Una critica al ReArm Europe, una battuta sulle "cinquine" prese dal presidente francese Emmanuel Macron e un elogio a Papa Leone XIV per la sua visione sulla famiglia tradizionale. Già qualche giorno fa, sul palco della Versiliana, il generale ed europarlamentare della Lega Roberto Vannacci aveva fatto parlare di sé, dichiarando di preferire il presidente russo Vladimir Putin a quello ucraino, Volodymyr Zelensky. Oggi, 26 luglio 2025, il generale ha avuto parole per tutti: nel corso di un’intervista con il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, ha toccato diversi temi, tra cui quello dei dazi, ai quali – a modo suo – si è detto favorevole.
Opinioni ribadite anche agli altri giornalisti presenti all’evento, che si tiene nella provincia lucchese. Il generale ha insistito sul fatto che la Palestina non esiste e ha dichiarato che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha fatto bene a non esprimersi sul riconoscimento. L’europarlamentare ha inoltre sostenuto che non sia corretto distinguere tra omicidio e femminicidio e ha difeso l’operato del presidente russo Vladimir Putin, citando alcuni progressi ottenuti da quando guida la Russia.
C’è stato spazio anche per la polemica su Paola Egonu, al centro di un dibattito lo scorso anno in seguito a un post dello stesso Vannacci. Il generale ha infine affrontato il tema delle elezioni regionali in Toscana, spiegando come intende muoversi per questa sfida.
Un’intervista a Il Giornale e una discussione accesa con i giornalisti presenti alla Versiliana, a Marina di Pietrasanta, in provincia di Lucca. Durante la chiacchierata con Alessandro Sallusti al Caffè della Versiliana, Roberto Vannacci ha criticato il progetto ReArm Europe, definendolo un pretesto economico a vantaggio di Germania e Francia. L’eurodeputato ha denunciato l’abbandono delle forze armate italiane e suggerito misure più urgenti, come lo spostamento di truppe ai confini orientali.
Tanta l’ironia su Macron, che secondo lui avrebbe ricevuto una "cinquina" sia da Trump che dalla moglie Brigitte. Vannacci ha anche espresso un netto apprezzamento per Papa Leone XIV, ribadendo la difesa della cristianità e mantenendo posizioni caute su aborto ed eutanasia.
Il generale si è detto contrario al riconoscimento della Palestina. Secondo lui, affinché uno Stato venga riconosciuto, deve possedere determinati requisiti: al momento, ha spiegato durante un punto stampa, un riconoscimento equivarrebbe soltanto a un regalo ad Hamas.
Vannacci ha poi nuovamente attaccato Macron, affermando che la sua mossa è stata poco più di una "sparata", motivata dal calo di popolarità. Ha quindi parlato dei dazi, definendoli strumenti né negativi né positivi, ma utili per combattere il globalismo. Ha ricordato anche che l’Unione Europea impone a sua volta dazi ad altri Paesi.
L’eurodeputato della Lega ha dichiarato di essere contrario alla distinzione tra omicidio e femminicidio, criticando il disegno di legge recentemente approvato in Senato. Secondo lui, i reati non dovrebbero essere classificati in base al sesso della vittima.
Tornando sul confronto tra Putin e Zelensky, Vannacci ha ribadito la propria preferenza per il presidente russo, elencandone i meriti, dall’esperienza trentennale alla sanità pubblica del Paese. Infine, a proposito del suo ruolo di responsabile della campagna elettorale della Lega in Toscana, ha riconosciuto la complessità dell’incarico, dichiarandosi però pronto ad affrontarlo.