08 Aug, 2025 - 08:46

Rottamazione quinquies: come funziona l'anticipo per i grandi debiti e il saldo e stralcio per i piccoli

Rottamazione quinquies: come funziona l'anticipo per i grandi debiti e il saldo e stralcio per i piccoli

Il provvedimento sulla rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali potrebbe essere abbinato alla Legge di Bilancio 2026.

A settembre inizieranno i lavori per la prossima manovra finanziaria e, già da mesi, si stanno spendendo fiumi di parole su come potrebbe essere la nuova sanatoria.

Una delle ultime ipotesi riguarda la possibilità di un anticipo per i debiti maggiori. Che cosa significa? Quali debiti vi rientrerebbero?

Continua a leggere per capire come potrebbe funzionare la rottamazione quinquies e se potrebbero esserci diverse vie a seconda della tipologia di debiti.

La rottamazione quinquies sarà anticipata per i grossi debiti?

Con l’avvio dei lavori per la Legge di Bilancio 2026, previsti per il mese di settembre, si dovrebbe mettere mano alle regole per la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali, il cui arrivo sarebbe previsto proprio per il prossimo anno.

La nuova sanatoria si presenta diversamente rispetto alla rottamazione quater, ancora in corso: più conveniente, meno limitante, con accessi meno liberi ma più controllati (ad esempio, si pensa all’introduzione di un ticket d’ingresso).

Molto importante è anche l’aspetto temporale: infatti, a differenza della sorella maggiore, la quinquies dovrebbe coprire i debiti maturati fino al 31 dicembre 2023.

L’obiettivo della nuova sanatoria si snoda su un doppio binario. Da un lato, come per le precedenti edizioni, si punta ad aiutare i cittadini che non sono riusciti a pagare i debiti a causa di problemi economici.

Quindi, prima di tutto, si pensa ai debitori che, in modo documentato, hanno avuto esigenze reali.
Dall’altra parte, invece, la rottamazione quinquies rappresenta una buona occasione per lo Stato per far cassa. Con la sanatoria e, si spera, molte adesioni, l’erario dovrebbe incassare risorse che altrimenti non sarebbero state corrisposte.

Si pensa sia ai piccoli che ai grandi debiti. Per i secondi, in particolare, si fa riferimento agli importi superiori a 50.000 euro: si ipotizza un anticipo obbligatorio per mettere nero su bianco l’impegno a sanare la propria posizione. Attualmente, si parla di una percentuale che potrebbe essere fissata al 5%.

Come sarà la rottamazione quinquies per i piccoli debiti

Il secondo troncone della nuova maxi sanatoria, la rottamazione quinquies, è rivolto ai debiti di importo ridotto. Una prima ipotesi è rappresentata dal saldo e stralcio, con limiti fissati per l’accesso.

Si è pensato a un tetto di 5.000 euro, oppure a una differenziazione delle modalità di recupero tra i debiti fino a 1.000 euro e quelli fino a 5.000 euro.

Utilizzando questa formula, rivolta esclusivamente alle piccole cartelle esattoriali, potrebbe essere prevista - come in passato - la possibilità di sanare la propria posizione versando somme modeste.

Naturalmente, non si tratterebbe di una novità, quanto piuttosto di un sistema già collaudato che, secondo le prime ipotesi, potrebbe essere riproposto.

Ci sarà il saldo e lo stralcio in automatico

Accanto all’ipotesi del saldo e stralcio per i piccoli debiti, potrebbe essere introdotto anche uno stralcio automatico.

A differenza del primo, il saldo e stralcio automatico consiste nella rinuncia da parte del Fisco a riscuotere direttamente i debiti di importo contenuto.

Il saldo e stralcio, in ogni caso, si rivelerebbe una misura molto conveniente per le casse dello Stato perché, secondo le rilevazioni dell’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB), sono proprio i piccoli debiti ad affollare i magazzini della riscossione.

Pertanto, sia l’annullamento che il discarico delle cartelle con importi molto bassi potrebbero rappresentare un grosso vantaggio per le finanze pubbliche rispetto alla classica definizione agevolata.

Se venisse approvato lo stralcio automatico, il recupero delle cartelle esattoriali assumerebbe una nuova direzione, concentrandosi principalmente sugli importi più elevati.

Debiti rottamazione quinquies: cosa sapere

  • Nuova sanatoria collegata alla Legge di Bilancio: la rottamazione quinquies potrebbe essere introdotta con la manovra 2026, includendo regole diverse rispetto alle edizioni precedenti e coprendo i debiti fino al 31 dicembre 2023;
  • Anticipo per i grandi debiti: per quelli superiori a 50.000 euro si ipotizza un anticipo obbligatorio (forse pari al 5%) per aderire alla sanatoria, come garanzia di impegno al pagamento;
  • Saldo e stralcio per i piccoli importi: per i debiti sotto i 5.000 euro si valuta il saldo e stralcio, anche automatico, con l’obiettivo di alleggerire i magazzini della riscossione e concentrare gli sforzi su importi più rilevanti.
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