01 Aug, 2025 - 13:00

Botulismo, cos'è e quali sono i rischi? La prof.ssa Laurenti (Cattolica): "Vi spiego come prevenirlo"

Botulismo, cos'è e quali sono i rischi? La prof.ssa Laurenti (Cattolica): "Vi spiego come prevenirlo"

È salito a sei il numero dei casi di intossicazione da botulino collegati a una manifestazione pubblica tenutasi nei giorni scorsi a Monserrato, in provincia di Cagliari. Secondo le prime ricostruzioni, tutte le persone coinvolte - di cui quattro in gravi condizioni - avrebbero consumato cibo messicano preparato da un chiosco ambulante, attualmente sotto inchiesta da parte delle autorità sanitarie competenti. Un caso che ha riportato l'attenzione sulla pericolosità del botulismo. Per capire cos'è, come si contrae e come si può prevenire, abbiamo intervistato Patrizia Laurenti, professoressa associata di Igiene generale e applicata all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Cos'è il botulismo come si contrae

Professoressa, cos'è il botulismo e come si contrae?

"Il botulismo è una tossinfezione alimentare scatenata dall’ingestione di alimenti in cui si è sviluppata la tossina botulinica, che è uno dei veleni più potenti ad oggi conosciuti. Questo veleno si produce quando l'alimento è contaminato dalla spora e quest'ultima trova condizioni favorevoli per germinare, cioè per attivarsi, riproducendosi. Condizioni che dipendono dalla qualità della materia prima, dalle modalità di trattamento e, soprattutto, di conservazione".

Quando si può parlare di intossicazione da botulino?

"Si parla di intossicazione quando, dopo aver consumato un alimento contaminato, si iniziano a manifestare sintomi, dapprima gastrointestinali vaghi e poi neurologici. La tossina provoca infatti una paralisi muscolare 'flaccida': significa che la muscolatura si rilascia. I primi segni interessano gli occhi: visione doppia (dipoplia), strabismo, palpebre abbassate (ptosi). Se non trattata, la paralisi può però estendersi fino a compromettere i muscoli respiratori. A quel punto diventa fatale".

Sintomi, diagnosi e cure possibili

Che cosa bisogna fare in caso di sospetta intossicazione?

"Intanto bisogna fare mente locale su cosa si è mangiato. Gli alimenti più a rischio sono le conserve vegetali sott’olio di produzione domestica o artigianale: funghi, olive, pesto, ecc. Se diagnosticata precocemente, l’intossicazione può essere trattata con un siero antitossico efficace, che blocca la progressione della malattia verso le forme più gravi".

Ci sono altre cure oltre all'antitossina?

"Esistono terapie di supporto respiratorio, quando necessario. La diagnosi tempestiva è cruciale per evitare le complicanze gravi. A fare la differenza è la competenza dei medici, che sono in grado di riconoscere i sintomi e intervenire adeguatamente".

Come prevenire l'intossicazione da botulino? I consigli dell'esperta

Come si può prevenire il botulismo?

"Se si preparano conserve in casa, occorre acidificare gli alimenti: ad esempio, le verdure sott’olio vanno bollite in una miscela di acqua e aceto in pari quantità, in modo tale che il pH sia inferiore a 4.5. Anche aggiungere zucchero e sale - che sottraggono acqua - aiuta a impedire lo sviluppo della spora, tipo nelle confetture. Nella produzione industriale, invece, si ricorre, oltre che all'acidificazione, anche alla sterilizzazione".

Per quanto riguarda i pesti fatti in casa?

"Il basilico va ben lavato e asciugato e dopo la preparazione il pesto va congelato subito. Il congelamento non distrugge la spora, ma ne blocca la germinazione. Una volta che si dovrà utilizzarlo, andrà scongelato in frigo e consumato rapidamente".

È possibile riconoscere un alimento contaminato?

"Se il contenitore è deformato, rigonfio o ha un cattivo odore è meglio non consumare l'alimento che contiene. Tuttavia, spesso non ci sono segnali visibili. Per sicurezza, le conserve potenzialmente a rischio dovrebbero essere bollite per almeno 4-5 minuti prima del consumo: la tossina è termolabile, cioè viene distrutta con la cottura. Ciò vale anche per le conserve vegetali - come zuppe - che troviamo nei banchi frigo dei nostri supermercati.

Che consiglio si può dare ai consumatori?

"Non consumare alimenti di cui non si conoscono provenienza e modalità di preparazione e conservazione, soprattutto se si tratta di conserve vegetali di produzione artigianale. È fondamentale essere prudenti, adottando tutte le precauzioni necessarie".

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