01 Aug, 2025 - 14:20

Ex Ilva, l'incontro tra governo e sindacati non è andato bene? Le perplessità sul futuro dell'impianto

Ex Ilva, l'incontro tra governo e sindacati non è andato bene? Le perplessità sul futuro dell'impianto

Tre ore di attesa per conoscere il futuro dell'ex Ilva, ma le prime parole del segretario della Uilm, Rocco Palombella, all'uscita da Palazzo Chigi dopo l’incontro tra governo e sindacati, non lasciano spazio all’ottimismo. Il sindacalista ha spiegato ai giornalisti che "l'incontro non è andato bene". Le certezze presenti fino a pochi mesi fa, spiega Palombella, sembrano venute meno e le novità sono scarse. La vicenda dell’ex Ilva di Taranto, quindi, è tutt’altro che conclusa.
 All’incontro hanno partecipato i rappresentanti di Fiom Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Ugl Metalmeccanici, Usb e Federmanager, oltre ai rappresentanti di Invitalia, ai commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e del Gruppo Ilva.

Durante l’incontro odierno, i rappresentanti del governo hanno illustrato ai sindacati il piano per la piena decarbonizzazione degli impianti, già presentato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy alla Regione Puglia e agli enti locali nell’ambito dell’accordo interistituzionale. Secondo il comunicato di Palazzo Chigi, il piano sarebbe stato condiviso dai sindacati.

A rappresentare il governo erano presenti il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, e il consigliere per i rapporti con le parti sociali, Stefano Caldoro.
 Ieri, 31 luglio 2025, si è tenuta una riunione al Mimit alla quale ha partecipato anche il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, che ha annunciato di non aver firmato l'accordo di programma. Tutto rinviato al 12 agosto, per consentire agli enti locali di riunire i propri organi assembleari e definire una posizione sul piano di decarbonizzazione e sulla collocazione del polo del Dri.

Ex Ilva, com'è andato l'incontro tra governo e sindacati

Seconda fumata nera in meno di ventiquattro ore per il futuro dell'ex Ilva. Dopo la mancata firma dell’accordo di programma e il rinvio annunciato dal sindaco Bitetti, anche l’incontro con i sindacati a Palazzo Chigi non ha prodotto esiti incoraggianti – almeno secondo le forze sindacali. 
Il primo a prendere parola è stato il segretario Uilm, Palombella, che ha ribadito alla stampa:

virgolette
L’incontro non è andato bene. Ci aspettavamo dei passi avanti, ci aspettavamo, con questa convocazione, di mettere fine a un percorso segnato dall’incertezza. Invece, l’unica novità è che dopo un anno riaprono il bando e lo integrano. Lo fanno perché non ci sono più le certezze di qualche mese fa.

Numerose le perplessità espresse rispetto agli annunci del governo, che, secondo Palombella, non si sono tradotti in azioni concrete. L’obiettivo resta la decarbonizzazione e il mantenimento della produzione:

virgolette
Vogliamo un piano chiaro. Abbiamo chiesto di sapere con precisione cosa sarà inserito nel bando. Inoltre, abbiamo avanzato una richiesta esplicita: conoscere le ripercussioni sui livelli occupazionali in base ai diversi assetti produttivi.

I segretari generali di Fim, Fiom e Uilm – Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella – hanno chiesto un incontro con i gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione per discutere lo stato della vertenza e i problemi della comunità locale e dei lavoratori.

La nota del governo dopo l'incontro

Tuttavia, la nota diffusa da Palazzo Chigi dopo il vertice fornisce una narrazione più ottimista. Durante l’incontro, i rappresentanti del governo hanno illustrato il piano per la decarbonizzazione, che prevede la costruzione di tre forni elettrici a Taranto e di un quarto a Genova, oltre alla realizzazione del polo Dri per il preridotto, destinato ad alimentare i forni. Secondo la nota, il piano sarebbe stato condiviso dai sindacati.

Il governo ha anche presentato gli elementi che saranno inclusi nell’aggiornamento del bando per la vendita degli impianti. I sindacati, da parte loro, hanno chiesto che nel bando sia prevista la massima tutela dei livelli occupazionali.

L’incontro di ieri

Nella giornata precedente, l’approvazione alla Camera del decreto Ex Ilva – che stanzia fondi e definisce le basi per il rilancio del polo siderurgico – aveva lasciato intravedere segnali positivi. Tuttavia, le trattative proseguono a rilento. Il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, non ha firmato l’accordo di programma e tutto è stato rinviato al 12 agosto, salvo sorprese.
 Sono necessari ulteriori approfondimenti su un piano che prevede tre forni elettrici e un impianto Dri.

Solo pochi giorni fa, Bitetti aveva presentato le dimissioni – poi ritirate – dopo un’aggressione subita da parte di alcuni attivisti durante un confronto sull’ex Ilva. I tempi stringono ed è urgente trovare una soluzione per il polo siderurgico, nell’interesse dei cittadini di Taranto e dei lavoratori coinvolti.

 

 

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