10 Sep, 2025 - 10:22

Chi è Flavius Savu e perché potrebbe essere sentito dalla Procura di Pavia per il caso Poggi

Chi è Flavius Savu e perché potrebbe essere sentito dalla Procura di Pavia per il caso Poggi

È stato arrestato a Zurigo, in Svizzera, dopo diversi anni di latitanza. Flavius Savu, cittadino romeno, era stato condannato nel 2014 a 5 anni con un complice per il "ricatto hot" all’ex rettore del Santuario della Bozzola a Garlasco.

Il 21 maggio scorso Savu aveva fatto delle dichiarazioni al programma tv Chi l'ha visto? sull'omicidio di Chiara Poggi: per questo motivo potrebbe essere sentito dalla Procura di Pavia.

Chi è Flavius Savu, condannato per estorsione al Santuario della Bozzola a Garlasco 

Il nome di Flavius Savu è tornato alla ribalta nei mesi scorsi per un presunto collegamento con la nuova inchiesta della Procura di Pavia sull'omicidio di Chiara Poggi, la 26enne uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. L'unico indagato per il delitto è, al momento, Andrea Sempio.

Oltre dieci anni fa Savu è stato condannato per estorsione aggravata insieme al complice Florin Tanasie. Secondo quanto emerso, i due avevano prima adescato e poi ricattato l'ex rettore del Santuario della Bozzola a Garlasco, don Gregorio Vitali, chiedendogli denaro per non diffondere un video hot di cui sarebbe stato protagonista (mai trovato).

Altri soldi, 250mila euro, erano stati richiesti alla Diocesi di Vigevano per il loro silenzio. Al momento della condanna, però, i due erano già fuggiti.

Flavius Savu è stato arrestato nelle scorse ore a Zurigo, come confermato anche dal suo legale, Roberto Grittini. Ora potrebbe essere sentito dalla Procura di Pavia per un motivo ben preciso.

L'uomo, intervistato nel maggio 2025 dalla trasmissione tv Chi l'ha visto?, aveva collegato la morte di Chiara Poggi allo scandalo dei festini hot che aveva coinvolto il Santuario.

Le dichiarazioni di Savu su Santuario della Bozzola e Chiara Poggi

Il 21 maggio scorso Savu aveva dichiarato dalla latitanza che "Chiara Poggi aveva scoperto un giro di scandali sessuali nel santuario e aveva detto che avrebbe parlato".

Anche l'avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, ha più volte sostenuto la tesi di un "segreto" scoperto da Chiara e per il quale sarebbe stata uccisa. Una pista che, per il momento, non ha trovato riscontri investigativi da parte della Procura di Pavia e dei carabinieri.

Nei mesi scorsi la Procura ha comunque acquisito gli atti dell'inchiesta sui ricatti a sfondo sessuale al Santuario Madonna della Bozzola e ora potrebbe decidere di sentire Savu, come ipotizzato anche dal suo legale. 

"È possibile che lo possano sentire nella nuova indagine su Garlasco visto che è stato tirato in ballo” ha dichiarato l'avvocato Grattini. Aggiungendo che probabilmente arriverà in Italia "non prima di un mese".

Nel giugno scorso Cleo Koludra Stefanescu, nipote di Flavius Savu, in carcere per omicidio, aveva fatto delle rivelazioni in un memoriale, su cui si legge:

virgolette
Mio zio Savu un giorno in confidenza mi disse che aveva conosciuto una ragazza di Garlasco di nome (omissis). Lei stessa riferiva a mio zio che c'era un grosso giro di pedofilia e una specie di prostituzione riguardo il Santuario delle Bozzole gestito da un custode che lavorava per (omissis).

Al via gli accertamenti sulla spazzatura di casa Poggi

Si aggiunge intanto un nuovo capitolo nell’inchiesta sul delitto di Chiara Poggi. Oggi, 10 settembre 2025, in Questura a Milano, gli esperti impegnati nell’incidente probatorio procederanno con gli accertamenti disposti dalla gip Daniela Garlaschelli sulla spazzatura rinvenuta nella casa dove viveva la vittima.

L’attenzione, questa volta, è sulle impronte. Saranno utilizzate delle tecniche di laboratorio per andare alla ricerca di eventuali impronte latenti "sull’etichetta in carta arancione Estathé, sui sacchetti della spazzatura, dei biscotti e dei cereali”.

I consulenti dell'unico indagato Andrea Sempio e della famiglia della vittima avevano già lavorato con la perita Denise Albani sulla spazzatura in merito al DNA.

Erano emersi solo i profili genetici di Chiara Poggi e di Alberto Stasi, condannato a 16 anni di reclusione in via definitiva per il delitto.

 

LEGGI ANCHE