08 Sep, 2025 - 19:33

Perché Israele-Italia si gioca in Ungheria?

Perché Israele-Italia si gioca in Ungheria?

La sfida tra Israele e Italia, valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026, non si disputa in terra israeliana, bensì allo stadio Nagyerdei di Debrecen, in Ungheria. Una decisione che non nasce da ragioni sportive, ma da precise esigenze di sicurezza internazionale e da vincoli imposti dalla UEFA.

Perché Israele-Italia si gioca in Ungheria? 

Dall’ottobre 2023, in seguito allo scoppio della guerra tra Israele e Hamas, la UEFA ha vietato lo svolgimento di partite internazionali in Israele. Il rischio di attacchi e l’instabilità generale hanno reso impossibile garantire la protezione di giocatori, staff e tifosi.

Tra i Paesi europei disponibili a ospitare Israele, l’Ungheria si è distinta come scelta stabile e affidabile. Ecco perché Israele-Italia si gioca nel paese magiaro.

Il governo di Viktor Orbán mantiene infatti rapporti solidi con Israele e ha adottato misure severe contro manifestazioni potenzialmente rischiose, creando un contesto più controllato per eventi sportivi di alto livello.

Il quadro geopolitico dello spostamento

La scelta dell’Ungheria non è soltanto tecnica: riflette un quadro geopolitico complesso, in cui il calcio si intreccia con la diplomazia.

Orbán si presenta come alleato di Israele in Europa, offrendo il suo Paese come “porto sicuro” in un momento di isolamento internazionale.

Altri Stati, come Belgio e Svizzera, hanno invece rifiutato di ospitare partite di Israele, temendo disordini o non riuscendo a garantire la sicurezza.

Questo ha trasformato l’Ungheria nel principale hub alternativo per le partite della nazionale israeliana, dando vita a una sorta di “esilio calcistico” che dura da mesi.

Lo stadio di Debrecen

Il teatro della sfida è il Nagyerdei Stadion, impianto moderno da circa 20.000 posti, già utilizzato da Israele per altre gare ufficiali. La città di Debrecen, seconda in Ungheria per dimensioni, è stata selezionata anche per la sua posizione logistica e per la capacità di gestire flussi di tifosi in un ambiente ritenuto sicuro.

Implicazioni sportive e simboliche

Per Israele, ogni partita disputata “in casa” lontano dal proprio territorio assume il valore di un esilio calcistico forzato. Per l’Italia, invece, il match in Ungheria rappresenta una sfida fondamentale nel girone I, ma anche un’occasione per confrontarsi con una cornice insolita e carica di significato politico.

Israele–Italia si gioca in Ungheria per motivi di sicurezza e regolamenti UEFA. La scelta di Debrecen non è casuale, ma riflette l’intreccio tra sport e geopolitica che accompagna il calcio internazionale. La partita valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026 diventa così molto più di un semplice evento sportivo: un simbolo della complessità del nostro tempo.

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