08 Sep, 2025 - 19:10

Perché Israele gioca con il lutto al braccio contro l'Italia? I motivi della decisione

Perché Israele gioca con il lutto al braccio contro l'Italia? I motivi della decisione

Sale l'attesa per la sfida di questa sera tra Italia e Israele. La nazionale di Gennaro Gattuso vuole dare continuità al 5-0 contro l'Estonia per raggiungere il secondo posto nel girone e mettere pressione alla Norvegia. Il pronostico è tutto dalla parte degli azzurri, che proveranno a partire forti per dare un segnale alla partita. La sfida arriva dopo giorni di polemiche, che si sono susseguite per una serie di ragioni. 

Il dibattito sulla partecipazione di Israele ai Mondiali ha avuto un ruolo di rilievo nei principali media italiani. Secondo alcuni, la nazionale di Ran Ben Shimon non dovrebbe prendere parte alla manifestazione per motivi politici, mentre per altri la scelta di giocare in Ungheria è incomprensibile. Nel frattempo Israele scenderà in campo con il lutto al braccio, in segno di rispetto verso la recente strage che ha scosso il Paese. 

Israele con il lutto al braccio contro l'Italia: ecco perché

Israele indosserà la fascia nera al braccio per ricordare l'attentato di questa mattina a Gerusalemme, che è costato la vita a sei persone. La richiesta della Federazione è stata approvata dalla Uefa, che ha dato il via libera dopo poche ore.

I civili sono morti dopo che due attentatori hanno aperto il fuoco nei pressi di una fermata dell'autobus al nord della città, dando vita a una vera e propria strage. Tra le vittime dell'attentato figurano il rabbino Levi Yitzhak Fash, addetto alla manutenzione della yeshivà Kol Torah, Yaakov Pinto, 25enne residente a Gerusalemme, il rabbino Israel Menatzer e il rabbino Yosef David.

Il polverone attorno a Gattuso 

Per giorni si è parlato di quanto fosse coerente giocare Israele-Italia. Il ct azzurro, Gennaro Gattuso, si è esposto pubblicamente in conferenza stampa sottolineando: “Sono un uomo di pace, ma la partita la dobbiamo giocare”. Dichiarazioni che hanno creato più di qualche polemica, distogliendo l'attenzione dalle questioni di campo.

A rendere il quadro ancora più teso ci ha pensato uno striscione comparso sotto casa dell'allenatore a poche ore dalla sfida di Debrecen: "Rino, non si gioca con chi uccide bambini". In tutto questo sembra evidente che Gattuso non sia l'uomo più adatto per prendere queste decisioni, che spettano da sempre ad altre figure e ad altri ruoli.  

Parola al campo

Al di là di tutte le questioni politiche, sarà il campo a dare il suo verdetto sul match di questa sera. L'Italia parte ampiamente favorita e avrà l'obbligo di tornare a casa con i tre punti per non complicarsi ulteriormente la vita. La strada verso la testa del girone è complicata e i ragazzi di Gattuso sanno di dover compiere un miracolo per evitare i playoff in vista dei Mondiali. 

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