A volte alleati, altre volte distanti come non mai. Il rapporto tra il Movimento Cinque Stelle e il Partito Democratico è enigmatico e varia a seconda delle stagioni politiche: le prossime elezioni regionali che si terranno in autunno saranno un banco di prova fondamentale per entrambi i partiti politici che, a oggi, rappresentano, stando ai sondaggi, lo zoccolo duro del centrosinistra: il Pd è la seconda forza politica del Paese con oltre il 20% dei consensi, mentre il M5s è terzo e si attesta tra il 12 e il 13%, risultati incoraggianti ma ancora distanti da quelli di Meloni e del centrodestra.
E se un giorno arrivassero le tanto attese dimissioni della premier e il voto anticipato? Alle elezioni nazionali, almeno sulla carta, ci sarebbero pochi dubbi: per sconfiggere il centrodestra sarà necessario essere alleati e correre insieme. Ma sarà davvero così? Nell'ultimo periodo il Movimento Cinque Stelle ha contestato diversi esponenti del Pd e scelte fatte dalle amministrazioni dem: basti pensare al caso Sala, dove Schlein ha adottato un approccio garantista verso il sindaco di Milano e Conte ne ha chiesto le dimissioni.
E se domani si dovesse scegliere chi tra i due leader dell'opposizione dovesse andare a Palazzo Chigi? Bel grattacapo! Ad oggi, per quanto riguarda i leader politici, il presidente del Movimento Cinque Stelle risulterebbe favorito mentre Schlein sarebbe al secondo posto tra i leader del centrosinistra per pochi punti percentuali. Previsioni remote ma che vanno ugualmente considerate nel quadro attuale della politica italiana.
"Per vincere le elezioni regionali è necessario essere coesi", un mantra ripetuto fino allo sfinimento da Elly Schlein in vista del tanto atteso voto d'autunno che potrebbe premiare il campo largo in tre Regioni. Il centrosinistra, stando ai sondaggi, sarebbe quasi certo di vincere in Toscana, Campania e Puglia, ma l'obiettivo resta le Marche, dove il candidato dem Matteo Ricci, sostenuto anche dal M5s, è indagato per lo scandalo Affidopoli, un sistema di affidamenti pubblici sottosoglia.
Il Pd non ha perso tempo nel mostrare vicinanza a Ricci e si è subito professato garantista, il M5s invece ha invitato a valutare bene le accuse se dovessero essere confermate. Un piccolo segnale di spacco tra i due partiti. Un approccio simile era arrivato con il caso Sala: a Milano, il sindaco legato al Pd è coinvolto in uno scandalo relativo all'urbanistica del capoluogo lombardo. Da una parte il Pd si è detto garantista, dall'altra i 5S hanno sottolineato l'esigenza che Sala si dimetta.
#Conte (#M5s) su #Sala: "A #Milano abbiamo denunciato opacità nei progetti per l'edilizia. Non si può gestire una città consentendo agli affaristi di fare quello che vogliono. La magistratura faccia il suo corso" pic.twitter.com/oII5RRkUfx
— Tag24 (@Tag24news) July 16, 2025
Per le prossime elezioni sarà necessario che il Pd e i 5s, assieme agli altri partiti del centrosinistra, costituiscano un campo largo forte e capace di battere il centrodestra. Nello scorso anno gli effetti delle divisioni o dei diktat si sono visti in Liguria, dove il centrosinistra ha perso per pochi voti in una Regione dove sembrava impossibile riconfermare il centrodestra.
Le "prove generali" sono arrivate con le più recenti elezioni comunali a Genova, dove la candidata del centrosinistra, Silvia Salis, ha vinto con l'appoggio di tutte le forze progressiste: sembra scontato che sarà questo il modello da seguire.
E per quanto riguarda la popolarità dei leader dell'opposizione? La sfida anche in questo caso è tra Schlein e Conte: il presidente del Movimento Cinque Stelle registra, almeno nell'ultimo sondaggio di Dire Tecné dello scorso 19 luglio 2025, il 30,8% dei consensi. Una percentuale in costante crescita, soprattutto se si guarda alle settimane precedenti. Schlein invece resta ferma al 29,7% come quarta leader di partito più apprezzata.
Seguono, molto più in basso, Bonelli e Fratoianni, entrambi al 16%, e Magi assieme a Renzi. Ad oggi, se dovessimo basarci sulla popolarità dei leader di partito, Conte sarebbe il vero capo dell'opposizione.