19 Aug, 2025 - 20:40

La frase sulla stampa italiana di Meloni diventa virale: la rabbia delle opposizioni e la risposta di FdI

La frase sulla stampa italiana di Meloni diventa virale: la rabbia delle opposizioni e la risposta di FdI

Un fuori onda registrato durante un incontro alla Casa Bianca tra Giorgia Meloni, Donald Trump e altri leader europei ha acceso un acceso dibattito in Italia, mettendo in luce un momento di spontaneità che ha rapidamente varcato i confini della sala ovale. I protagonisti erano seduti attorno al tavolo, con Trump al centro e intorno a lui Meloni, Macron, Merz, Stubb, Von der Leyen, Zelensky e Rutte.

Quel breve scambio, inizialmente privato, è stato catturato dai microfoni e in parte trasmesso nella diretta di Palazzo Chigi, poi interrotta quasi subito, trasformando un gesto di conversazione informale in un caso politico e mediatico. La vicenda ha fatto emergere non solo le differenze di stile tra i leader internazionali, ma anche il modo in cui la comunicazione politica viene percepita in Italia.

Durante il fuori onda, Meloni ha commentato la scelta di Trump di aprire il vertice alla stampa, osservando come il presidente americano ami sempre ricevere domande dai giornalisti. Al contrario, la premier ha confessato di non sentirsi a suo agio con la stampa, ammettendo la propria riluttanza a interagire pubblicamente con i giornalisti. Il dialogo si è poi spostato su Alexander Stubb, presidente finlandese, che Trump ha scherzosamente definito “un ottimo giocatore di golf”. Quando il tema delle domande rivolte ai leader è tornato, Meloni ha suggerito che sarebbe stato meglio non rispondere, per evitare di allungare troppo i tempi a causa del numero elevato di partecipanti.

La frase della discordia

Lo scambio, catturato dai microfoni, ha fatto emergere il lato più umano della premier: un momento di franchezza e di stanchezza, che tuttavia ha avuto conseguenze immediate nella scena politica italiana. Le reazioni dell’opposizione non si sono fatte attendere. Angelo Bonelli, co-portavoce di Avs, ha denunciato la scelta di Meloni, sottolineando che sottrarsi al dialogo con la stampa equivale a ignorare il ruolo fondamentale dei giornalisti in una democrazia, ossia quello di porre domande e chiedere conto delle scelte del governo.

Secondo Bonelli, il fuori onda confermerebbe un atteggiamento autoritario della premier, che preferirebbe comunicare da sola attraverso i suoi video invece di confrontarsi con i media. Riccardo Magi di +Europa ha parlato di un comportamento che avrebbe confermato un “totale disprezzo per la stampa e la libertà di informazione”, aggiungendo che la premier sembra desiderare un’informazione compiacente e adulante piuttosto che un dialogo aperto e critico. Per l’opposizione, dunque, quel breve momento di franchezza ha rappresentato un esempio evidente di come il rapporto tra politica e giornalismo possa trasformarsi in terreno di conflitto.

Cosa ha risposta FdI?

Dal lato opposto, i rappresentanti di Fratelli d’Italia hanno difeso la premier, definendo le critiche della sinistra ingiustificate e orchestrate. Alessandro Urzì, capogruppo del partito in commissione Affari costituzionali, ha sottolineato che l’Italia gode di totale libertà di stampa e che Meloni mantiene rapporti quotidiani e trasparenti con i giornalisti, anche con quelli chiaramente critici o schierati.

Secondo Urzì, le polemiche sul fuori onda rappresentano una strumentalizzazione politica volta a minare l’immagine della premier e, più in generale, del Paese, mentre Meloni sta contribuendo attivamente a iniziative di diplomazia internazionale e a processi di pace, in particolare in Ucraina. L’esponente di FdI ha spiegato che la vicenda dimostra come la sinistra tenti di colpire in maniera gratuita senza produrre nulla di costruttivo, mettendo in secondo piano l’interesse nazionale e i successi conseguiti.

Cosa resta del fuori onda?

In conclusione, il fuori onda alla Casa Bianca ha messo in luce un lato più umano della premier: una franchezza che riflette una riluttanza personale a confrontarsi con i giornalisti, ma che allo stesso tempo è stata trasformata in tema di polemica politica nazionale.

Da un lato, l’opposizione ha visto nelle parole della premier la conferma di un atteggiamento autoritario e refrattario al confronto democratico; dall’altro, i rappresentanti di Fratelli d’Italia hanno difeso Meloni, sostenendo che la vicenda sia stata ingigantita e strumentalizzata, mentre il suo dialogo con la stampa rimane costante e trasparente. 

 

 

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