07 Aug, 2025 - 07:00

Scintille tra Meloni e Conte sul caso Almasri: scontro frontale tra la premier e il leader M5s

Scintille tra Meloni e Conte sul caso Almasri: scontro frontale tra la premier e il leader M5s

Botta e risposta al vetriolo tra Giorgia Meloni e Giuseppe Conte. A far litigare i due leader politici ancora una volta il caso Almasri. 

Ieri sera - mercoledì 6 agosto 2025 - la presidente del Consiglio ha rilasciato un'intervista al Tg5 in cui ha parlato anche del caso della liberazione - da parte del suo governo - del generale libico, destinatario di un mandato d'arresto della Corte Penale Internazionale. 

Una vicenda per la quale il Tribunale dei Ministri ha chiesto l'autorizzazione a procedere per il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il titolare degli Interni, Matteo Piantedosi e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Chiesta, invece, l'archiviazione per Giorgia Meloni.  

Una decisione che la premier ha aspramente criticato anche ai microfoni del TG5, dai quali ha attaccato direttamente il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che – sua volta - non è rimasto a guardare e le ha immediatamente risposto per le rime.

Caso Almasri, perché Meloni ha attaccato Conte?

Ieri sera, intervenendo sulla vicenda relativa alla liberazione - a gennaio 2025 - del generale libico Osama Almasri, la presidente del Consiglio ha espresso nuovamente severe critiche nei confronti della decisione del Tribunale dei Ministri di archiviare solo la sua posizione, e di chiedere l'autorizzazione a procedere per i suoi ministri. 

La premier ha chiarito che i suoi ministri “non governano a sua insaputa". 

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“Io vedo un disegno politico intorno ad alcune decisioni della magistratura particolarmente quelle che riguardano i temi dell'immigrazione come se in qualche maniera ci volesse frenare la nostra opera di contrasto all'immigrazione illegale.” 

Ha detto la premier che, poi, ha continuato definendo 'surreale' la decisione e difendendo il suo governo.

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“Hanno agito nel rispetto della legge per tutelare la sicurezza degli italiani, non governano a mia insaputa.  Io non sono Alice nel Paese delle Meraviglie, sono il capo del governo e non sono neanche, diciamocelo, un Conte qualsiasi che faceva finta di non sapere che cosa facesse il suo ministro degli Interni.

L'attacco è diretto a Giuseppe Conte e alla nota vicenda Open Arms, in cui fu coinvolto il leader della Lega Matteo Salvini, all'epoca ministro degli Interni del governo Conte I.  

Conte contrattacca sui social: ecco cosa ha risposto a Meloni

La replica di Giuseppe Conte non si è fatta attendere. L'ex presidente del Consiglio, oggi leader dell'opposizione, ha postato un video messaggio social in cui risponde a tono alla premier, iniziando proprio dall'accenno al periodo in cui era a capo del governo.

“Non sono certo una Meloni qualsiasi...", ha ribattuto utilizzando le stesse parole della premier, per poi aggiungere: “E grazie a Dio".

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“Io non avrei mai rimpatriato violando il diritto internazionale, lo statuto della Corte penale internazionale, una persona accusata di stupro sui bambini e di crimini contro l’umanità. Mi sarei comportato ben diversamente e ne sono orgoglioso”.

Argomenta, infine, Conte nel suo video messaggio in cui replica anche all'accusa di aver “fatto finta di non sapere cosa faceva il suo ministro dell'Interno”.

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“Evidentemente Meloni si riferisce a me, al mio rapporto con l'allora ministro dell'Interno Salvini. Ma guardate che nella vicenda Open Arms io ho criticato Salvini pubblicamente, alla luce del sole, con lettere formali, protocollate dalla presidenza del Consiglio, con post.”

Ha spiegato Conte che poi ha concluso:

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“In tutti i modi mi sono da subito e chiaramente distaccato dalla sua gestione personale che non ho assolutamente condiviso. Quindi, certo che mi sono distaccato dal ministro degli Interni, lo rivendico”.
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