02 Sep, 2025 - 08:57

Regionali Campania, la scelta contro corrente di Bandecchi

Regionali Campania, la scelta contro corrente di Bandecchi

La scelta di Stefano Bandecchi, Sindaco e Presidente della Provincia di Terni e leader di Alternativa Popolare, di andare alle elezioni regionali campane con una propria lista autonoma è certamente coraggiosa e fuori da ogni schema.

Analizzando la politica campana dell’ultimo decennio e i suoi risultati, alcuni dati appaiono chiari a tutti: i principali problemi dei cittadini non sono stati risolti, la sanità è devastata, il territorio ha enormi problemi ambientali e di sicurezza, il tessuto sociale è ridotto ai minimi termini, l’economia langue e i poveri aumentano

L’apparato di potere creato nel tempo da De Luca funziona certamente dal punto di vista clientelare ed elettorale, meno da quello amministrativo e meno ancora rispetto agli innumerevoli problemi che asfissiano il territorio campano. A fronte di ciò il  centrodestra che avrebbe dovuto azzannare, in questi anni, De Luca e il suo agglomerato di potere, è invece stato immobile, più concentrato a bilanciare gli equilibri interni dei propri “capetti” che a fare opposizione dura e costruttiva.

Il risultato è sconfortante e sotto i nostri occhi: le trattative nel campo largo per l’ok alla candidatura di Fico non vertono su importanti punti programmatici ma sulle garanzie da dare ai figli di, sulle poltrone, sui posti di potere, mentre nel centrodestra si attende ancora per l’individuazione del candidato, con la segreta speranza che De Luca possa ancora fare saltare il banco a Fico: se ci saranno segnali di intemperanze di De Luca, con possibili “tragedie” in corso d’opera, allora ci sarà la lotta tra i veri ras delle preferenze per la candidatura alla presidenza, altrimenti ci si accontenterà di un civico o di un candidato/a disposto al sacrificio cercando di ottenere più seggi possibili in opposizione.

Infatti, nonostante alcune dichiarazioni pro coalizione, il governatore in carica continua a bombardare quello che dovrebbe essere il suo candidato successore accusandolo di non avere mai amministrato nulla e blindando l’inceneritore di Acerra che invece Fico vorrebbe chiudere. E’ chiaro, quindi, che se anche passasse e dovesse essere vincente la candidatura Fico, subirà il costante dominio esterno da parte del presidente uscente e del suo sistema.

Mentre campo largo e centrodestra elaborano le loro strategie e la Campania è abbandonata ai suoi problemi, cresce la candidatura Bandecchi.

Infatti, aldilà dei calcoli di bottega che fanno i due blocchi politici, il popolo, le persone che vivono in Campania sono stanche e non potrebbe essere diversamente: le liste di attesa negli ospedali sono infinite, vengono chiuse le strutture, le sacche di povertà aumentano con le conseguenze su sicurezza e microcriminalità, i disoccupati aumentano e aumentano i giovani che non cercano più lavoro, l’economia delle aziende regionali è in crisi e i nodi restano irrisolti. Col risultato che sempre più cittadini elettori, ormai stanchi di essere presi in giro da sempre, emigrano o si allontanano dalla politica e non votano più.

La scelta difficile, quella che certifica il coraggio di Bandecchi, è quella di provare a scardinare  questo pervasivo sistema basato su potere e poltrone, che utilizza i voti dei cittadini per i tornaconti politici, rimettendo al centro le persone ed i loro bisogni, senza filosofia, senza ideologie, senza proclami ma con la concretezza e la capacità di fare che gli sono propri e che, nella città di Terni che amministra, ha dimostrato di saper mettere a terra eliminando in  due anni problemi che si trascinavano da decenni.

La proposta politica di Bandecchi non prevede spartizioni di poltrone, non prevede uso del manuale Cencelli semplicemente perché va con una sua propria lista e non deve negoziare niente con nessuno. Se il modello è quello già visto a Terni, è semplice ed efficace: acolto dei cittadini, analisi e risoluzione dei problemi. Tutto ciò con la chiarezza, con la forza e la determinazione che contraddistinguono la personalità di Bandecchi, abituato a risolvere i problemi senza promesse, proclami

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