10 Aug, 2025 - 18:00

Elezioni regionali spezzettate o senza data: tutte le (in)certezze in vista dell'autunno

Elezioni regionali spezzettate o senza data: tutte le (in)certezze in vista dell'autunno

In una regione manca ancora il candidato per uno schieramento, in un’altra non si conosce la data delle urne e altrove le coalizioni di centrodestra o centrosinistra non sembrano aver trovato un accordo. Insomma, siamo ad agosto e molti si aspettavano che, con la chiusura estiva di Camera e Senato, la questione delle regionali fosse definita e la campagna elettorale avviata per entrambi gli schieramenti. E invece? Sembra regnare il caos più totale in quasi tutte le regioni al voto.

In Campania, il candidato del centrosinistra Roberto Fico non è stato ancora ufficializzato, e lo stesso vale per la possibile controparte di centrodestra, Edmondo Cirielli, situazione che ha acceso discussioni interne alla coalizione. In Puglia regna il silenzio: è quasi certo che Antonio Decaro, ex sindaco di Bari e figura di spicco del PD, correrà per le regionali, ma manca ancora una conferma ufficiale. Nessun segnale nemmeno dal centrodestra, che non ha ancora scelto il proprio candidato.

Infine, il Veneto, che rischia di diventare terreno di scontro nella maggioranza di governo. Ogni partito ha proposto un candidato diverso con motivazioni differenti; solo di recente Matteo Salvini ha parlato di un possibile appoggio alla Lista Zaia, ma l’intesa sembra ancora lontana.

Quali incertezze per le regionali 2025

Nel 2025 si voterà in diverse regioni italiane, con appuntamenti distribuiti tra settembre e novembre. Molte le incertezze, a partire dalla Campania: la data non è ancora fissata, ma si dovrebbe votare entro il 23 novembre. Il governatore Vincenzo De Luca, al termine del secondo mandato, non potrà ricandidarsi dopo la bocciatura della legge regionale che rimuoveva il limite. Nel centrosinistra, M5S incluso, il favorito è Roberto Fico; nel centrodestra, Edmondo Cirielli (FdI) resta il nome più forte, ma manca l’accordo definitivo.

Ancora da definire anche la situazione in Puglia. Il voto si terrà a metà novembre, ma non c’è una data precisa. Emiliano chiude il secondo mandato e non potrà correre. Il centrosinistra converge su Decaro, sostenuto da Emiliano, anche se l’eventuale candidatura di quest’ultimo come consigliere crea tensioni. Il centrodestra potrebbe puntare su Francesco Paolo Sisto (FI), ma FdI e Lega non hanno ancora deciso.

La situazione più critica

Il Veneto resta il grande enigma. Si voterà entro il 20 novembre, dopo 15 anni di governo Zaia. La Lega rivendica il candidato, mentre FdI spinge per un proprio nome. Tra i possibili: Luca De Carlo o Elena Donazzan (FdI), Flavio Tosi (FI) o un civico legato alla Lista Zaia. Il centrosinistra ha scelto Giovanni Manildo (PD), ex sindaco di Treviso.

Non è ancora chiaro come procederà il centrodestra in questa Regione. Forse una data decisiva per conoscere il candidato potrebbe essere il 21 settembre quando si terrà il raduno di Pontida della Lega.

Le poche certezze

In Toscana si voterà il 12-13 ottobre: Eugenio Giani (PD) cerca la riconferma con il sostegno del “campo largo”. Nel centrodestra emerge Alessandro Tomasi (FdI), gradito a Meloni. Le Marche apriranno la stagione elettorale il 28-29 settembre: Francesco Acquaroli (FdI) contro Matteo Ricci (PD) in un duello diretto.

Infine, in Calabria si voterà in anticipo di un anno dopo le dimissioni di Roberto Occhiuto, che correrà di nuovo per il centrodestra. Il centrosinistra punta su Pasquale Tridico, ex presidente dell’INPS ed europarlamentare M5S. La Calabria si recherà alle urne il 5 e 6 ottobre.

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