Scontro infuocato sui social tra la vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno (PD), e la deputata M5S ed ex sindaca di Torino, Chiara Appendino.
Il botta e risposta si è consumato nell'arco di poche ore.
Uno scontro verbale caratterizzato da toni accesi e parole forti. Insomma, Pina Picierno e Chiara Appendino non si sono risparmiate stoccate e frecciate reciproche.
La lite verbale tra la vicepresidente del Parlamento Europeo e l'ex sindaca di Torino è sintomo di un nervosismo strisciante che da giorni caratterizza i rapporti tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Tra non detti, frasi sussurrate e silenzi studiati, ieri la tensione è esplosa nel confronto 'pubblico' Picierno e Appendino.
Al centro dello scambio di reciproche accuse c'è la nuova 'questione morale' sollevata dai pentastellati di Giuseppe Conte, dopo le indagini di Milano e Pesaro che coinvolgono il PD, nello specifico il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il candidato alle regionali nelle Marche, Matteo Ricci.
Ecco perché hanno litigato e cosa si sono dette Pina Picierno e Chiara Appendino su X.
La scintilla che ha innescato lo scontro è stata un post pubblicato nel primo pomeriggio di ieri – venerdì 25 luglio 2025 – dall'europarlamentare del Partito Democratico, Pina Picierno, in cui attaccava apertamente Giuseppe Conte, definito polemicamente 'capo del Tribunale del Popolo'.
L'eurodeputata del PD non aveva gradito la sua richiesta di leggere le 'carte' del caso Ricci, prima di pronunciarsi sull'appoggio alla sua candidatura come presidente delle Marche, alle elezioni regionali in programma il 28 e 29 settembre.
Nel suo attacco, Picierno ha nominato anche Chiara Appendino, condannata per i fatti di Piazza San Carlo a Torino, utilizzando il suo caso come la prova del 'giustizialismo a corrente alternata' del Movimento 5 Stelle.
Da “avvocato del popolo” a capo del tribunale del popolo: Conte pretende di “leggere le carte” sull’inchiesta che coinvolge Matteo Ricci e poi di emettere la sua personale sentenza;
— Pina Picierno (@pinapic) July 25, 2025
Il giustizialismo a corrente alternata del M5S — che difese Appendino da una condanna — ora si…
L'essere stata chiamata in causa non ha fatto piacere alla deputata del Movimento 5 Stelle, che ha replicato al post di Picierno con un messaggio altrettanto duro.
Appendino ha denunciato la “mistificazione politica” e criticato l’uso strumentale del suo nome per minimizzare le questioni etiche del PD.
Ha scritto Appendino sul suo profilo X, facendo notare all'esponente democratica di aver ricevuto, in occasione, della sua condanna la solidarietà di molti sindaci anche del Partito Democratico.
Appendino ha poi sfidato Picierno a rispondere sulle questioni etiche:
La mistificazione politica me la aspetto da questa destra che ogni giorno vediamo distorcere la realtà, ma non accetto che si utilizzi strumentalmente il mio nome per negare l’evidenza e relativizzare tutto ⤵️ https://t.co/wBQhiRqZq5
— Chiara Appendino (@c_appendino) July 25, 2025
La controreplica di Picierno non si è fatta attendere a lungo. Meno di un'ora dopo, la vicepresidente del Parlamento UE, ha replicato con un post altrettanto polemico.
Fa presente Picierno, riprendendo le parole di Appendino. L’europarlamentare ha messo in discussione la posizione dei 5 Stelle:
attacca, quindi, Picierno che poi chiude con un'ultima stoccata personale:
Gentilissima, come ricordavi bene hai ricevuto solidarietà dalla comunità del Partito Democratico nonostante una condanna, il tuo capo invece “chiede le carte” e si erge a paladino della moralità con un indagato che è innocente fino a prova contraria.
— Pina Picierno (@pinapic) July 25, 2025
Come funziona il tribunale… https://t.co/HvEwjaa58d
Lo scontro riflette la crisi di fiducia tra PD e M5S, e un crescente clima di diffidenza e divisione in vista delle prossime elezioni regionali.
L’episodio segna un ulteriore strappo tra due forze che, pur alleate in Parlamento, faticano sempre più a parlarsi senza scontri personali.