Prudenza e attesa di condizioni favorevoli. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha spiegato in un’intervista a La Repubblica che, per questi motivi, l’Italia non riconosce ancora la Palestina come Stato. Una decisione opposta è stata presa dal presidente francese Emmanuel Macron che, nella giornata di ieri, 25 luglio 2025, ha annunciato che la Francia riconoscerà la Palestina. La mossa dell’inquilino dell’Eliseo ha suscitato forti reazioni da parte dell’estrema destra europea e del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Meloni ha preferito non irritare il suo alleato oltreoceano evitando di compiere un passo troppo azzardato. Come ha spiegato più volte il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è opportuno prima raggiungere un cessate il fuoco tra le parti in conflitto e ottenere la liberazione degli ostaggi catturati il 7 ottobre. In questa fase diplomatica così delicata, il riconoscimento della Palestina sarebbe, secondo il governo Meloni, controproducente.
Questa posizione non è però piaciuta alle opposizioni, che hanno contestato il modo di agire della presidente del Consiglio. Tra i più critici c’è il presidente del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, che in un lungo post sui social ha smontato la posizione di Meloni. Critiche sono arrivate anche da Avs e dal Pd.
Al momento, l’Italia non riconosce la Palestina come Stato. La presidente del Consiglio aveva già dato ieri, 25 luglio 2025, una risposta netta a chi le chiedeva se avrebbe seguito l’esempio del presidente francese Macron che, di fronte a una crisi umanitaria a Gaza senza precedenti, ha riconosciuto lo Stato palestinese, suscitando l’ira del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e del presidente statunitense Donald Trump.
Meloni però chiede prudenza e attende condizioni più favorevoli. Tali condizioni sono state ribadite nel corso dell’intervista a La Repubblica di oggi: raggiungere un cessate il fuoco e la restituzione degli ostaggi, per poter lavorare a una situazione che eviti il rischio di nuovi conflitti. Nell’intervista, Meloni si è detta “favorevolissima” a uno Stato palestinese.
Se da una parte l’opposizione ha elogiato Macron per il riconoscimento dello Stato palestinese, dall’altra ha contestato Meloni per essersi defilata, accusandola di subalternità a Trump. Il presidente del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, ha commentato sui social la posizione espressa dalla premier Giorgia Meloni, definendola un gesto di coerenza nel rifiutare tale riconoscimento al momento attuale.
Secondo Conte, dopo alcune esitazioni all’ONU, la premier avrebbe spiegato alla stampa, evitando però la diretta televisiva, che riconoscere lo Stato palestinese sarebbe “controproducente” e “non è il momento”. Conte critica questa posizione, sostenendo che la motivazione addotta — l’assenza di uno Stato o di un territorio sotto la sovranità palestinese — non tenga conto delle azioni del governo israeliano, che secondo lui ostacolerebbe le soluzioni basate sul principio dei due popoli e due Stati, attraverso un piano che include deportazioni e violenze.
Non arrivano parole concilianti dal resto dell’opposizione. Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana e co-portavoce di Avs, afferma che le posizioni di Meloni sono subalterne a quelle del presidente statunitense Trump. Angelo Bonelli, altro portavoce e leader di Europa Verde, accusa il governo di essere complice della strage di civili in corso in Medio Oriente.
È una buona notizia il riconoscimento da parte della Francia dello Stato di Palestina; è una brutta notizia che il governo italiano non faccia lo stesso. Da maggio, mille persone sono state uccise dall’esercito israeliano perché chiedevano cibo e acqua. Questa è complicità. pic.twitter.com/VadhW79mJM
— Angelo Bonelli (@AngeloBonelli1) July 25, 2025
Anche la segretaria del Pd, Elly Schlein, è favorevole al riconoscimento della Palestina, come ha spiegato ieri:
Anche il leader di +Europa, Riccardo Magi, invita la presidente del Consiglio a seguire l’esempio di Macron.