La storia di Enzo, il figlio dell’ex portiere della Roma Julio Sergio, ha colpito profondamente il mondo dello sport e non solo.
Il giovane ha lottato coraggiosamente contro una malattia terribile che, nonostante anni di cure e battaglie, ha segnato la sua giovane vita e quella della sua famiglia. Di seguito, analizziamo nel dettaglio la malattia che ha afflitto Enzo e il percorso difficile che ha dovuto affrontare.
Enzo, nato nel 2010 e scomparso nel luglio 2025 a soli 15 anni, era affetto da meduloblastoma, una grave forma di tumore cerebrale che colpisce soprattutto i bambini e gli adolescenti.
Il meduloblastoma si localizza principalmente nel cervelletto, la parte del cervello responsabile dell’equilibrio e della coordinazione dei movimenti. Si tratta di un tumore particolarmente aggressivo, che richiede trattamenti intensivi come chirurgia, chemioterapia e radioterapia.
La diagnosi è arrivata nel 2020, quando Enzo aveva circa dieci anni. Da quel momento, per lui e la sua famiglia è iniziato un lungo calvario fatto di ricoveri, operazioni e cicli di chemioterapia.
Nel 2022, Enzo era stato operato con successo, mostrando grande forza e diventando anche testimonial di una campagna di sensibilizzazione in Brasile contro i tumori infantili.
Nonostante alcuni importanti momenti di speranza e il sostegno di campioni dello sport come Buffon, Totti, Bonucci, Cristiano Ronaldo e tanti altri, la battaglia di Enzo contro il tumore cerebrale è stata costellata da numerose difficoltà.
La sua storia era diventata simbolo di resilienza e coraggio, grazie anche alla capacità della famiglia di condividere pubblicamente la lotta, promuovendo la ricerca e la sensibilizzazione.
Negli ultimi mesi, purtroppo, le condizioni di Enzo sono peggiorate. A inizio luglio 2025 era diventato virale un video in cui Julio Sergio si radeva a zero insieme al figlio, in vista dell’ennesimo ciclo di chemio. Pochi giorni dopo, il peggioramento improvviso: Enzo è stato ricoverato e sedato in coma indotto per alleviare le sofferenze causate dal tumore ormai in fase avanzata.
La famiglia, con grande dignità, ha scelto di renderlo pubblico: “La situazione è irreversibile. È in coma indotto, sedato secondo necessità, con l’ossigeno. Ma la cosa più importante al momento: è in pace, circondato da noi genitori, dalla famiglia, da voi... Non è a disagio né sente dolore”, ha scritto il padre su Instagram.
Durante tutto il percorso, la Roma e l’intero mondo dello sport hanno mostrato continue testimonianze di affetto e solidarietà verso la famiglia di Julio Sergio. Enzo è diventato un punto di riferimento, ispirando migliaia di persone. Anche i tifosi giallorossi hanno dedicato cori e striscioni, e diversi calciatori lo hanno sostenuto con regali, messaggi e incontri.
In molti hanno seguito con partecipazione le sofferenze e le piccole, grandi vittorie di Enzo, che aveva il sogno di incontrare Jannik Sinner, il suo idolo sportivo, a testimonianza di quanto la passione per lo sport e la speranza restassero sempre vive, nonostante tutto.
La lotta di Enzo contro il meduloblastoma ha lasciato un segno indelebile non solo sulla sua famiglia, ma anche su tutti coloro che hanno creduto e sperato con lui: una storia di dolore, ma soprattutto di straordinario coraggio e amore.