28 Jul, 2025 - 15:00

Chi è il sacerdote arrestato per violenza sessuale su un 16enne: "Abusi durati cinque anni"

Chi è il sacerdote arrestato per violenza sessuale su un 16enne: "Abusi durati cinque anni"

Violenza sessuale aggravata nei confronti di un minore: questa la gravissima accusa che ha portato all'arresto di un sacerdote in provincia di Cosenza.

Gli abusi sarebbero andati avanti dal 2015 fino al 2020: la vittima aveva appena 16 anni all'epoca dei primi episodi e frequentava le attività pastorali della parrocchia nel territorio di Reggio Calabria.

L'uomo è stato condotto in carcere nelle scorse ore dai carabinieri, dopo l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale Reggino.

Chi è il sacerdote arrestato a Cosenza per violenza sessuale su minore

L'uomo – non un sacerdote diocesano ma un religioso sottoposto alla giurisdizione del suo Superiore provinciale, come precisato in una nota dall’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano – avrebbe abusato del giovane fin da quando era minorenne e anche dopo il raggiungimento della maggiore età.

Dopo la denuncia e l'avvio delle indagini, da Reggio Calabria il religioso (di cui non sono state diffuse le generalità) è stato trasferito in un convento della provincia di Cosenza, come previsto dall'iter canonico in casi del genere, dove è stato raggiunto dal provvedimento restrittivo. 

L’indagine, avviata dai militari dell’Arma e diretta dal Procuratore  Giuseppe Lombardo, si è sviluppata grazie un’articolata attività investigativa, basata su acquisizioni documentali, accertamenti tecnici e testimonianze.

Le accuse 

Secondo gli accertamenti la vittima, minorenne, frequentava le attività parrocchiali organizzate proprio dal religioso arrestato. L’uomo, approfittando non solo del proprio ruolo, ma anche della condizione di disagio della famiglia del 16enne, sarebbe riuscito a instaurare con lui una relazione ambigua.

Dopo i primi approcci, fatti di attenzioni e adulazioni, sarebbero scattate le violenze vere e proprie, consumate in posti appartati della struttura ecclesiastica.

Il sacerdote si sarebbe servito della propria posizione e del legame che il giovane sentiva nei confronti della comunità parrocchiale per manipolarlo emotivamente, presentandosi come suo “padre guida”. 

Dopo le violenze, le benedizioni chiedendo "perdono"

Secondo quanto emerso dalle indagini, nonostante il 16enne vivesse con estrema sofferenza e forte disagio il rapporto con il religioso, non riusciva a ribellarsi.

L'adolescente era paralizzato dal sentimento di soggezione che nutriva per il sacerdote, ma anche dalla paura di perdere il legame costruito con la comunità della parrocchia. Sentimenti che sarebbero stati intercettati dal religioso e usati a proprio vantaggio, fino a rendere il giovane incapace di opporsi alle violenze.

Un dettaglio ancora più inquietante è emerso durante le verifiche delle forze dell'ordine. In alcuni casi, dopo aver consumato gli atti sessuali, l'uomo avrebbe impartito una benedizione alla vittima, chiedendo “perdono” per l’accaduto. 

Ora il sacerdote è in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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L’Arcivescovo, il presbiterio e l’intera comunità diocesana  esprimono grande dolore, attenzione e vicinanza per la vittima della vicenda, per l’Ordine di appartenenza e confida nel lavoro attento e oculato della Magistratura

si legge nella nota, diffusa lunedì 28 luglio 2025 dall'Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano.

Una vicenda simile è avvenuta anche in provincia di Brescia: don Ciro Panigara è stato arrestato, lo scorso aprile, con l'accusa di violenza sessuale aggravata.

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