03 Sep, 2025 - 15:45

Milano-Cortina 2026, gli accrediti gratis sono pochi e i politici litigano per un posto

Milano-Cortina 2026, gli accrediti gratis sono pochi e i politici litigano per un posto

A cinque mesi e tre giorni dall’apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, con i preparativi in pieno svolgimento e la determinazione del Comitato Organizzatore e delle Istituzioni a garantire il successo dell’evento, nelle segreterie dei ministeri comincia a circolare una seria preoccupazione: gli accrediti riservati ai ministri.

Durante una riunione tra gli staff ministeriali e gli organizzatori dei Giochi, infatti, è stato comunicato che ogni ministro riceverà un solo pass per ciascuna gara. Nessun “+1”, insomma, è previsto. Gli unici a poter ottenere un extra biglietto saranno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni e il ministro dello Sport Andrea Abodi.

Malumori negli staff per i biglietti limitati

In una riunione tenutasi ieri, gli organizzatori avrebbero comunicato alle segreterie l’indicazione da seguire per l’accreditamento dei ministri, ai quali sarà garantito un solo biglietto omaggio nelle tribune d’onore.

La decisione ha suscitato irritazione negli staff, soprattutto perché, a quanto si è appreso, i ministri otterrebbero meno pass rispetto agli amministratori locali, a cui gli organizzatori di Milano-Cortina 2026 hanno riservato la possibilità di portare un accompagnatore. E come: un sindaco può portare un membro della famiglia o magari dello staff social, così da immortalare la partecipazione e trasformarla in contenuto, e i ministri no? Qualcuno nella call ha però invitato a non agitarsi: alla fine un modo si troverà, e qualche biglietto in più salterà fuori.

I ministri vogliono più accrediti

Neanche questo è però detto. Come riporta il giornalista Lorenzo De Cicco su Repubblica, gli organizzatori dei Giochi avrebbero mostrato una certa rigidità, aprendo alla possibilità di trovare dei biglietti “extra”, ma non nell’area riservata. In altre parole, se accreditati gratuitamente, gli accompagnatori dei ministri dovranno accomodarsi tra i comuni spettatori. L’ipotesi non è piaciuta ai partecipanti ministeriali alla call, che avrebbero reputato il privilegio insufficiente, e la questione non sarebbe stata risolta.

Questi litigano per un posto gratis mentre il Paese è sull’orlo della bancarotta”, ha commentato, condivisibilmente, un utente su X. Il problema, infatti, non riguarda la rappresentanza istituzionale, fondamentale in eventi di rilievo come le Olimpiadi: la presenza della premier o del Presidente della Repubblica o del ministro dello Sport ha un significato per tutta la comunità. Anche la partecipazione di un ministro, certamente. La partecipazione (gratuita) degli accompagnatori è invece cosa ben diversa.

I privilegi dei politici italiani

Che ai politici italiani piaccia ricevere biglietti gratuiti non è una novità. Fino al 2013, parlamentari e senatori disponevano di una tessera che consentiva loro l’accesso a tutte le manifestazioni sportive nazionali – in particolare alle partite di Serie A – senza bisogno di biglietto.

A interrompere questa consuetudine fu l’allora neo-eletto presidente del CONI, Giovanni Malagò, che decise di riservare il privilegio solo ai “Collari d’Oro”, gli sportivi italiani campioni del mondo. Una mossa accolta favorevolmente dalla società civile, a cui la politica non si oppose – e ci mancherebbe – ma che comunque non ha mai realmente fermato la tendenza, per i politici, a richiedere accessi riservati alle manifestazioni sportive o culturali.

Il precedente a Milano

La consuetudine di fornire accessi gratuiti alle manifestazioni ai politici non si è mai realmente interrotta. Spesso, basta un contatto con un ufficio stampa, buone relazioni personali, oppure una convenzione tra l’ente istituzionale di appartenenza e le squadre calcistiche del cuore.

È il caso di quanto avvenuto nel 2017 a Milano: grazie a una convenzione tra il Comune e i gestori dello Stadio San Siro, l’ufficio comunale disponeva di 370 biglietti gratuiti messi a disposizione dell’amministrazione per ogni evento. A eccezione del sindaco Beppe Sala, di tre consiglieri del PD e dell’intero gruppo 5S, risultò che ben 13 consiglieri comunali avevano ritirato tutti i 44 biglietti a loro disposizione. Insomma: un’intera stagione praticamente gratuita, senza mai pagare neanche un biglietto.

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