08 Aug, 2025 - 14:00

Invasione di Gaza, silenzio di Palazzo Chigi fa salire la tensione con il centrosinistra: “Inerzia è complicità”

Invasione di Gaza, silenzio di Palazzo Chigi fa salire la tensione con il centrosinistra: “Inerzia è complicità”

Era notte fonda in Italia, quando le agenzie di stampa hanno cominciato a battere la notizia del via libera di Israele all'occupazione di Gaza. Il primo ministro Benjamin Netanyahu, a termine della riunione del gabinetto di sicurezza, ha confermato il piano del governo per la 'smilitarizzazione e il controllo di sicurezza israeliano della Striscia'. 

La notizia ha suscitato immediatamente una valanga di reazioni con un susseguirsi di commenti nel corso della mattinata da parte dei principali leader europei e mondiali. È di pochi minuti fa la notizia della decisione del governo tedesco di sospendere l'invio di armi a Israele. 

Da Palazzo Chigi al momento, tuttavia, non è arrivato nessun commento ufficiale, mentre dall'opposizione è iniziato il pressing per un intervento del governo.

La situazione è estremamente delicata: a nulla sono valsi gli sforzi diplomatici – proseguiti fino all'ultimo – per scongiurare l'occupazione della Striscia di Gaza. Nelle prossime ore si comprenderà con maggiore chiarezza quali siano le intenzioni di Netanyahu e quali conseguenze porterà la sua decisione. 

Invasione di Gaza, il governo attende: nessun commento da Chigi

Durante la mattinata, non è arrivato nessun commento ufficiale da Palazzo Chigi. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani non hanno ancora rilasciato comunicazioni ufficiali in merito alla notizia del via libera del governo di Israele all'occupazione di Gaza. 

Ieri la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il presidente degli Emirati Arabi Uniti, S.A. Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan in cui è stata ribadita la necessità di una cessazione immediata delle ostilità, del rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas e di un accesso degli aiuti pieno e senza ostacoli per porre fine all’ingiustificabile crisi umanitaria in corso nella Striscia. 

La cautela e il silenzio del governo sono al centro dell’attenzione, soprattutto in un momento in cui l’opposizione spinge con forza affinché venga presa una posizione chiara e netta.

Pressing della sinistra su Meloni: “Condanni Netanyahu, non resti in silenzio”

Chi non è rimasta in silenzio, invece, è l'opposizione. Sono numerosi gli esponenti di PD, M5s e Avs che intervenuti sulla decisione del primo ministro israeliano di occupare Gaza. Il tono degli interventi è di unanime condanna e di richiesta al governo italiano di denunciare i crimini di Netanyahu.

Il capogruppo del PD in commissione Esteri al Senato, Alessandro Alfieri ha esortato il governo italiano a “non mettere la testa sotto la sabbia” e ad unirsi alla “voce degli altri Paesi europei nel condannare e sanzionare il governo israeliano”. L'ex presidente della Camera del Partito Democratico, Laura Boldrini definisce “irricevibile” il piano di occupazione di Gaza, “l’ennesimo crimine di guerra” che esclude i palestinesi dalla gestione del loro futuro. 

Condanna anche dal Movimento 5 Stelle che invoca l'invio del Caschi Blu dell'Onu per fermare l'occupazione di Gaza.

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“Il governo Meloni pensa di continuare a negare la realtà? O si deciderà a chiedere che la comunità internazionale fermi questi folli macellai?” 

Schlein attacca Meloni: “L'inerzia è complicità”

Durissimo è l'attacco della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, che ha invitato il governo italiano a seguire l'esempio di altri Stati europei e sospendere qualsiasi tipo di collaborazione con Israele.

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“Di fronte al piano criminale di Netanyahu di occupare Gaza anche contro il parere dell’esercito, non potete rimanere fermi. Non se lo può più permettere l’Unione europea, non può più farlo il governo italiano”. 

Schlein insiste sull’urgenza di adottare misure concrete da parte del governo:

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“Le sanzioni, l’embargo totale alle armi, la sospensione degli accordi di cooperazione con Israele e l’immediato riconoscimento della Palestina sono ormai segnali che vanno dati subito, per fermare i crimini del governo di estrema destra israeliano”. 

 E poi conclude:

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“L’Italia interrompa il memorandum di collaborazione militare e riconosca subito lo stato di Palestina. L’inerzia non è un’opzione, è complicità”. 

 

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