06 Aug, 2025 - 12:45

Salario minimo, botta e risposta sui sociali tra Schlein e Fratelli d'Italia: ecco cosa è successo

Salario minimo, botta e risposta sui sociali tra Schlein e Fratelli d'Italia: ecco cosa è successo

Succede tutto nel giro di ventiquattro ore. Nella giornata di ieri, 5 agosto 2025, il governo Meloni ha deciso di impugnare la legge della Regione Toscana di giugno sul salario minimo, con l'accusa che quest’ultima contrasti con la tutela della concorrenza. La legge numero 30, approvata il 18 giugno scorso, prevedeva un premio – nelle gare regionali ad alta intensità di manodopera – per le aziende che garantiscono un salario minimo di almeno 9 euro lordi all’ora. Una richiesta che l’opposizione porta avanti da tempo, ma che il governo Meloni ha bollato come pericolosa in diverse occasioni.

Non si trattengono gli esponenti locali, che contestano all'esecutivo nazionale una scarsa attenzione per i diritti dei lavoratori. Nella giornata di ieri, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha ribadito in un video diffuso sui social che l’atteggiamento del governo è vergognoso, sottolineando gli aumenti dei costi in bolletta e i salari ancora troppo bassi a fronte della crescita dei prezzi dei beni.

Fratelli d’Italia ha risposto a queste accuse, sempre con un video diffuso nella mattinata di oggi – 6 agosto 2025 – sui social. Nel filmato, condiviso dal partito di Giorgia Meloni, è possibile vedere la deputata Ylenja Lucaselli parlare dei progressi del governo in tema di tutele e diritti sociali:
“Abbiamo dimenticato il tempo del reddito di cittadinanza...”, conclude Lucaselli alla fine del suo intervento.

Cosa succede sul salario minimo

Bordata del governo Meloni al salario minimo. L’esecutivo nazionale ha deciso di impugnare, nella giornata di ieri, 5 agosto 2025, la legge toscana che promuove l’introduzione della misura voluta dal centrosinistra e osteggiata dalla maggioranza di governo. La norma, approvata lo scorso 18 giugno, prevede un premio, nelle gare regionali ad alta intensità di manodopera, per le aziende che garantiscono un salario minimo di almeno 9 euro lordi all’ora. Si tratta di un modo per lanciare la misura a livello regionale e poi puntare a una legge nazionale.

Tuttavia, il governo non è d’accordo. La norma regionale è stata impugnata perché in contrasto con la normativa statale in materia di tutela della concorrenza: violerebbe infatti l’articolo 117, secondo comma, lettera e, della Costituzione, secondo quanto reso noto da Palazzo Chigi. Già nel mese di maggio, il governo aveva impugnato la legge sul fine vita, approvata in Toscana a febbraio, sempre con l'accusa di violare l’articolo 117.

Schlein attacca il governo

La notizia è stata accolta con stupore dal Consiglio regionale e, in particolare, dagli esponenti del Partito Democratico locale. Nella giornata di ieri è intervenuta anche la segretaria del PD, Elly Schlein, che ha definito vergognoso l’operato del governo per quanto riguarda il salario minimo e i diritti dei lavoratori. In un video diffuso sui social, l’esecutivo nazionale viene definito “nemico di lavoratori e lavoratrici”.

Schlein sottolinea che ci sono persone che, pur avendo un lavoro, vivono in condizioni di povertà a causa di salari troppo bassi, insufficienti a sostenere il costo della vita:

virgolette
Sono passati due anni da quando Meloni ci convocò in agosto per fingere interesse sulla proposta unitaria delle opposizioni per un salario minimo legale, per poi buttare la palla in tribuna e non parlarne per mesi, affossando la nostra legge

La segretaria dem non demorde e annuncia che sono state raccolte firme per riportare la legge in Parlamento. Inoltre, il salario minimo sarà un tema centrale anche nelle prossime elezioni regionali.

La risposta di FdI: ecco cosa è stato detto

Non tarda ad arrivare la risposta di Fratelli d’Italia. Il partito di governo ha pubblicato sui propri canali social un video in replica alle dichiarazioni di Elly Schlein. Il filmato si apre proprio con le sue parole contro il governo e si interrompe quando definisce l’esecutivo “nemico di lavoratori e lavoratrici”.

Parte così l’intervento alla Camera dei deputati di Ylenja Lucaselli, deputata di FdI. L’esponente del partito di governo invita il presidente della Regione, Eugenio Giani – esponente del PD – a contattare il segretario della CGIL, Maurizio Landini, che starebbe portando avanti la battaglia per il salario minimo pur sottoscrivendo, secondo Lucaselli, contratti inferiori alle richieste del centrosinistra.
 La deputata conclude sottolineando i progressi del governo sul piano dei diritti dei lavoratori:

virgolette
Crescono i contratti a tempo indeterminato perché il governo ha puntato su incentivi mirati, sul taglio del cuneo fiscale e sulla fiducia nel sistema produttivo. Abbiamo fortunatamente dimenticato l’era del reddito di cittadinanza

 

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