26 Aug, 2025 - 19:27

Mutui in calo? La BCE frena sui rialzi: una pausa che vale oro (e un’occasione per cambiarlo)

Mutui in calo? La BCE frena sui rialzi: una pausa che vale oro (e un’occasione per cambiarlo)

Il costo dei mutui continua a scendere: una notizia che potrebbe trasformarsi in una piccola festa per molte famiglie italiane, in vista di un possibile nuovo taglio dei tassi da parte della BCE. Christine Lagarde sembra pronta a un’ulteriore mossa: ma quanto c’è di vero? E soprattutto, cosa significa davvero per chi deve sottoscrivere un mutuo a tasso fisso, variabile o valutare la surroga?

Mutui 2025: con la pausa BCE, fisso o variabile? Tutte le opportunità

Con una mossa inattesa, la Banca Centrale Europea – come riportato da We-Wealth.com – ha deciso di interrompere il ciclo di rialzi dei tassi d’interesse, lasciandoli invariati al 2% per i depositi e al 2,25% per le operazioni di rifinanziamento.

Secondo diversi esperti, tra cui Yuri Griggio, communication director di Facile.it, questa potrebbe essere solo una pausa temporanea. Se l’inflazione continuerà a rallentare nei prossimi mesi, la BCE potrebbe intervenire con un ulteriore taglio entro la fine dell’anno. 

La strategia serve a mantenere un equilibrio delicato: da un lato contenere l’inflazione, dall’altro evitare di soffocare famiglie e imprese con condizioni di credito troppo rigide.

Mutui a tasso variabile: cosa cambia davvero

Molti analisti ipotizzano un nuovo ribasso già a dicembre. La speranza dei consumatori è chiara: ridurre le rate mensili. Una riduzione di 25 punti base dell’Euribor – l’indice di riferimento per i mutui variabili – si tradurrebbe in un risparmio medio di circa 17 euro su una rata da 126.000 euro.

Si tratta di un alleggerimento modesto, ma significativo: oltre a dare respiro ai bilanci familiari, rappresenta un segnale di sostegno all’economia reale. Per chi ha un mutuo variabile, questa fase può segnare l’inizio di un graduale ritorno alla normalità dopo anni di rate crescenti.

 Naturalmente, i mutui variabili restano soggetti a oscillazioni: come ricorda la Banca d’Italia nel portale Economia per tutti (2025), il vantaggio immediato di una rata più bassa deve essere sempre valutato insieme al rischio che, in futuro, i tassi possano risalire.

Mutuo fisso o variabile: la scelta del momento per una tranquillità futura

La domanda resta sempre la stessa: meglio fisso o variabile? Non esiste una risposta universale, perché la decisione dipende da fattori personali come la propensione al rischio, la stabilità del reddito e l’orizzonte temporale del finanziamento.

Al momento, i mutui variabili partono dal 2,29% (con una rata di circa 552 euro), mentre i fissi si attestano intorno al 2,92% (con una rata di circa 592 euro).

I variabili risultano dunque più convenienti, ma comportano l’incognita dei mercati.

Chi cerca tranquillità e vuole pianificare il bilancio familiare senza sorprese, tende a preferire il fisso. Chi invece ha maggiore elasticità economica può guardare al variabile, sfruttando i ribassi in corso.

Per chi ha già un mutuo, invece, una valida alternativa è la surroga: trasferire il finanziamento presso un altro istituto con condizioni più favorevoli. Questa operazione, spesso gratuita, consente di ridurre il tasso e risparmiare migliaia di euro di interessi lungo tutta la durata del mutuo.

Turbolenze globali e i loro effetti sui mercati internazionali 

Anche se la politica monetaria della BCE appare più flessibile, non si possono ignorare le incognite globali. Le tensioni geopolitiche e le mosse politiche negli Stati Uniti – come le polemiche del presidente Donald Trump contro la Federal Reserve e i dubbi sulla governatrice Lisa Cook – contribuiscono ad aumentare l’incertezza e maggiore volatilità, come riportato da Milano Finanza.

Un esempio di questa interconnessione è il rendimento del Treasury USA a 10 anni, che sale al 4,30%, indebolendo il dollaro e spingendo al rialzo i beni rifugio come l’oro. Eventi che non sono scollegati: riflettono la crescente preoccupazione degli investitori per la credibilità economica e la stabilità politica internazionale.

Mutui 2025: come muoversi adesso con la riduzione dei tassi della BCE

La fase attuale rappresenta una finestra di opportunità. In sintesi:

  • nuovi mutui: il variabile è oggi più conveniente, ma comporta incertezza. Il fisso resta la scelta di chi cerca stabilità;
  • mutui esistenti: la surroga è lo strumento più efficace per ridurre i costi, soprattutto per chi ha sottoscritto negli anni dei rialzi;
  • prospettive future: se l’inflazione rallenta, i ribassi potrebbero continuare; se invece dovesse ripartire, la BCE non esiterà a frenare.

 

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