02 Aug, 2025 - 14:12

La nostalgia per le tribune politiche di Jacobelli e Zatterin

La nostalgia per le tribune politiche di Jacobelli e Zatterin

Chi ha qualche anno sulle spalle e ricorda la televisione in bianco e nero con la memoria può andare alle tribune politiche televisive degli anni Sessanta e Settanta. Accanto al segretario di partito (allora si chiamavano così perché venivano eletti e non si usava la parola leader) c'erano l'addetto stampa e il giornalista che passava la parola ai colleghi e li interrompevano se le domande erano troppo lunghe. Ma le domande si potevano fare. Jader Jacobelli e Ugo Zatterin sono stati i giornalisti più noti delle tribune televisive e il loro ruolo è stato ricordato da Tullio Camiglieri sul Riformista che si chiede: "Oggi, sarebbe possibile replicare un format simile?". 

Domandare, ascoltare, rispondere, tre verbi da imparare a memoria 

Continua: "I grandi network televisivi, pubblici e privati, sarebbero pronti a riproporlo. Alcuni ci hanno anche provato. Ma il nodo non è la disponibilità dei media: è la volontà dei politici. Nessun leader attuale, o quasi, accetterebbe di esporsi a un vero contraddittorio. Quando la politica parla solo a sé stessa o ai propri follower, il resto della società si sente escluso. E quando il giornalismo viene ridotto a un ruolo decorativo, la sua funzione di controllo e critica del potere si svuota. Oggi, più che mai, c'è bisogno di tornare a praticare il confronto. Di ricostruire spazi pubblici in cui la parola non sia solo monologo, ma anche risposta. Dove le domande contino quanto le risposte. Dove il potere si ricordi che, in democrazia, parlare non basta: bisogna anche ascoltare, e soprattutto rispondere". Domandare, ascoltare, rispondere, tre verbi da imparare a memoria.

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