L'eliminazione di Gianmarco Tamberi ai Mondiali di atletica di Tokyo è la sorpresa più grande della giornata. La pedana non gli ha sorriso: dopo settimane di dubbi legati alla condizione fisica, l'azzurro non è riuscito a rispettare le attese fallendo l'accesso in finale.
C'era grande entusiasmo e voglia di riscatto, nonostante la preparazione e i recenti infortuni non lasciassero presagire nulla di buono. Alla fine l'italiano ha dovuto fare i conti con la realtà, incassando una delle delusioni più grandi della sua carriera. E ora la disfatta di Tokyo rischia di lasciare pesanti conseguenze sul futuro.
Il risultato della gara è stato impietoso: Tamberi ha saltato 2,16 alla prima prova e si è poi arreso a 2,21, misura che non è bastata per volare in finale. Un duro colpo per un atleta che, solamente quattro anni fa, ha conquistato l'oro olimpico.
In pedana si notava la fasciatura alla coscia sinistra e la mancanza di spinta. Anche i compagni Stefano Sottile e Manuel Lando non sono riusciti a passare il turno. Sorride invece Matteo Sioli, che si giocherà il tutto per tutto in finale provando a far dimenticare la delusione di Tamberi.
Il capitano azzurro non ha nascosto la sua amarezza al termine della gara. Tamberi ha capito subito di non essere al top della forma e i problemi fisici lo hanno limitato in maniera evidente. Sarà fondamentale ripartire subito e lasciarsi alle spalle una delle pagine più buie degli ultimi anni.
L’eliminazione di Tokyo fa riflettere ma non porterà a decisioni estreme. A 33 anni Tamberi sente di poter dare ancora molto al movimento azzurro e l'ipotesi ritiro non è contemplata. L'obiettivo resta quello di farsi trovare pronto in vista di Los Angeles 2028, quando punterà a tornare protagonista nel salto in alto e a conquistare nuove medaglie.