Dopo aver fatto il giro del mondo, la notizia dell’attacco con drone avvenuto stanotte su una delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla - così come denunciato dagli attivisti a bordo - entra anche nel dibattito politico italiano.
Le opposizioni, in particolare, hanno espresso forte preoccupazione, chiedendo al governo un intervento immediato a tutela dell’equipaggio della missione umanitaria internazionale, partita da Barcellona e diretta verso le coste di Gaza per sfidare il blocco navale israeliano e portare aiuti alla popolazione civile.
In un punto stampa urgente convocato questa mattina a Tunisi, gli attivisti della Global Sumud Flotilla hanno denunciato l’attacco subito nella notte da un drone, mostrando i video delle telecamere di bordo. Le autorità tunisine, tuttavia, hanno smentito la versione degli attivisti, negando la presenza di droni nell’area e ipotizzando invece un incendio sviluppatosi a bordo.
In Italia, le reazioni alla notizia non si sono fatte attendere. A farsi sentire, in particolare, sono stati i partiti dell’opposizione, che sin dall’avvio della missione umanitaria hanno espresso sostegno alla Global Sumud Flotilla.
"Tajani e Meloni hanno il preciso dovere di garantire la sicurezza dei cittadini italiani a bordo della missione. Chiediamo che il ministro convochi immediatamente l’ambasciatore israeliano per chiarire se Tel Aviv sia dietro l’attacco di questa notte", ha dichiarato Riccardo Ricciardi, capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera.
Ricciardi ha poi aggiunto: "Non è più possibile accettare l’ignavia e la codardia politica di Tajani e Meloni", richiamando il governo all’impegno preso nei confronti dei cittadini italiani impegnati in una missione "di grande valore umano e politico", volta a riscattare "l’immagine di un Occidente totalmente inerte di fronte al genocidio del popolo palestinese".
La posizione netta del Movimento 5 Stelle è stata ribadita anche da Giuseppe Conte, che ha parlato di paradosso: "Cittadini impegnati in un progetto umanitario contro il genocidio a Gaza trattati come terroristi, mentre il governo criminale di Netanyahu è considerato un alleato con tutti gli onori. Italia ed Europa si schierino nettamente a fianco dei cittadini della Global Sumud Flotilla, con accertamenti e azioni concrete e incisive".
Di tono diverso, e sicuramente meno accorato, è stato invece il messaggio di Elly Schlein, che condividendo sui social il video dell’attacco alla Flotilla si è limitata a esprimere solidarietà e a chiedere che "l’Unione Europea e i governi tutelino la missione umanitaria".
Al governo si è rivolto anche Nicola Fratoianni di Avs: "La nave si trovava in acque territoriali tunisine, ma questo evidentemente non ha fermato il governo di Netanyahu, che ancora una volta calpesta il diritto internazionale e bombarda una nave che trasporta aiuti alimentari. Ci aspettiamo parole chiare dal governo italiano e dai governi europei. Subito".
Anche Angelo Bonelli ha commentato su X: "La Global Sumud Flotilla è stata colpita da un razzo che ha provocato un incendio. Si tratta di un atto gravissimo contro la missione umanitaria per Gaza".
Nessun dubbio neanche da parte di Riccardo Magi, segretario di +Europa, sul fatto che la Family Boat della Global Sumud sia stata colpita: "Il messaggio è chiaro: vogliono intimidire decine di vele partite da tutta Europa e silenziare la speranza di chi non si arrende all’ingiustizia".
Nel suo post, Magi si è poi rivolto all’esecutivo: "L’attacco di stanotte è avvenuto in acque tunisine. Il governo Meloni, che con Tunisi ha un patto di ferro, dovrebbe chiedere conto direttamente a Saied".
Nessun commento, al momento, è arrivato dai leader dell’ex Terzo Polo, Matteo Renzi e Carlo Calenda.
Sollecitato al termine di una riunione e incalzato dalla stampa dopo le reazioni dell’opposizione, il ministro degli Esteri Tajani si è mostrato molto cauto sulla possibilità di intraprendere azioni: "Attendiamo gli esiti delle indagini tunisine", ha detto, sottolineando come l’episodio non abbia coinvolto alcun connazionale e sia avvenuto nelle acque territoriali tunisine, per giunta su una nave battente bandiera portoghese.
"Non possiamo fare nulla", ha riassunto Tajani, rassicurando che l’ambasciata italiana a Tunisi è stata allertata per la presenza di cittadini italiani. La presidente del Consiglio, per ora, non ha rilasciato nessun commento.