09 Sep, 2025 - 12:42

Bonus mamme, cambia tutto: chi prende di più ora tra lavoratrici e disoccupate

Bonus mamme, cambia tutto: chi prende di più ora tra lavoratrici e disoccupate

Il governo Meloni ha sottolineato l’esigenza di rafforzare il sostegno alle madri, con misure concrete che vadano oltre quelle già esistenti, come la Carta dedicata a Te o l’Assegno unico universale, valido per ogni figlio fino a 21 anni (senza limiti in caso di disabilità). Rafforzare i bonus per le mamme e introdurre nuovi incentivi, sia per le lavoratrici sia per le disoccupate, appare fondamentale per favorire la crescita della famiglia senza dover rinunciare alla carriera professionale.

Non sorprende che molte lettrici chiedano: “Chi può richiedere il Bonus Mamme Disoccupate?” o “Quanto spetta alle mamme lavoratrici nel 2025?”. Queste domande evidenziano come gli interventi statali varino in base alla condizione lavorativa della madre. Vediamo quindi, con chiarezza e riferimenti normativi, come funzionano i bonus nel 2025.

Mamme lavoratrici o disoccupate: come funziona il bonus

I principali strumenti di sostegno alle madri si inseriscono in due specifici ambiti legislativi. Il primo riguarda le mamme disoccupate ed è l'Assegno di maternità dei Comuni, disciplinato dal Decreto Legislativo 151/2001, tuttora in vigore

L'altro bonus, quello per le mamme lavoratrici, è stato ridefinito dalla Legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023) e ulteriormente aggiornato con le disposizioni approvate dal Consiglio dei Ministri a giugno 2025, confluite nella Legge di Bilancio 2025. Il sostegno alle lavoratrici madri è stato ulteriormente rafforzato con lo stanziamento di 180 milioni di euro aggiuntivi, che si sommano ai 300 milioni già previsti, portando le risorse totali a 480 milioni.

Bonus mamme disoccupate 2025: requisiti, importo e domanda

Le madri disoccupate non sono escluse dai bonus. Coloro che non hanno un'occupazione lavorativa e non percepiscono un'indennità o altri trattamenti di maternità possono richiedere l'Assegno di maternità dei Comuni.

Chi può richiedere il bonus mamme disoccupate? 

Come anticipato, le madri senza occupazione possono richiedere questo incentivo se soddisfano i seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana, UE o extracomunitaria con permesso di soggiorno valido;
  • residenza in Italia;
  • reddito ISEE non superiore a 20.382,90 euro.

Il bonus ammonta a 2.037 euro complessivi, suddivisi in cinque rate mensili da 407,40 euro.

L'importo è soggetto a rivalutazione annuale in base agli adeguamenti ISTAT. Pertanto, dal 2026 potrebbe subire una lieve rimodulazione sia nel valore che nei requisiti reddituali. 

Per ottenere l'assegno è necessario presentare la richiesta al Comune di residenza entro sei mesi dalla nascita, adozione o affidamento del minore.

Quanto spetta alle mamme lavoratrici nel 2025?

Per le lavoratrici, la tipologia di bonus varia in base al tipo di contratto. Le occupate con contratto a tempo determinato o autonome (non in regime forfettario) hanno diritto a un bonus così articolato:

  • 480 euro complessivi, equivalenti a circa 40 euro al mese, da corrispondere in un'unica soluzione a dicembre 2025 ed erogati dall'INPS. Questo importo, pari a 480 euro netti, è esente da prelievi fiscali e contributivi.

La misura, disciplinata dall’articolo 6 del Decreto-legge 30 giugno 2025, n. 95, è diventata ufficiale con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 149 del 30 giugno 2025.

Possono richiedere l'incentivo economico le lavoratrici che hanno maturato un reddito non superiore a 40.000 euro, con almeno due figli a carico (fino a 10 anni per il secondo, fino a 18 anni per il terzo).

 Lo stesso contributo è riconosciuto anche alle lavoratrici con tre o più figli con contratto a tempo determinato, autonome e professioniste, fino al compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo.

Bonus mamme a tempo indeterminato: decontribuzione fino a 3.000 euro

Per le lavoratrici con contratto a tempo indeterminato, rimane attivo l'esonero contributivo che aumenta il netto in busta paga. La misura è più strutturata e così articolata:

  • esonero contributivo parziale fino a 3.000 euro annui, valido per madri con tre o più figli, di cui l’ultimo di età inferiore ai diciotto anni;
  • aumento dell’importo netto in busta paga;
  • con il Messaggio numero 401 del 31 gennaio 2025, l'INPS ha definito l'applicazione anche nei casi di affido e adozione.

Il Ministro Giorgetti si è detto soddisfatto dell'introduzione di queste misure strutturali a favore della famiglia, che mirano a sostenere l'occupazione femminile e a incentivare la natalità.

Differenze tra bonus mamme occupate e disoccupate

 Per capire meglio le due misure, ecco un riepilogo delle principali differenze:

  • mamme disoccupate: sostegno più alto, circa 2.037 euro, ma limitato a soli cinque mesi;
  • mamme occupate con contratti precari o autonome: bonus più contenuto, pari a 40 euro al mese, che si aggiunge al reddito da lavoro;
  • mamme con contratto indeterminato: vantaggio a lungo termine grazie alla decontribuzione fino a 3.000 euro annui.

Domande frequenti sul bonus mamme 2025

  1. Posso richiedere sia il bonus per disoccupate che quello per occupate? No, sono misure alternative.
  2. Serve l'ISEE per il bonus mamme lavoratrici? No, conta solo il reddito annuo dichiarato. Il contributo riconosciuto non rileva ai fini del calcolo dell'ISEE.
  3. Quando arriva il pagamento? Per le disoccupate in cinque rate mensili, per le occupate in un'unica soluzione a dicembre 2025.
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