Come Antonio Cassano, l'ex calciatore, ogni tanto, faceva le "cassanate", così Matteo Salvini, il vicepremier, ogni tanto, fa le "salvinate".
L'ultima sta creando un caso diplomatico tra Italia e Francia, tanto che l’ambasciatrice italiana in Francia Emanuela D’Alessandro è stata convocata dal governo di Parigi “a seguito dei commenti inaccettabili” del leader della Lega sul presidente Emmanuel Macron.
Ma cosa ha detto il capo del Carroccio da far arrabbiare così tanto l'Eliseo?
L'altroieri, rispondendo a una domanda sull’invio di truppe europee in Ucraina proposto da Macron, lo ha deriso con una classica espressione del dialetto milanese:
che significa letteralmente "si attacchi al tram", nel senso "faccia da solo". Il fatto è che, sempre rimanendo nel gergo milanese, Macron non è l'ultimo "pirla" che passa per strada.
E insomma: per dirla alla Giuliano Ferrara, riecco Matteo Salvini in versione "truce". L'altro giorno, una giornalista gli ha fatto: Macron insiste per mandare i soldati europei in Ucraina, lei cosa ne pensa? Apriti cielo: è stato subito show. A dire il vero, anche facilitato dal fatto che il vicepremier era vestito con caschetto e pettorina da operaio, avendo convocato la stampa su un cantiere:
E poi, scuotendo il capo:
Eh già: Salvini, l'autore delle salvinate, ha detto che anche Macron ci mette il suo con le "macronate", come un Antonio Cassano della politica qualsiasi.
In ogni caso, il vicepremier ha concluso il suo ragionamento con un invito:
E qui verrebbe la cattiveria che a parlare, per i guerrafondai, ci deve essere solo Putin. Il dittatore da cui Salvini non riesce a staccarsi. Del resto, si sa: è inutile che poi vada in giro nell'Europa dell'est a tentare di dare la solidarietà alle popolazioni che vivono sotto la minaccia del regime del Cremlino...
E comunque: Salvini l'ha messa anche sul passionale, da buon padre di famiglia ha giurato:
Ecco il video di Italia News
C'è da dire, comunque, che Matteo Salvini non è il solo dell'attuale governo a coltivare un rapporto difficile con Emmanuel Macron.
Anche Giorgia Meloni non ha con il presidente francese un feeling consolidato. Tutt'altro.
Nel recente vertice di Washington, ad esempio, la premier si è battuta per ammorbidire le posizioni sia dell'Eliseo che del Cancelliere Merz. Quando ha preso parola quest'ultimo, ha alzato gli occhi al cielo. Ma peggio ancora era andata l'anno scorso al suo collega francese: quando fu accolto al vertice del G7 che si tenne in Puglia, lui si avvicinò accennando un baciamano. Ma lei ricambiò con un sorriso che, a voler essere buoni, si può descrivere come tirato.
La scena fu immortalata anche dal Fatto Quotidiano
E comunque: l'Eliseo, con la convocazione dell'ambasciatrice italiana a Parigi, che messaggio ha mandato? Uno che si può classificare "a nuora affinché suocera intenda".
"Questi commenti sono contrari al clima di fiducia e alle relazioni storiche tra i due Paesi, nonché ai recenti sviluppi bilaterali che hanno evidenziato forti convergenze tra i due Paesi, in particolare per quanto riguarda il loro incrollabile sostegno all’Ucraina”
si legge in una nota dell'Eliseo. Dove non hanno problemi con Giorgia Meloni, ma solo con le "salvinate" di Matteo Salvini.