06 Aug, 2025 - 21:00

Chi vuole mandare a casa von der Leyen? Pronte due mozioni di sfiducia: c'è un partito italiano (non è la Lega)

Chi vuole mandare a casa von der Leyen? Pronte due mozioni di sfiducia: c'è un partito italiano (non è la Lega)

Si prospetta un rientro dalle ferie ad altissima tensione per la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, sotto attacco e accerchiata. Sono già due le mozioni di sfiducia annunciate contro di lei a settembre, che si aggiungono a quella presentata da ECR tre settimane fa.

Oltre a quella del gruppo di estrema destra dei Patrioti, a cui appartiene anche la Lega, potrebbe aggiungersi anche quella della sinistra europea, proposta da France Insoumise, la sinistra francese guidata da Jean-Luc Mélenchon, alla quale, nelle ultime ore, ha deciso di aderire anche Alleanza Verdi e Sinistra, come annunciato da Angelo Bonelli.
Se dovesse essere realmente presentata, si tratterebbe della terza mozione di censura in meno di tre mesi. E chi non presenta mozioni di sfiducia - vedi S&D e Renew Europe – non perde occasione di far presente alla Presidente UE che il loro appoggio non è scontato.

Tanti i motivi di tensione: dalla trattativa sui dazi, al Green Deal, fino all’allargamento della maggioranza verso

Tre mozioni in tre mesi per la presidente UE: c'è anche AVS

A sorprendere è l'iniziativa della sinistra europea. Nei giorni scorsi il partito francese France Insoumise aveva lanciato un appello ai partiti del gruppo Left a unirsi alla loro mozione di sfiducia. Per poter presentare un atto di censura nei confronti dell'esecutivo europeo servono almeno 70 firme. 

I partiti italiani che in Europa sono confluiti nel gruppo di estrema sinistra sono il Movimento 5 Stelle e una parte di AVS (Sinistra Italiana). L'altra parte, ovvero, i Verdi aderiscono al partito dei Verdi Europei, che appoggiano il governo von der Leyen. Ieri il leader di AVS, Angelo Bonelli, ha annunciato l'intenzione di aderire all'appello di Melenchon e partecipare alla mozione di sfiducia.

virgolette
Alleanza Verdi Sinistra, con i suoi sei europarlamentari, sta lavorando alla presentazione – insieme ad altre forze progressiste – di una mozione di sfiducia nei confronti di Ursula Von der Leyen. Lavoriamo alla sfiducia di una Presidente che ha tradito il progetto europeo, per costruire un’Europa diversa: ecologista, sociale, solidale e capace di difendere davvero i cittadini, non i poteri forti. 

Alla base della mozione di sfiducia il recente accordo sui dazi con gli USA e il progressivo smantellamento delle politiche di green deal. 

virgolette
Von der Leyen, con l’accordo sui dazi con Trump, ha piegato l’Europa agli interessi americani. Questa non è difesa dell’Europa, ma una capitolazione che scarica il peso della crisi sulle famiglie e sui lavoratori europei.

Ha concluso Bonelli.

Sfiducia Lega a von der Leyen, Tajani risponde a Salvini

Nei giorni scorsi, la Lega di Matteo Salvini ha annunciato la presentazione di una nuova mozione di sfiducia insieme ai Patrioti, il gruppo europeo di estrema destra, all'opposizione dell'attuale maggioranza Ursula. Alla base dell'atto di censura nei confronti della Commissione UE c'è la recente sentenza contro l'Italia della Corte di Giustizia UE contro l'Italia sui migranti.

I continui attacchi della Lega alla presidente della Commissione UE aumentano le tensioni in maggioranza, soprattutto con Forza Italia, che in quanto appartenente alla famiglia dei Popolari Europei (stesso partito di von der Leyen) non condivide le posizioni dell'alleato.

virgolette
“E’ legittima. Già ne hanno presentata una. La mozione di sfiducia la firmeranno i suoi colleghi Patrioti e poi si sottoporrà al giudizio del Parlamento”. 

Ha dichiarato il vicepremier e leader FI, Antonio Tajani, parlando con i giornalisti, a margine del Caffè della Versiliana, a proposito della mozione di sfiducia, cui la Lega  si è detta a favore, nei confronti di Ursula von der Leyen.

Nessuno vuole più Ursula in Europa: ecco perché

La mozione di sfiducia superata appena tre settimane fa riguardava il caso Pfizergate e la gestione dell'acquisto dei vaccini anti-Covid durante la pandemia da parte della Commissione UE
Le due mozioni annunciate per settembre, tuttavia, riguardano questioni di più stretta attualità: migranti, dazi, green deal e riarmo. 

I Patrioti contestano all'attuale Presidente della Commissione UE di non fare gli interessi dell'Europa e degli europei, con l'accoglienza indiscriminata dei migranti e politiche di green deal che stanno affossando l'economia comunitaria.
Di contro, i gruppi della sinistra accusano Ursula von der Leyen di aver 'tradito' il progetto del green deal europeo, cedendo alle pressioni della destra e spostando la linea dell'esecutivo sempre più su posizioni conservatrici, allontanandola dai principi di solidarietà e giustizia sociale. Left contesta anche l'accordo sui dazi e le posizioni 'guerrafondaie' con la spinta verso il riarmo. 

In caso di sfiducia di von der Leyen si va di nuovo a votare?

Se Ursula von der Leyen venisse sfiduciata non si andrebbe di nuovo a votare. In caso di sfiducia, infatti, l'intera commissione dovrebbe dimettersi e il Consiglio Europeo dovrebbe procedere alla nomina di un nuovo presidente di Commissione che poi dovrebbe nominare i nuovi commissari.

La sfiducia della Commissione europea porta a un processo di rinnovamento della sua composizione, garantendo che l'organo esecutivo dell'UE sia sempre espressione della fiducia del Parlamento europeo.

Nella storia dell'Unione Europea non è mai successo che un presidente di Commissione venisse sfiduciato.

 Al di la di cosa succederà in caso di sfiducia, il dato politico da rilevare riguarda l'erosione del consenso intorno alla leader del Ppe, che ormai può contare solo sull'appoggio del suo gruppo mentre deve contrattare ogni provvedimento con gli altri gruppi che compongono la sua maggioranza.

LEGGI ANCHE