Il mondo del giornalismo piange la morte di Franco Ligas. Lo storico telecronista è scomparso nel pomeriggio di oggi 15 settembre, lasciando un vuoto immenso tra gli appassionati di sport. Ligas ha rappresentato un esempio per molti anni, svolgendo il suo mestiere con una passione e una professionalità fuori dal comune. Una carriera dedicata in tutto e per tutto al giornalismo, che lo ha ripagato facendolo entrare la sua voce nelle case di milioni di italiani.
Dal calcio all'ippica, dalla boxe al ciclismo: Ligas ha accompagnato i principali eventi sportivi italiani con la stessa dedizione del primo giorno. Mai una parola fuori posto o un atteggiamento sopra le righe, il telecronista è stato un simbolo per generazioni e generazioni di futuri giornalisti. Scopriamo allora nel dettaglio chi era Franco Ligas e come è morto.
Franco Ligas è morto dopo una lunga malattia, che aveva fortemente condizionato la sua vita negli ultimi anni. Il giornalista non ha mai rivelato di cosa soffrisse e non ci sono informazioni certe sul male che ha portato al decesso.
In ogni caso Ligas ha lottato fino all'ultimo con tutte le sue forze, continuando a lavorare al suo blog e a coltivare la passione per lo sport anche dopo la pensione. Un professionista esemplare che lascia un vuoto enorme all'interno dello sport azzurro.
Nato a Oristano (Sardegna) il 10 gennaio 1946, Ligas ha iniziato la carriera giornalistica nel 1976 intervistando Adriano Panatta e Nicola Pietrangeli, reduci dallo storico trionfo in Coppa Davis.
Da qui ha iniziato a farsi notare, guadagandosi la conduzione di "DDA-Dirittura d'Arrivo" tra ippica, pugilato, basket e ciclismo. Il telecronista si è spento oggi all'età di 79 anni ma il suo ricordo verrà associato per sempre a quei racconti unici e carichi di emozioni.
Ligas è sempre stato molto riservato sulla sua vita privata, non rivelando mai l'identità di sua moglie davanti alle telecamere. Il giornalista ha avuto un figlio, nato a Firenze durante uno dei momenti più intensi della sua vita. In ogni caso ha sempre provato a scindere i rapporti personali dalla carriera giornalistica, che lo ha inevitabilmente portato a diventare un volto riconosciuto in tutto il Paese.
La svolta nella carriera di Franco Ligas è arrivata nel 1984 con il passaggio a Mediaset: da quel momento il sardo è diventato una delle voci più riconoscibili del giornalismo sportivo italiano. Ha raccontato con competenza e ironia ogni disciplina, dal calcio al galoppo, dal basket al ciclismo, diventando un vero "tuttologo" dello sport.
In coppia con Paolo Ziliani ha creato l’indimenticabile “Ispettore Ligas”, alter ego satirico con cui ha ironizzato sulle follie del pallone. Ligas era tifoso del Cagliari e da sempre legato a Firenze, dove ha vissuto a lungo e si è ritirato nel 2013. Dopo la pensione ha continuato a collaborare con varie testate, dimostrando una passione fuori dal comune.