06 Aug, 2025 - 18:10

Cosa succede se il M5S dice no a Giani? Il centrosinistra rischia di perdere la "rossa" Toscana 

Cosa succede se il M5S dice no a Giani? Il centrosinistra rischia di perdere la "rossa" Toscana 

Domani, giovedì 7 agosto 2025 sarà il "giorno X" per Eugenio Giani. La direzione regionale del Partito Democratico formalizzerà la sua candidatura a presidente della Toscana. Le elezioni regionali sono fissate per il 12 ottobre e quello del governatore uscente del PD è l'unico nome sul tavolo della coalizione progressista.

Il PD è deciso a sostenere Giani, nonostante il Movimento 5 Stelle non abbia ancora chiarito se lo appoggerà o se deciderà di correre da solo. 
Dopo le Marche, dove alla fine ha appoggiato Matteo Ricci, il partito di Giuseppe Conte apre il caso Toscana. Dopo cinque anni passati all'opposizione, il Movimento 5 Stelle si è spaccato sul sostegno al presidente uscente.

La riunione online tra Conte e i regionali non è riuscita a dirimere la questione e alla fine il leader politico ha deciso di mettere la decisione al voto. Nei prossimi giorni gli iscritti toscani del M5S si esprimeranno con il voto online, e l'esito è tutt'altro che scontato.

Elezioni in Toscana 2025, scoppia il caso 5stelle: al voto il sostegno a Giani

Il sostegno alla ricandidatura dell'attuale governatore della Toscana, Eugenio Giani, ha spaccato il Movimento 5 Stelle. Negli ultimi cinque anni, pentastellati sono stati all'opposizione in consiglio regionale e hanno contrastato strenuamente le politiche dell'attuale presidente del PD.

Oggi i più intransigenti, quindi, vedono come un tradimento il sostegno a un eventuale secondo mandato di Giani. I gruppi regionali sono divisi, tra la ragion di Stato e la difesa dei loro valori.

Per cercare di dirimere la questione Giuseppe Conte ha indetto una riunione online con i gruppi toscani che, tuttavia, si è risolta con un nulla di fatto. La spaccatura c'è e sembra insanabile, di conseguenza il leader pentastellato ha deciso di mettere la decisione al voto. Si vota oggi e domani, e saranno gli iscritti a decidere se il partito appoggerà o meno Eugenio Giani.

Cosa succede se vince il "no"? Alleanza di centrosinistra in bilico

Cosa succede se vince il "no" e il Movimento 5 Stelle non appoggia Eugenio Giani? È lo scenario che Giuseppe Conte ed Elly Schlein hanno cercato in tutti i modi di scongiurare senza riuscirci. 

L'esito del voto è tutt'altro che scontato e, in caso di vittoria del no, la partita elettorale in Toscana potrebbe prendere una strada del tutto inaspettata per entrambi gli schieramenti.

Il centrosinistra si troverebbe improvvisamente spaccato in due tronconi: da una parte il PD (e presumibilmente AVS, IV +Europa e PSI), che ha confermato l'intenzione di andare avanti con Giani, indipendentemente dalla decisione dell'alleato; dall'altra il Movimento 5 Stelle.

A quel punto Giuseppe Conte avrebbe davanti a sé due opzioni: trovare un proprio candidato da schierare in contrapposizione a Giani e al candidato del centrosinistra, o – scelta alquanto improbabile – decidere di non partecipare alla tornata elettorale.

In entrambi i casi, ci sarebbe una frammentazione dell’elettorato di centrosinistra. Questo favorirebbe il centrodestra, che potrebbe approfittare della divisione per vincere in Toscana, una regione storicamente "rossa".

Caos M5S in Toscana: il voto online su Giani può consegnare la Regione al centrodestra 

Il centrodestra al momento resta a guardare, in attesa di capire se dovrà scontrarsi contro un candidato unico del centrosinistra o contro due. In quest'ultimo caso il vantaggio elettorale per la formazione di Giorgia Meloni sarebbe enorme e un candidato di peso potrebbe giocarsi fino in fondo la partita per la conquista della regione Toscana.

Si vota il 12 ottobre, poche settimane dopo le elezioni nelle Marche.

Al momento, tuttavia, il centrodestra non ha ancora ufficializzato il nome del candidato che, tuttavia, dovrebbe essere il sindaco di Pistoia – in quota Fratelli d'Italia, Alessandro Tomasi. I sondaggi lo danno in ascesa. 

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