31 Aug, 2025 - 11:45

Paralisi nel centrodestra per le Regionali 2025: chi scioglierà il nodo Veneto, Campania e Puglia?

Paralisi nel centrodestra per le Regionali 2025: chi scioglierà il nodo Veneto, Campania e Puglia?

Il 28 e il 29 settembre si aprirà ufficialmente la partita delle elezioni regionali 2025 e la coalizione di centrodestra ancora non ha trovato un accordo nelle tre regioni più importanti al voto: Veneto, Campania e Puglia.

I tre vertici di maggioranza svoltisi prima della pausa estiva non hanno fatto registrare passi avanti tra gli alleati di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia i quali – secondo indiscrezioni – potrebbero riprovarci giovedì della prossima settimana, anche se in pochi confidano in una riunione risolutiva. 

Il tempo per discutere, tuttavia, c'è ancora. In queste regioni si andrà al voto a novembre e nel mezzo ci sono le partite elettorali di Marche, Calabria, Toscana e Valle d'Aosta in programma tra settembre e ottobre.

Il nodo del Veneto è il più difficile da sciogliere per Giorgia Meloni, ma con il passare dei giorni la situazione rischia di complicarsi ulteriormente anche in Campania e Puglia, feudi di centrosinistra. 

Ecco a che punto sono le trattative per la scelta dei candidati presidente nella coalizione di governo. 

Centrodestra in crisi sul Veneto: l’ultima carta è Carlo Nordio 

Il Veneto è la regione che sta mettendo maggiormente alla prova i nervi degli alleati: la Lega rivendica il diritto di indicare il nome del successore del governatore uscente Luca Zaia – che non può candidarsi - e difende il diritto di quest'ultimo di presentare una sua lista con il suo nome.

In linea teorica Giorgia Meloni e Antonio Tajani potrebbero anche cedere sul primo punto – in virtù di quella continuità amministrativa evocata nelle Marche e in Calabria, dove sono stati riconfermati i governatori uscenti – ma sono irremovibili sul veto a una lista Zaia che sottrarrebbe voti al centrodestra. Fratelli d'Italia, oggi primo partito della regione, non ha del tutto abbandonato l’idea di proporre un proprio candidato. La minaccia della Lega di correre da sola ha frenato per ora le ambizioni di Giorgia Meloni. 

A mettere tutti d'accordo potrebbe essere il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a metà tra Lega e FdI. Ipotesi che aprirebbe la strada a un rimpasto dell'esecutivo, che Giorgia Meloni vorrebbe evitare, ma in mancanza di alternative, sarebbe il male minore. 

Secondo voci di corridoio, comunque, la premier starebbe aspettando di conoscere l'esito delle elezioni nelle Marche (dove è in corsa il candidato di Fratelli d'Italia, Francesco Acquaroli) prima di decidere il destino del Veneto.

Elezioni Campania 2025, centrodestra verso un civico per il dopo De Luca 

Se la partita per la scelta del candidato presidente del Veneto è tesissima, le cose non vanno meglio in Campania e in Puglia, dove gli alleati non sono riusciti ancora a trovare un accordo. In Campania si è a lungo vociferato di una discesa in campo del viceministro agli Esteri, Edmondo Cirielli (FdI), ipotesi raffreddatasi, però, negli ultimi giorni.

La coalizione, infatti, sembrerebbe orientata ad affidare a un candidato civico il compito di conquistare la regione di Vincenzo De Luca, anche lui impossibilitato a candidarsi come Zaia. Un compromesso tra Fratelli d'Italia e Forza Italia, entrambi reticenti a lasciare all'alleato la possibilità di conquistare la regione.

Diversi i nomi in campo, da Giosy Romano, presidente della Zes Unica del Mezzogiorno e figura in grado di intercettare anche parte dell'elettorato di centrosinistra, a quello del prefetto di Napoli Michele Di Bari. Resta in campo, infine, anche la candidatura di Mara Carfagna di Noi Moderati. 

Elezioni Puglia 2025: attesa per Decaro, centrodestra in cerca di un nome forte 

Meno tesa la trattativa in Puglia dove i ritardi del centrodestra sembrano dovuti più alla necessità di capire cosa deciderà il candidato in pectore del centrosinistra, Antonio Decaro.

Il popolarissimo ex sindaco di Bari non ha ancora sciolto le riserve sulla sua discesa in campo, aprendo un caso nel campo largo. A destra, tutti e tre i partiti stanno rivendicando un posto: Fratelli d'Italia avrebbe proposto il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato; Forza Italia ha lanciato la candidatura del coordinatore pugliese Mauro d'Attis, mentre la Lega vorrebbe un candidato civico. Per il dopo Emiliano, le carte sono ancora tutte sul tavolo. 

Infine, le trattative in Toscana sembrano procedere in discesa, dove mancherebbe solo l'ufficializzazione del nome del sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi (FdI) che il 12 e 13 ottobre sfiderà l'uscente governatore del PD, Eugenio Giani. Riconfermati, in nome della continuità amministrativa, i governatori uscenti di Marche e Calabria, Francesco Acquaroli (FdI) e Roberto Occhiuto (FI).

 

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