28 Aug, 2025 - 17:45

Irene Pivetti cosa fa adesso e perché rischia di andare in carcere

Irene Pivetti cosa fa adesso e perché rischia di andare in carcere

Anno 1994, anno primo della Seconda Repubblica, anno del primo governo Berlusconi e anno della presidente della Camera più giovane di sempre: Irene Pivetti. Aveva appena 31 anni quando fu eletta dal centrodestra terza carica dello Stato. Oggi che ne ha il doppio, però, già da tempo, ha fatto perdere le tracce sul sentiero della politica: nel frattempo, ha fatto la giornalista, la conduttrice tv, l'imprenditrice. 

Ma oggi, a 62 anni, è soprattutto una donna che teme di andare in carcere. Questa mattina, l'ha confidato ad Hoara Borselli de Il Giornale.

L'anno scorso, l'ex esponente della Lega ha subito una condanna in primo grado a 4 anni per evasione fiscale e autoriciclaggio per aver rivenduto a prezzo maggiorato delle Ferrari in Cina. Ma i suoi guai giudiziari non finiscono qui: ora sarà processata anche per la compravendita di mascherine all'epoca del Covid.

Tutti questi procedimenti l'hanno ridotta sul lastrico. Dopo che i magistrati le hanno sequestrato tutti i conti, è stata costretta a mangiare alla Caritas, poi ha lavorato per una cooperativa di detenuti a mille euro al mese. Ma ora ha detto anche che cura le pubbliche relazioni degli imprenditori italiani che vogliono investire in Cina.

Cosa fa adesso Irene Pivette e perché teme di finire in carcere

Irene Pivetti è stata una vera e propria enfant prodige della politica italiana. Umberto Bossi la lanciò in parlamento dopo aver letto un suo saggio incentrato sulla Lega e il mondo cattolico. E fu eletta per tre legislature. Ma la sua stella politica si è spenta presto.

Così, prima ha tentato una second life in televisione. E poi nell'imprenditoria. L'errore più grande che potesse commettere, ha confessato.

In tv, nel 2006, arrivò anche alla conduzione di un programma. Si chiamava "Tempi moderni". L'anno successivo, però, un suo servizio fotografico al settimanale "Gente" nei panni di Catwoman ruppe il rapporto di fiducia con Mediaset. 

Ma è stato dopo quell'esperienza che sono iniziati i veri guai della Pivetti. 

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Potessi tornare indietro, non farei mai più l'impenditrice

ha confessato oggi.

In un'intervista parallela che ha concesso al Corriere, ha specificato che adesso si occupa di progetti culturali con l'associazione "Amicizia Italia-Cina":

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Organizzo missioni per imprenditori italiani, faccio da ponte. La Cina è una parte importante e bellissima della mia vita dal 2011, un Paese che cresce e accoglie in modo straordinario

Sarà. Ma da quando ha cominciato ad avere a che fare con la giustizia, Irene Pivetti ha raccontato anche che si è ritrovata senza un soldo.

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Una volta, un pm dispose persino il sequestro di una Postepay con dentro un euro e nove centesimi. E non mi vergogno a dire che non avevo i soldi per mangiare. Non sapevo come andare avanti. Ho venduto tutto quello che potevo ai rigattieri, anche i regali di nozze. Durante il periodo dei lockdown per il Covid erano chiusi e capitava di non riuscire a fare la spesa

Quando Irene Pivetti non poteva mangiare

Dalle stelle alle stalle, quindi: Irene Pivetti ha vissuto sia la gloria di una velocissima ascesa politica sia i dolori di un'altrettanto rapida discesa negli inferi. Tanto è vero che ad Hoara Borselli del Giornale ha confidato:

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Non nego di essere andata a ritirare i pacchi con cibo in scatola e lattine alla Caritas di San Vincenzo. Poi ho trovato una cooperativa di ex detenuti, la Mac Servizi, in uno scantinato. E mi sono messa a lavorare per loro

Borselli le ha chiesto anche che tipo di lavoro facesse. E lei ha risposto:

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Inizialmente, facevo le pulizie, poi mettevo in ordine. Ho iniziato come volontaria. Poi mi hanno riconosciuto uno stipendio di mille euro al mese. Quando l'ho ricevuto, non potevo crederci: finalmente avevo i soldi per mangiare!

Irene Pivetti e la paura del carcere

Sta di fatto che oggi Irene Pivetti è una donna che teme anche di andare in carcere. Lei si dice innocente, ma ha già una condanna in primo grado a quattro anni per evasione fiscale e autoriciclaggio. E ora deve affrontare il processo delle mascherine. 

Ha paura di finire in prigione? le ha chiesto Borselli. E lei ha risposto così:

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Vedo due possibilità: una, potrei finire dentro. Ingiustamente. E devo arrivarci preparata. La seconda possibilità è che il processo non finisca mai. Potrebbe durare più della mia vita biologica. Per questo ho deciso di non aspettare per tornare alla vita. Devo vivere oggi

 

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