Risultava scomparso da sabato 26 luglio: a distanza di poco più di 48 ore il tragico epilogo. Danilo Fazio, 40 anni, è stato ritrovato senza vita all'interno di un'auto nelle campagne della provincia di Cremona. Resta un mistero come abbia trascorso le sue ultime ore di vita.
Il ritrovamento è avvenuto grazie alle tracce lasciate dal suo cellulare, che aveva agganciato per l’ultima volta una cella del comune di Grumello Cremonese.
La Seat Leon di colore nero, che i vigili del fuoco hanno dovuto estrarre da un canale, appartiene a un amico della vittima, ricoverato da alcuni giorni in ospedale in stato confusionale.
Danilo Fazio si era trasferito da circa 10 anni a Codogno, in provincia di Lodi; in precedenza viveva a Maleo.
Domenica 27 luglio, dopo la denuncia di scomparsa, sono subito scattate le ricerche da parte di carabinieri, vigili del fuoco e volontari della Protezione civile nelle campagne del Cremonese. La cella agganciata dallo smartphone della vittima copre infatti un raggio di circa 18 chilometri.
Lo hanno cercato, per ore, ovunque: nei campi, nelle cascine abbandonate, lungo gli argini dei fiumi con l'ausilio anche di droni ed elicotteri. Il cadavere è stato rinvenuto intorno alle 23 di lunedì 28 luglio 2025 in località Fornace, tra Grumello Cremonese e Pizzighettone, ponendo fine alle speranze dei familiari di ritrovarlo sano e salvo.
Le cause del decesso del 40enne non sono ancora note.
Nella triste vicenda della morte di Danilo Fazio c'è un giallo nel giallo. L'amico con cui avrebbe avuto gli ultimi contatti prima di morire è stato trovato ferito e insanguinato alle 15:30 di sabato 26 luglio. Vagava lungo la strada che da Roggione di Pizzighettone porta a Soresina.
Il 30enne, residente a Caselle Landi nel Lodigiano, soccorso e portato in ospedale, è ricoverato da sabato al Maggiore di Cremona. Le testate locali riferiscono che l'uomo sarebbe ancora in stato confusionale.
Il 30enne avrebbe parlato di un incidente, senza però riuscire a fornire ulteriori dettagli su quanto davvero accaduto.
In attesa che sia in grado di raccontare cosa sia successo, gli investigatori non escludono alcuna pista. Al momento sembra prevalere l'ipotesi dell'incidente, avvenuto probabilmente nella notte tra venerdì e sabato.
Resta però da accertarne la dinamica. Da chiarire anche come mai i due uomini si trovassero in aperta campagna. Sono ancora molte le domande a cui i carabinieri, che stanno portando avanti le indagini sull'accaduto, sono chiamati a dare una risposta.