30 Jul, 2025 - 07:00

Elezioni Regionali 2025, Conte non scioglie la "riserva" su Ricci e tiene il PD sulle spine: Schlein teme l'effetto domino

Elezioni Regionali 2025, Conte non scioglie la "riserva" su Ricci e tiene il PD sulle spine: Schlein teme l'effetto domino

La prossima settimana anche la politica andrà in ferie e i prossimi giorni saranno cruciali per definire il destino delle sei regioni al voto in autunno.

Al rientro dalle ferie a fine agosto, infatti, non ci sarà più tempo per discutere, poiché bisognerà concentrarsi sulla campagna elettorale: i primi appuntamenti con le urne sono già stati fissati per il 28 e 29 settembre nelle Marche e in Valle d'Aosta. 

Nel centrosinistra, tuttavia, da circa una settimana le trattative sono ferme, cristallizzate, in stand-by: tutti in attesa di conoscere il 'verdetto' di Giuseppe Conte sull'appoggio del Movimento 5 Stelle alla candidatura di Matteo Ricci nella Regione Marche. 

Ieri sera, Giuseppe Conte è intervenuto nuovamente sul caso Marche senza, però, sciogliere le riserve sull'appoggio all'ex sindaco di Pesaro. Il caso Ricci ha complicato le trattative del centrosinistra per le Elezioni Regionali, mettendo a rischio anche gli accordi nelle altre regioni.

Elezioni Regionali Marche 2025, cosa ha deciso Conte?

A meno di due mesi dall'apertura delle urne nelle Marche, il centrosinistra ancora non sa se sarà Matteo Ricci a sfidare il governatore uscente Francesco Acquaroli (candidato unico del centrodestra), e quale sarà il perimetro della coalizione che lo sosterrà.

La corsa dell'ex sindaco di Pesaro è nelle mani di Giuseppe Conte. Il leader del Movimento 5 Stelle ha 'congelato' il suo appoggio alla candidatura di Ricci e ancora non ha chiarito le sue intenzioni. 

Sta leggendo le carte dell'inchiesta e solo dopo chiarirà se il suo movimento sosterrà il candidato del PD, o se farà un passo indietro. Nella seconda ipotesi gli scenari sono due: chiederà di cambiare il candidato, o deciderà di correre in solitaria con un candidato M5S. In entrambi i casi, il rischio concreto è che l'alleanza salti anche nelle altre quattro regioni al voto. 

La segretaria del Partito Democratico ha chiarito che Matteo Ricci è e resta il candidato del campo largo, quindi, la spaccatura potrebbe essere un'opzione possibile. 

Regionali 2025, Conte non scioglie le riserve su Ricci

Dopo giorni di silenzio, Giuseppe Conte è ritornato sulla questione della candidatura di Matteo Ricci nelle Marche. Lo ha fatto, ieri sera, nel corso di un'intervista a "Piazza Asiago", senza tuttavia sciogliere la riserva sull'appoggio del Movimento 5 stelle.

Aspetta le parole di Matteo Ricci ai magistrati, senza la presunzione di volere dare lezioni d'onestà a nessuno

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Non c'è nessuna arroganza. Noi non siamo giudici di nessuno: c'è un candidato con un avviso di garanzia, per M5s si tratta di valutare bene che cosa c'è sul tavolo. Domani c'è l'interrogatorio di garanzia del candidato Ricci. Vedremo l'atteggiamento.

Ha puntualizzato Conte, sottolineando che l'onestà rimane "il requisito primo per investire qualcuno di un incarico pubblico", seguita da competenza e capacità.

Per questo oggi, dopo che Ricci avrà riferito ai magistrati, il presidente M5s avrà un confronto con tutti i referenti dei gruppi delle Marche, ai quali ha chiesto di riunirsi per valutare la vicenda.

Il leader pentastellato è intervenuto anche sulle elezioni regionali in Campania e sulla candidatura a presidente di Roberto Fico, smentendo ogni trattativa sotterranea.

virgolette
Mai ho accettato, e mai lo farò, un do ut des su un territorio rispetto a un altro,

chiarendo che sul nome di Roberto Fico "prima i programmi, poi i nomi".

L'ex presidente del Consiglio ha parlato anche della Puglia, un'altra regione al voto il prossimo autunno, sottolineando che il candidato del PD, Antonio Decaro ha "le carte in regola per aspirare a guidare un progetto di rinnovamento, come ne abbiamo altri anche noi"

Parole che lasciano intendere che i 5 Stelle non intendono concedere sconti sulle candidature per le Regionali.

Il nodo Ricci congela l’alleanza: il PD attende la decisione del leader M5S

Al Nazareno si attende la decisione di Conte. Le trattative per le altre quattro regioni al voto in autunno (Campania, Puglia, Toscana e Veneto) proseguono a rilento: inutile accelerare senza conoscere l'evolversi della situazione nelle Marche. 

Il passo indietro di Giuseppe Conte, infatti, rischia di far saltare tutto con un effetto domino difficilmente controllabile. Se il Movimento 5 Stelle dovesse impuntarsi sul passo indietro di Ricci, le ripercussioni si potrebbero vedere nell'immediato in Campania, dove al momento rimane in sospeso la candidatura dell'ex presidente della Camera Roberto Fico. Elly Schlein, con un'abile trattativa, era riuscita a strappare il via libera a Vincenzo De Luca per il candidato M5S. La partita sembrava chiusa, ma potrebbe riaprirsi da un momento all'altro. 

Lo stesso discorso vale per la Toscana, dove Conte aveva ceduto seppur controvoglia alla riconferma del governatore uscente del PD, Eugenio Giani. In Toscana si voterà a ottobre, mentre in Campania e in Veneto, probabilmente le elezioni slitteranno a novembre.

In Puglia il candidato governatore dovrebbe essere l'eurodeputato del PD, Antonio Decaro, ma le parole di ieri sera del leader M5S sembrano un avvertimento al Pd. Mentre in Veneto, la candidatura dell'ex sindaco di Treviso Giovanni Manildo non dovrebbe essere a rischio.

La decisione di Giuseppe Conte sarà decisiva per comprendere se il Movimento 5 Stelle resterà nel perimetro dell'alleanza di centrosinistra, o se il campo largo è destinato a dividersi nelle regioni al voto.

Sintesi in tre punti dell'articolo:

  1. Caos nel centrosinistra per le Regionali 2025: le trattative sono ferme a causa del caso Matteo Ricci, candidato PD nelle Marche.
  2. Il M5S congela l’alleanza: Giuseppe Conte non ha ancora deciso se appoggiare Ricci, mettendo a rischio l’intera coalizione.
  3. Effetto domino sulle altre regioni: l’incertezza nelle Marche blocca gli accordi anche in Campania, Toscana, Puglia e Veneto, minacciando l’unità del centrosinistra.
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