26 Aug, 2025 - 15:07

Alessandro Tomasi: chi è il candidato che sfiderà Giani in Toscana

Alessandro Tomasi: chi è il candidato che sfiderà Giani in Toscana

Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, sarà il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Toscana. L’annuncio è arrivato ieri dai vertici regionali di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati, che hanno parlato di unn risultato frutto “un lavoro proficuo avviato da tempo”.

Il nome di Tomasi era di fatto l’unico in campo già da mesi. Sui social, il primo cittadino pistoiese ha ringraziato per la fiducia ricevuta e ha lanciato il suo slogan: “La rivoluzione del fare è ora”.

Il sindaco sfiderà il presidente uscente Eugenio Giani, candidato del centrosinistra. Le elezioni si terranno domenica 12 e lunedì 13 ottobre 2025.  "Dobbiamo far capire ai nostri elettori che vogliamo vincere, non siamo qui per partecipare, ma per dare un'alternanza credibile", ha detto Tomasi.

Chi è Alessandro Tomasi

Nato a Pistoia nel 1979, Alessandro Tomasi è sindaco della sua città dal 27 giugno 2017, quando diventa il primo esponente del centrodestra a guidare il capoluogo toscano. Alle elezioni del 2022, il suo secondo mandato da sindaco è stato confermato al primo turno con il 51,49% dei voti, con uno stacco sulla candidata del centrosinistra di ben 23 punti. Dal 2023, Tomasi è uno dei vicepresidenti del Consiglio Nazionale dell'Associazione dei Comuni Italiani (Anci).

La sua militanza politica inizia da giovanissimo nelle file di Azione Giovani, l’organizzazione giovanile di Alleanza Nazionale, di cui diventa presidente provinciale. Nel 2007, a 28 anni, Tomasi entra per la prima volta in consiglio comunale a Pistoia, sempre tra le fila di AN. Nel 2013 si candida alla Camera con Il Popolo della Libertà, senza però risultare eletto. Aderisce poi a Fratelli d’Italia e, nell’ottobre 2024, ne diviene coordinatore regionale per la Toscana. Sposato, è padre di due figli.

Il sindaco più apprezzato della Toscana

Nel Governance Poll del Sole 24 Ore per il 2025, Alessandro Tomasi è risultato il sindaco più apprezzato della Toscana, conquistando il 20° posto a livello nazionale. Un riconoscimento subito rivendicato da Fratelli d’Italia, e in particolare da Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione del partito, che già a luglio sul suo sito aveva rilanciato la “volontà di vedere Tomasi, da sindaco di Pistoia, diventare il primo cittadino della Regione Toscana, portando avanti quella rivoluzione gentile che incarna perfettamente”.

“Voglio dire grazie a tutti gli assessori e a tutti i consiglieri comunali che in questi anni hanno lavorato con me per trasformare in realtà le nostre idee e i nostri progetti”, aveva commentato Tomasi, sottolineando il valore del lavoro di squadra nella sua amministrazione.

Tomasi e le politiche per l'accoglienza

Appena eletto nel 2017, Alessandro Tomasi aveva dichiarato l’indisponibilità del Comune ad accogliere ulteriori migranti, chiedendo una più equa redistribuzione tra i Comuni della provincia.

Una posizione che si intrecciava inevitabilmente con la realtà di Vicofaro, la parrocchia di Don Massimo Biancalani, diventata dal 2015 un punto di riferimento per centinaia di migranti, richiedenti asilo e persone senza dimora. L’attività del sacerdote, improntata a una Chiesa solidale e inclusiva, ha diviso l’opinione pubblica locale, opponendo da un lato chi ne ha sostenuto la missione, dall’altro chi ha chiesto la chiusura del centro, denunciando sovraffollamento e degrado.

Dopo anni di ripetuti interventi da parte di Asl, Prefettura e Comune, lo scorso luglio la struttura di Don Massimo è stata definitivamente sgomberata, segnando la fine dell’esperienza di Vicofaro.

Tomasi ha rivendicato l’intervento con un post su Facebook: “A Vicofaro oltre 150 persone vivevano in condizioni inaccettabili. Lo dicono i report dei Vigili del Fuoco, dell’Asl e di tutti i soggetti che nel tempo hanno effettuato sopralluoghi”. Il sindaco ha ribadito di aver sempre affrontato il tema con pragmaticità, in nome di una diversa idea di accoglienza fondata su sicurezza, legalità e dignità. “Non l’ho mai buttata in strumentalizzazione politica”, ha scritto, “né in passato quando il caso ha avuto rilievo nazionale, né oggi che i ragazzi sono stati trasferiti”.

La sfida elettorale e gli schieramenti in campo

L’ufficializzazione della candidatura di Alessandro Tomasi a presidente della Regione segna l’avvio formale della campagna elettorale toscana.

Il presidente uscente, Eugenio Giani, forte dei sondaggi e del consenso accumulato in cinque anni di mandato, può contare sul sostegno compatto del cosiddetto “campo largo” – Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Italia Viva, +Europa, Socialisti e Repubblicani – potendo addirittura minimizzare l’effetto del passo indietro di Calenda e Azione: “Non me ne sono nemmeno accorto”, ha commentato infatti ironicamente.

Alessandro Tomasi, invece, può contare sul centrodestra unito – Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati. Significative le parole di Elena Meini, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, nei mesi scorsi indicata dal suo partito come candidata alla presidenza: “Condivido e sostengo convintamente la sua candidatura, continuerò ad essere, al fianco di Tomasi, un punto di riferimento trainante di questa campagna elettorale”.

L'articolo in quattro punti

  • Candidatura e coalizioni – Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, è ufficialmente candidato del centrodestra alla presidenza della Toscana. Sfiderà Eugenio Giani, presidente uscente del centrosinistra, alle elezioni del 12-13 ottobre 2025.
  • Carriera politica e biografia – Nato nel 1979 a Pistoia, Tomasi ha iniziato la sua militanza giovanile in Azione Giovani/Alleanza Nazionale, è stato consigliere comunale dal 2007, candidato alla Camera nel 2013 e oggi coordinatore regionale di Fratelli d’Italia.
  • Successi amministrativi – Sindaco dal 2017, rieletto nel 2022 con il 51,49% dei voti, Tomasi è stato riconosciuto come il sindaco più apprezzato della Toscana nel Governance Poll del Sole 24 Ore 2025, posizione rivendicata da Fratelli d’Italia e supportata dal suo team di governo.
  • Gestione Vicofaro e posizione sui migranti – Tomasi ha mantenuto una linea di redistribuzione dei migranti tra i Comuni, affrontando la controversia di Vicofaro, dove la parrocchia di Don Biancalani accoglieva decine di richiedenti asilo. Ha rivendicato lo sgombero come misura di sicurezza, legalità e dignità, senza strumentalizzazione politica.
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