Il centrodestra non è ancora riuscito a trovare l’accordo sui candidati nelle ultime tre regioni al voto: Campania, Puglia e Veneto.
In maggioranza si continua a predicare calma e sangue freddo, ma i nomi continuano a non arrivare. Se la situazione in Veneto è una questione interna alla Lega, in Campania e in Puglia gli alleati si sono impantanati sulla scelta tra candidato civico o politico.
Forza Italia preferirebbe convergere su nomi della società civile da contrapporre al centrosinistra che è ampiamente favorito in entrambe le regioni con Roberto Fico e Antonio Decaro. Fratelli d’Italia, tuttavia, spingerebbe per candidati politici.
In Campania e Puglia, così come in Veneto, le urne non si apriranno prima di metà novembre, ma Meloni, Tajani e Salvini cominciano a sentire la pressione del tempo che scorre. Il centrosinistra ha già iniziato la campagna elettorale in tutte le regioni e in maggioranza si è consapevoli di dover arrivare a un accordo il prima possibile.
Il vicepremier Antonio Tajani ha sottolineato la necessità di trovare presto un accordo sui nomi dei candidati delle ultime tre regioni al voto in autunno.
In Veneto, il leader di Forza Italia ha chiarito che il problema è della Lega e che dovranno essere loro a risolverlo. Ma in Campania e in Puglia perché gli alleati non riescono a scegliere un candidato, nonostante sul tavolo ci siano nomi di rilievo?
Perché non riescono a decidere se sia meglio puntare su un candidato politico o su uno civico.
Forza Italia, come ribadito anche oggi da Antonio Tajani, preferirebbe optare per un candidato proveniente dalla società civile, ma si dice comunque aperto al confronto per trovare un candidato politico.
Ha dichiarato Tajani.
#elezioni2025, Antonio #Tajani ha sottolineato la necessità di trovare presto un accordo.
— Tag24.it (@Tag24news) September 15, 2025
“Dovremo decidere il prima possibile. Non è certamente Forza Italia che tentenna, abbiamo le idee molto chiare”.#ForzaItalia #Puglia #Campania pic.twitter.com/BZWyHi6OKD
Su una posizione diversa è, invece, Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni, infatti, spingerebbe per l’indicazione di due candidati espressione di uno dei tre partiti della coalizione.
Ha sottolineato il sottosegretario al Mit e leader di Fratelli d'Italia in Campania, Antonio Iannone.
Se alla fine dovesse prevalere la linea di Fratelli d’Italia, con molta probabilità in Campania la scelta della coalizione ricadrebbe sul viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli. Forza Italia ha avanzato il nome di Giosy Romano coordinatore della Zes Unica del Mezzogiorno.
Se invece, dovesse passare la linea del civico sostenuta da Tajani, il candidato più probabile sarebbe Michele Di Bari, il prefetto di Napoli o il rettore della Federico II, Matteo Lorito.
La questione può sembrare solo una formalità, ma in realtà è strettamente politica. I partiti di centrodestra sono consapevoli che in Campania e Puglia la partita per la conquista della regione è molto difficile se non addirittura impossibile. Non è pessimismo, è consapevolezza: Roberto Fico e Antonio Decaro sono candidati forti, appoggiati da una coalizione con radici profonde e un consenso consolidato sul territorio.
Optare per dei candidati della società civile rappresenta la scelta più prudente per limitare i danni piuttosto che rischiare una sconfitta senza alibi con candidati politici di bandiera. Perché una batosta con un nome di partito in prima linea sarebbe una bocciatura senza appello.
Ecco perché la decisione sta richiedendo più tempo del previsto agli alleati che devono decidere se rischiare il tutto per tutto o optare per una strategia più prudente. Ma nel frattempo, il centrosinistra ringrazia.