Torino conferma il suo orientamento progressista, mantenendosi più vicina al centrosinistra – o “Campo Largo”, come viene spesso definito – che al centrodestra. È quanto emerge dall’ultima rilevazione di BiDiMedia, realizzata i primi di settembre per Lo Spiffero. Se si votasse oggi per le elezioni politiche, la somma delle forze progressiste, escludendo Azione che si definisce fieramente terzopolista, raggiungerebbe il 51%, con il Centrodestra fermo al 37,2%, distanziato di quattordici punti. Il Partito Democratico si confermerebbe primo partito in città con il 26,8%, seguito da Fratelli d’Italia al 23,2%, mentre Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra si attesterebbero intorno al 10%. All’interno della coalizione di Centrodestra, la sfida per il secondo posto vede Forza Italia al 7% e la Lega al 6,2%. Tra i centristi, spicca Azione con il 4,1%, ben al di sopra della media nazionale.
Il predominio del Centrosinistra emerge anche a livello comunale. Le liste progressiste, anche escludendo il Movimento 5 Stelle – attualmente all’opposizione della giunta Lorusso – arriverebbero al 41,5%, superiore al 39,8% del centrodestra. Tuttavia, non tutte le notizie sono favorevoli per la maggioranza cittadina. La fiducia nei confronti del sindaco Lorusso appare più fragile: solo il 37% dei torinesi assegna un voto positivo alla sua amministrazione, mentre il 60% giudica insufficiente il suo operato, con punte del 22% che danno addirittura 1 come voto. Una valutazione critica si riscontra anche nei confronti della giunta, bocciata da quasi due terzi della popolazione.
Il malcontento non è uniforme: alcune aree dell’amministrazione ricevono consensi netti, come la progettazione PNRR e le opere pubbliche, con un saldo positivo di 25 punti, mentre la sicurezza (-39) e la viabilità (-28) risultano fortemente bocciate. Questo disallineamento si riflette nelle intenzioni di voto: se le elezioni si tenessero oggi, poco più del 34% sceglierebbe Lorusso al primo turno, in netto calo rispetto al 44% di quattro anni fa. A beneficiarne non sarebbe il Centrodestra, stabile sui valori precedenti, ma un generico candidato terzo, stimato intorno al 28%. Questa percentuale raccoglie elettori del M5S, delusi del centrosinistra e simpatizzanti del terzo polo, creando un bacino eterogeneo ma significativo che potrebbe influenzare la competizione elettorale futura.
Le rilevazioni confermano che Torino resta una città a vocazione progressista. Il centrosinistra, anche senza il supporto di liste minori come il M5S, mantiene un vantaggio complessivo sulle forze di centrodestra.
Il PD si conferma primo partito, mentre FdI è stabile come seconda forza. Il trend riflette la consolidata attrazione della città verso le politiche progressiste, nonostante le oscillazioni legate a singoli candidati o a specifiche aree amministrative.
Il dato più interessante riguarda il sindaco Lorusso. Pur se il centrosinistra resta predominante, la fiducia nei confronti del primo cittadino è in calo: il 60% dei torinesi lo giudica negativamente, con forti critiche alla gestione di sicurezza e viabilità.
La divisione interna tra aree promosse e bocciate sottolinea come il consenso non sia omogeneo e suggerisce che il successo elettorale dipenderà dalla capacità di valorizzare i punti di forza e contenere le criticità percepite dalla cittadinanza.
Il crollo di fiducia verso Lorusso apre spazio a candidati terzi. La stima di un 28% di elettori potenzialmente disponibili indica un bacino eterogeneo, formato da insoddisfatti del centrosinistra, M5S, centristi e altre anime politiche. Questo gruppo rappresenta un elemento dinamico della scena elettorale torinese: chi riuscirà a intercettare questa massa di voti potrebbe influenzare in modo determinante le prossime elezioni, rendendo la partita più aperta rispetto al passato.
Pur se al secondo turno prevarrà la logica bipolare tra centrosinistra e centrodestra, l’esito delle elezioni non è più scontato come qualche anno fa.
???? Comunali Torino - sondaggio BiDiMedia
— Sondaggi Bidimedia (@SBidimedia) September 12, 2025
???? Centrosinistra classico oltre il 40% a livello cittadino. Il Campo largo supererebbe il 50%
???? Centrodestra sui valori del 2021
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