ha postato un tweet che rappresenta un vero e proprio atto di accusa nei confronti del partito di Giuseppe Conte.
La vicepresidente del Parlamento europeo accusa l’ex premier di esercitare un moralismo selettivo, legando il caso giudiziario che coinvolge Matteo Ricci a una strategia politica del M5S.
scrive Picierno, puntando il dito contro il “giustizialismo a corrente alternata” dei 5 Stelle, che “difese Appendino da una condanna”.
Le parole di Picierno si riferiscono alla richiesta avanzata da Conte di poter valutare gli atti dell'inchiesta su Ricci, e arrivano nel pieno delle tensioni sulle Regionali nelle Marche, dove il M5S valuta il ritiro del sostegno a Ricci.
Il tono è durissimo:
Conclude Picierno.
Da “avvocato del popolo” a capo del tribunale del popolo: Conte pretende di “leggere le carte” sull’inchiesta che coinvolge Matteo Ricci e poi di emettere la sua personale sentenza;
— Pina Picierno (@pinapic) July 25, 2025
Il giustizialismo a corrente alternata del M5S — che difese Appendino da una condanna — ora si…