Un disegno di legge per evitare il dilagare dell'antisemitismo e che da tempo attende la sua approvazione. La Lega, a inizio 2024, poco dopo le polemiche sulle manifestazioni pro Palestina a ridosso della Giornata della Memoria, aveva accennato che una legge per punire gli antisemiti sarebbe presto arrivata: a farlo è stato il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, ribadendo la vicinanza a Israele e il pieno sostegno al governo di Netanyahu.
Un anno e mezzo dopo, il ddl S. 1004, conosciuto con il titolo di "Disposizioni per l'adozione della definizione operativa di antisemitismo, nonché per il contrasto agli atti di antisemitismo", è incardinato in commissione Affari Costituzionali al Senato in attesa di compiere i prossimi passi. A rispolverare la vicenda sul discusso ddl, accusato di voler mettere il bavaglio a chi critica il premier israeliano Netanyahu con la scusa dell'antisemitismo, è la senatrice del Movimento Cinque Stelle, Alessandra Maiorino.
Secondo l'esponente pentastellata, il disegno di legge rischia di equiparare la critica allo Stato di Israele all'antisemitismo, portando così a un bavaglio nei confronti di chi denuncia la situazione umanitaria a Gaza. Il testo è stato definito controverso anche da diverse realtà sociali e solo oggi torna al centro dell'attenzione per via dell'esame della commissione a ridosso della chiusura di Camera e Senato per l'estate.
Per ricostruire la storia del "ddl antisemitismo" dobbiamo tornare indietro di quasi un anno e mezzo: al 27 gennaio 2024. Nel corso della Giornata della Memoria per le vittime della Shoah si erano tenute manifestazioni non autorizzate in alcune città italiane a sostegno della Palestina suscitando non poco sdegno. Erano passati appena tre mesi dal 7 ottobre 2023, data dell'attacco di Hamas a Israele.
Nella stessa giornata, il leader della Lega, Matteo Salvini, ha annunciato che sarebbero state prese misure contro coloro che espongono simboli antisemiti alle manifestazioni e che questa proposta sarebbe partita proprio dal Carroccio. Qualche giorno dopo viene annunciato il ddl 1004, che sarebbe stato assegnato alla commissione Affari Costituzionali del Senato il 15 febbraio 2024, restandoci per quasi un anno senza mai essere esaminato.
Già a gennaio 2024, Salvini aveva fatto un'importante anticipazione sul ddl:
Oggetto di discussione alla commissione Affari Costituzionali del Senato nella giornata di oggi, 4 agosto 2025, il ddl è promosso dal capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, e da due cofirmatari: la senatrice leghista Daisy Pirovano (relatrice della discussione odierna) e il senatore Giorgio Maria Bergesio. L'introduzione della legge richiama alla responsabilità di prevenire la crescente ondata di antisemitismo che sta travolgendo l'Italia, soprattutto a seguito del 7 ottobre 2023, e propone di riconoscerne una chiara e precisa definizione.
In breve, secondo il disegno di legge composto da tre articoli, l'Italia condanna ogni forma di antisemitismo e adotta la definizione operativa dell’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA) per identificarlo:
Il ddl, inoltre, prevede la creazione di una banca dati nazionale sugli episodi antisemiti, misure per contrastare l’odio online e programmi formativi per scuole, forze dell’ordine e associazioni sportive.
Infine, il disegno di legge promuove campagne di sensibilizzazione sui media pubblici e l’educazione interculturale nelle scuole. La parte finale è la più importante perché prevede la possibilità di negare autorizzazioni a manifestazioni che rischiano di diffondere messaggi antisemiti, rafforzando la prevenzione e la repressione di tali comportamenti in Italia.
A porre l'accento sulla discussione odierna in commissione e sui rischi del ddl antisemitismo presentato dalla Lega è la senatrice del Movimento Cinque Stelle, Alessandra Maiorino. Secondo l'esponente pentastellata, è abbastanza strano che un ddl di questa portata venga discusso a ridosso delle vacanze della Camera e del Senato. La senatrice sposta poi l'attenzione sulla definizione di antisemitismo, che rischia di divenire un bavaglio per chiunque denunci le azioni militari condotte da Israele nei territori palestinesi.
Le preoccupazioni maggiori riguardano poi l'articolo tre, che prevede la possibilità di impedire manifestazioni che pongano grave rischio potenziale per l'utilizzo di messaggi antisemiti ai sensi della "definizione operativa di antisemitismo". La senatrice infine ribadisce:
Maiorino ha poi pubblicato sui propri canali social il testo della legge italiana sulla prevenzione e repressione del delitto di genocidio.