È un lungo elenco di errori, quello con cui il generale Roberto Vannacci ha attaccato il governo dell’Unione Europea durante il suo intervento di oggi al Parlamento Europeo.
L’europarlamentare della Lega ha preso la parola durante la seduta plenaria a Strasburgo e ha lanciato un chiaro messaggio sulla posizione del suo partito sulla guerra in Ucraina:
“Non una goccia di sangue italiano verrà versato”, ha avvertito Vannacci rivolgendosi direttamente all’Alta Rappresentante Europea per gli Affari Esteri Kaja Kallas presente in aula.
Kallas stamane ha rilasciato dichiarazioni molto poco rassicuranti sulla posizione dell’UE in merito al conflitto in corso tra Russia e Ucraina.
“Finché la Russia proseguirà la sua guerra illegale, dobbiamo farlo anche noi", aveva dichiarato appena pochi minuti prima nel corso del suo intervento, lasciando perplessi molti dei presenti.
Nel suo discorso il generale Roberto Vannacci ha elencato tutti i fallimenti dell’Europa, dai dazi all’immigrazione, fino alle scelte sulla guerra in Ucraina.
Ha accusato Vannacci che poi ha proseguito:
"Ha fallito sui dazi così brillantemente negoziati da Frau von der Leyen; ha fallito sull’immigrazione riempiendo l’Europa dei disperati della Terra; ha fallito sull’energia che prima compravamo economicamente dai russi e oggi spendiamo 700 miliardi di euro per comprarla da Washington; ha fallito sulle armi che oggi compriamo dagli Stati Uniti per darle e regalarle agli ucraini. Ha fallito sulla guerra pensando di poterla vincere con sanzioni economiche e tanta propaganda."
Un lungo elenco di promesse mancate, che l’europarlamentare della Lega ha evidenziato con decisione. Ma è sull’ultimo punto che il vicesegretario della Lega è stato categorico, ovvero, sul rifiuto a qualsiasi possibilità di invio di militari italiani a combattere in Ucraina.
Chiarisce il Generale che poi avverte:
Il dibattito sulla possibilità di inviare truppe europee a sostegno dell’esercito ucraino ha incendiato nelle ultime settimane anche il dibattito politico in Italia. La posizione del governo italiano coincide con quella della Lega.
Il vicepremier Matteo Salvini ha ribadito il concetto con un post su X in cui ha dichiarato che la Lega non approverà mai l’invio di un solo militare italiano “a combattere e a morire” in Ucraina.
Ha chiarito il leader del Carroccio.
Soldati italiani a combattere e morire in Ucraina e Russia? Mai. pic.twitter.com/vwJNnoaNGp
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) September 9, 2025
È un momento molto delicato per il futuro dell’Unione Europea. Nei prossimi giorni il Parlamento Europeo dovrà discutere la mozione di censura contro la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, presentata da “Left” e che – a differenza del passato – rischia di essere approvata. Sarebbe la prima volta nella storia del Parlamento Europeo e aprirebbe una fase di caos istituzionale senza precedenti.