Nel mistero che avvolge il presunto tentativo di sabotaggio al GPS dell’aereo su cui, domenica 31 agosto, viaggiava la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, non è mancata l’ironia di Roberto Vannacci.
L’ex generale, oggi europarlamentare della Lega, ha pubblicato un video su Instagram per prendere in giro l’uso del volo privato da parte della presidente. Nel frattempo, in Europa, restano dubbi su quanto sia realmente accaduto nei cieli della Bulgaria, quando interferenze esterne avrebbero costretto l’aereo di von der Leyen a un atterraggio di emergenza, costringendo all'uso esclusivo di mappe cartacee.
In un video pubblicato sui suoi canali social, Vannacci si è fatto riprendere mentre si preparava a salire su un volo Ryanair.
“Vannacci non è come von der Leyen: non viaggia con voli privati, viaggia con Ryanair. Adesso vediamo se i russi faranno il jamming del GPS anche di questo aereo”, ha detto ironicamente, sottolineando la differenza tra lui e la presidente della Commissione europea. Una circostanza ovvia, a dir la verità, nulla per cui a scandalizzarsi, ma l’obiettivo del generale è chiaro: mantenere alta l’attenzione su una vicenda, quella del presunto sabotaggio all’aereo di von der Leyen, che presenta ancora punti oscuri.
Data la notizia dell’ atterraggio di emergenza a cui è stata costretta von der Leyen domenica scorsa, la Commissione europea aveva subito confermato le ipotesi secondo cui, dietro le interferenze GPS sull’aereo della presidente potesse esserci la mano russa. A confermare questa versione Arianna Podestà, portavoce della presidente a Bruxelles, che parlando della vicenda aveva dichiarato: “Abbiamo ricevuto informazioni dalle autorità bulgare, che sospettano si tratti di una palese interferenza da parte della Russia”.
Solo ieri, tuttavia, il governo bulgaro ha ufficialmente fatto marcia indietro su questa versione dei fatti. A essere messo in dubbio non è solo che la Bulgaria abbia espresso ufficialmente questi sospetti ai vertici della Commissione, ma persino l’avvenimento stesso delle interferenze.
“Non è stata registrata alcuna interferenza del segnale GPS dell’aereo che trasportava la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen”, ha dichiarato il ministro dei Trasporti e vice primo ministro bulgaro, Grozdan Karadjov, alla tv bTV.
Un’affermazione rilevante, che mette in discussione quanto sostenuto dalla Commissione.
Nella ricostruzione del vicepresidente bulgaro Karadjov, nessun membro del governo di Sofia avrebbe fuorviato la Commissione europea o suggerito una possibile interferenza della Russia.
"L’unica cosa che l’Amministrazione bulgara dell’Aviazione civile ha trasmesso all’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) è che esiste una segnalazione della conversazione tra torre e pilota in cui si afferma che il pilota ha avuto un problema con il Gps", ha spiegato il vicepremier. Il pilota stesso, al momento dell’atterraggio, avrebbe riferito solo di problemi minimi.
Il mistero su cosa sia realmente accaduto all’aereo su cui viaggiava von der Leyen rimane.
Interpellata sulla vicenda, la portavoce della Commissione europea, Arianna Podestà, ha chiarito che “l’incidente non riguarda specificamente la presidente, ma molti voli che attraversano il confine orientale europeo”, negando di aver mai indicato l’interferenza come diretta espressamente contro il volo di von der Leyen.
“È un dato di fatto che, dall’inizio della guerra di aggressione russa in Ucraina, questi episodi siano aumentati”, ha concluso, senza però chiarire le contraddizioni ulteriormente tra le versioni dei fatti fornite finora.
Appare comprensibile, allora, perché Vannacci, che fin dalle prime ore dopo la diffusione della notizia aveva parlato di “fake news” per delegittimare la Russia, sollevando dubbi tecnici e politici sull’accaduto, voglia ora mantenere alta l’attenzione sulle contraddizioni della Commissione, anche con video provocatori come quello di oggi,
Anche ieri l’europarlamentare è tornato sulla questione in un’intervista, definendo l’episodio “una bufala per attaccare il Cremlino”, alla quale, secondo lui, hanno abboccato la maggior parte dei politici italiani: “La signora Picierno, la signora Malpezzi, Calenda, Magi… non aspettano altro che notizie false da cavalcare per fare propaganda”.