Le trattative per l'individuazione dei candidati alla presidenza delle sette Regioni al voto in autunno sono giunte agli sgoccioli. Il centrosinistra, tra veti incrociati e tensioni sotterranee, è riuscito per primo a chiudere il quadro in tutte le Regioni. Il centrodestra, invece, appare ancora impantanato, con più di un nodo da sciogliere.
Il tempo a disposizione è quasi finito: il calendario elettorale è fitto e la campagna è già entrata nel vivo. Si comincia tra due settimane con l'apertura delle urne nelle prime due regioni chiamate a rinnovare i rispettivi Consigli regionali, e si continuerà fino al 23 novembre, data ultima per la convocazione dei comizi elettorali.
Domani riapre ufficialmente i battenti anche il Parlamento italiano, dopo la lunga pausa estiva. Una pausa formale, poiché, quest'anno la politica non è mai davvero andata in ferie. Per i leader dei principali partiti italiani sono state settimane convulse, nel corso delle quali è stato detto tutto e il contrario di tutto.
Ecco, dunque, un rapido recap per chi è appena rientrato dalle ferie o per chi, distratto dal mare o dalla montagna, ha perso qualche passaggio e ora cerca di rimettersi in pari.
Le Regioni chiamate al voto questo autunno sono sette: Valle d'Aosta, Veneto, Toscana, Marche, Campania, Puglia e Calabria. Non essendo stato raggiunto un accordo per un election day unico, ogni Regione voterà in una data diversa.
Si inizia il 28 e 29 settembre con le Marche e la Valle d'Aosta. Si proseguirà con la Calabria, che voterà il 5 e 6 ottobre: un’elezione anticipata di un anno rispetto alla scadenza naturale, dovuta alle dimissioni del presidente uscente Roberto Occhiuto (Forza Italia), rassegnate lo scorso 31 luglio.
Il 12 e 13 ottobre toccherà, poi, alla Toscana.
Restano ancora incerte, invece, le date del voto in Campania, Veneto e Puglia, dove probabilmente le elezioni slitteranno a novembre per i ritardi dei partiti a trovare un accordo sui candidati. La data più probabile dovrebbe essere quella del 23 novembre, che poi è anche la data limite per la convocazione delle elezioni. Non è ancora chiaro se le ultime tre Regioni voteranno nello stesso fine settimana, o se si preferirà votare in date diverse.
Con la capitolazione di Antonio Decaro in Puglia, il centrosinistra ha chiuso la partita per la scelta dei candidati nelle sette regioni al voto, arrivando al traguardo in netto anticipo rispetto al centrodestra. La coalizione di Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni alla fine si presenta unita e compatta in tutte le regioni.
Ecco i nomi, sei in tutto (e nessuna donna), scelti da Conte e Schlein per battere il centrodestra. I nomi sono sei, e non sette, perché in Valle d'Aosta l'elezione del presidente di regione segue regole differenti rispetto alle regioni a statuto ordinario.
Nelle Marche, il campo largo ha puntato tutto sull'ex sindaco di Pesaro, oggi europarlamentare del PD, Matteo Ricci che sfiderà il governatore uscente del centrodestra, Francesco Acquaroli (FdI). La sua candidatura è rimasta in bilico per settimane in seguito a un'inchiesta aperta dalla Procura di Pesaro. Nonostante i tentennamenti, il Movimento 5 Stelle ha deciso di sostenerlo ufficialmente. In Toscana è stato confermato il governatore uscente del Partito Democratico, Eugenio Giani. Anche in questo caso il M5S ha inizialmente espresso dubbi, ma un sondaggio interno tra gli iscritti ha sbloccato la situazione e portato al via libera definitivo.
In Campania è stato scelto l'ex presidente della Camera del Movimento 5 Stelle, Roberto Fico, dopo un'estenuante trattativa con il governatore uscente Vincenzo De Luca. È del Movimento 5 Stelle anche il candidato in Calabria, ovvero, l'ex presidente dell'Inps, Pasquale Tridico.
In Veneto il campo largo ha puntato tutto su Giovanni Manildo (PD), già sindaco di Treviso.
In Puglia, infine, la coalizione è riuscita a convincere l'ex sindaco di Bari, Antonio Decaro (PD) ad abbandonare lo scranno a Bruxelles e a candidarsi per la poltrona di governatore. Tra veti incrociati e tensioni, anche questa trattativa ha fatto perdere il sonno alla segretaria PD.
Ancora tutta da definire, invece, la situazione nel centrodestra. I nodi irrisolti in Veneto, Campania e Puglia stanno rallentando in modo significativo la coalizione di maggioranza, che al momento appare in evidente difficoltà rispetto al centrosinistra. A parte le riconferme dei governatori uscenti, infatti, gli alleati di governo non sono riusciti ancora a indicare i nomi dei candidati nelle altre regioni.
Nelle Marche è stato confermato il governatore uscente di Fratelli d'Italia, Francesco Acquaroli, che sfiderà Matteo Ricci. In Calabria è stato riconfermato il governatore di Forza Italia, Roberto Occhiuto, che sfiderà Pasquale Tridico.
In Toscana, il nome più accreditato è quello del sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi (FdI), che dovrebbe affrontare il governatore uscente Eugenio Giani (PD). Tuttavia, manca ancora una conferma ufficiale da parte della coalizione.
Le vere criticità si concentrano nelle tre Regioni rimaste senza candidato.
Il Veneto è il nodo più intricato da sciogliere, con la Lega che non vuole rinunciare a una delle sue roccaforti. Ha proposto il nome del sottosegretario Alberto Stefani, che tuttavia non piace agli alleati. Fratelli d'Italia aspira a proporre un suo candidato. C'è poi la questione del governatore uscente Luca Zaia, intenzionato a presentare una propria lista senza il via libera degli alleati.
In Campania si cerca una figura civica, che riesca a mettere d'accordo tutti. Ci sono diversi nomi, ma nessuno sembra prevalere. In alternativa, se la coalizione dovesse optare per un candidato politico, i nomi in campo sarebbero quelli del viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli (FdI), o della deputata di Noi Moderati, Mara Carfagna. Intanto, dall'altro lato della barricata, Roberto Fico resta in attesa di conoscere il nome del suo sfidante.
In bocca al lupo al nostro @Roberto_Fico per la nuova sfida che lo attende.
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) September 6, 2025
Roberto, saremo tutti con te in questa corsa alla guida della Regione Campania. Ci vediamo domani pomeriggio a Napoli! pic.twitter.com/TNOq5kN2I7
In Puglia, infine, la partita sembra sul punto di delinearsi. In campo ci sono le candidature dei due coordinatori regionali di Fratelli d'Italia e Forza Italia, Marcello Gemmato e Mauro D'Attis. Dovrebbe essere uno dei due a sfidare il popolarissimo ex sindaco di Bari, Antonio Decaro.
La decisione finale, però, non è ancora stata presa. La prossima settimana i quattro leader di centrodestra dovrebbero incontrarsi per provare a trovare una soluzione.